Il sig. Yu Guolu, 61 anni, era un assistente tecnico che lavorava alla stazione delle trasmissioni della città di Baoding nella provincia di Hebei. Il 20 luglio 1999, andò a Pechino a fare appello contro la persecuzione della Falun Dafa. Quando ritornò, venne detenuto dalla sua azienda per oltre dieci giorni. Nel febbraio del 2002, venne trasferito al Centro di lavaggio del cervello di Fengzhuang, dove venne detenuto per un mese, in quel periodo ebbe una pressione sanguigna alta, disturbi di cuore ed il diabete. Soltanto dopo aver avuto questi problemi di salute lo liberarono. Nel novembre del 2003, le persone dell'ufficio 610 (*) del distretto di Beishi, il comitato dei residenti della stazione di polizia di Hepingli e di Xinhuacun, irruppero nella sua casa e lo portarono al Centro per il lavaggio del cervello di Nanma. Mentre era detenuto là, venne torturato brutalmente. Una volta, venne legato all’insù per una settimana, ed il personale gli aprì con violenza, la bocca e con la forza lo alimentò con droghe sconosciute. A seguito di questo, gli caddero i denti e la sua mascella fu rotta. Non gli fu permesso di ritornare a casa fino all’aprile del 2004, quando era sul bordo della morte. Durante la detenzione, la polizia costrinse la sua famiglia a pagare 1.500 yuan (*) ogni mesi, per i suoi pasti. Ad ogni pasto, gli veniva dato soltanto una minestra di verdure marce e un panino. Dopo che ritornò a casa, il comitato dei residenti e la polizia lo continuarono a molestare. Anche, la sua azienda lo andò ad intimidire. Come conseguenza di questo, subì enormi pressione ed visse la sua vita nel timore. Nel novembre del 2005, la stazione locale di polizia, ed anche Liu Guiran e Xu Jinghui del comitato dei residenti, ancora una volta irruppero nella sua casa per molestarlo, causandogli quasi un crollo mentale. Dal marzo del 2002, la sua azienda gli tratteneva 500 yuan dallo stipendio mensile e lo sospese dal lavoro. A causa del lungo periodo di persecuzione, diventò molto debole. Il 19 gennaio 2006, è improvvisamente deceduto.
La signora Zhou Limei, 49 anni, era un abitante del villaggio di Chaoyang, Hulunbeier, Mongolia interna. Aveva iniziato a praticare la Falun Dafa nel 1997. Andò a Pechino a fare appello contro la persecuzione subito dopo il suo inizio nel 1999. Dopo essere stata arrestato, venne riportata indietro e venne detenuta per oltre quaranta giorni. Nel luglio del 2000, andò ancora a Pechino e fu arrestata e portata indietro una seconda volta. Poi, venne condannata a tre anni di "ri-educazione" attraverso il lavoro. Nella primavera 2003, venne liberata. Tuttavia, durante quell'anno, venne arrestata e portata in una classe per il lavaggio del cervello. Sotto la pressione, scrisse una "lettera di garanzia" (*) contro lei stessa. Fu devastata. Per un lungo periodo di tempo, non potè perdonarsi di quello che aveva fatto. Le autorità locali andarono spesso ad intimidirla, danneggiando un enorme danno alla sua mente ed al suo corpo. Morì nel febbraio del 2006.
La signora Qi Guanying, 73 anni, era della città di Binzhou, provincia di Shandong. Dopo avere appreso la pratica del Falun Gong nel 1996, avvertì dei cambiamenti drammatici al suo corpo ed alla sua mente. Nel 2001, venne arrestata assieme a suo marito perché avevano esposto alla gente i fatti riguardo alla persecuzione. Così venne portata in un centro per il lavaggio del cervello per essere perseguitata. Nel 2005, sua figlia Sun Dongxia venne arrestato e condannata a cinque anni perchè praticava il Falun Gong, questo le causò un grande danno alla sua mente ed al corpo. Morì il 25 gennaio 2006.
(*) GLOSSARIO
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