Hebei: Ricordando il praticante della Falun Dafa Wang Hongbin—Prima dell’inizio della persecuzione.

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La persecuzione senza quartiere del FalunGong dura ormai da sette anni. Dal 20 Luglio 1999 la persecuzione continua a portare indicibili sofferenze ad innumerevoli praticanti. Quella che segue è la situazione di una coraggiosa persona che si è mossa per ciò in cui credeva.

il praticante della Falun Dafa Wang Hongbin

Il praticante del Falun Gong Wang Hongbin è morto il 9 Ottobre 2003, dopo due anni di torture psichiche e fisiche in un campo di lavoro.

L’intera famiglia di Wang Hongbin, nella città di Shijiazhuang in provincia di Hebei, è stata soggetta ad una persecuzione continua a causa del fatto che continuassero a praticare la Falun Dafa dopo la messa al bando della pratica da parte del Partito Comunista Cinese. La mattina presto del 20 Luglio 1999 Wang Hongbin e sua moglie furono arrestati. La loro casa venne rovistata cinque volte. Loro furono arrestati in totale sei volte e la famiglia venne separata. Il Sig. Wang andò in esilio per evitare la persecuzione, ma in seguito venne picchiato, torturato e spedito in un campo di lavoro. È deceduto il 9 Ottobre 2003.

La cognata di Wang, Feng Xiaoming, visse in esilio per lungo tempo e soffrì molto. Morì l’1 Giugno 2004 di encefalite, anche se i dottori sospettano che la Sig. Feng potrebbe essere stata colpita alla testa. Non si hanno notizie del cognato di Wang neppure ora, mentre il suocero si sentì male a causa del dolore per la perdita di alcuni familiari e alle costanti molestie della polizia. Morì di cancro al fegato il 1 Marzo 2005.

Adesso la moglie di Wang, Feng Xiaomei, ha la responsabilità di prendersi cura del loro figlio e di Tianxing, figlio di sua sorella Feng Xiaoming. A causa della politica brutale del PCC contro il Falun Gong, nell’arco di 18 mesi, tre membri di questa famiglia morirono. Una famiglia che una volta era felice ora non c’è più. Feng Xiaomei ha detto: “Non posso credere che questa tragedia sia capitata nel mondo civile di oggi. Spesso mi sento come se stessi vivendo in un’incubo, e non riesco proprio ad accettarlo”.

Questo è solo un caso della crudele persecuzione dei praticanti del Falun Gong.

La famiglia felice prima del 20 Luglio 1999.

Wang Hongbin e la cognata Feng Xiaoming con le rispettive famiglie.

Prima del 20 Luglio 1999, la famiglia di Wang Hongbin viveva una vita felice; a lui piaceva aiutare le persone e lavorare duro. Era stato insignito del titolo di “Laureato di rilievo del Sistema Postale”. I suoi spunti furono registrati negli “Annali della compagnia telefonica di Hebei”.

Wang Hongbing partecipò, il 3 Marzo 1994, ad una conferenza tenuta dal Maestro Li Hongzi nella città di Shijiazhuang. Dopo aver imparato la pratica comprese molti principi della vita e velocemente riacquistò la sua salute. Sentì che i principi del Falun Gong Verità- Compassione-Tolleranza contenevano la verità che lui aveva da sempre cercato. Decise di seguire questi principi strettamente e di coltivare fino alla fine.

Wang Hongbin insegnò volontariamente agli altri gli esercizi del Falun Gong e aiutò gli altri praticanti a comprare i libri del Falun Gong. La sua casa divenne un luogo in cui si praticavano gli esercizi in gruppo e dove si tenevano delle sessioni di studio dei libri. Comprò un lettore di cassette con i propri soldi e lo mise a disposizione di tutti i praticanti. In seguito lavorò, con il consenso degli altri praticanti, come assistente presso il Centro di pratica del Falun Gong della città di Shijiazhung, aiutando i nuovi praticanti nello studio dei libri del Falun Gong e nella pratica degli esercizi.

Prima della persecuzione molti nuovi praticanti andavano in quel luogo di pratica—ogni giorno nuove persone si univano al gruppo. Wang Hongbin insegnava pazientemente gli esercizi e rispondeva alle domande. Ai praticanti del gruppo piaceva sedere attorno a lui per parlare della loro comprensione e delle loro esperienze. Sua moglie praticava il Falun Gong e il figlio aveva cinque anni. Lui e la sua famiglia si recavano al Centro di pratica ogni mattina, con il mangiacassette, per fare gli esercizi.

Wang Hongbin lasciò una forte impressione sulle persone che lo conobbero per la sua modestia, per la sua natura comprensiva, per il rispetto e la disponibilità che aveva. Anche i poliziotti che lo controllavano dissero: “Wang Hongbing è davvero una brava persona” Dopo che la notizia della sua morte si diffuse, i colleghi, i vicini e gli amici anche se non erano dei praticanti del Falun Gong ne furono addolorati. La sorella più giovane al funerale pianse e disse “Perché sono così crudeli? (Il Partito Malvagio) Mio fratello era gentile verso tutti ed era una brava persona!” Wang Hongbin lasciò l’appartamento ad un collega più anziano che pianse molto dopo aver sentito della morte di Wang. Le famiglie dei praticanti del Falun Gong hanno molto rispetto di Wang Hongbin e la sua presenza manca a molti.

La persecuzione inizia

Verso le 3:00 a.m. del 20 Luglio 1999 più di 20 poliziotti presero Wang Hongbin e sua moglie; lasciando a casa solo il figlio di dieci anni. Altri praticanti che svolgevano lavoro di volontari presso il Centro di pratica, vennero arrestati anche loro nello stesso tempo.

Wang Hongbin venne segretamente detenuto per più di 50 giorni in una stanza di detenzione al Distretto di Polizia di Shigang. Agenti della Sezione Casi Speciali lo interrogavano senza fermarsi. Più tardi lo liberarono dopo avergli estorto 200 yuan (*) e averlo accusato di “disturbare l’ordine sociale” . Questa accusa divenne la scusa per le persecuzioni successive.

A causa del fatto che Wang Hongbin era un’ assistente del Centro di Pratica, il PCC lo considerò un’importante obbiettivo da controllare. Il Partito stabilì di eseguire arresti, se si riunivano più di tre praticanti alla volta, in quanto ciò era considerato “una riunione illegale”. Wang Hongbin e sua moglie erano in due e se veniva a casa loro un amico che era un praticante del Falun Gong il PCC l’avrebbe potuta considerare una riunione illegale. Cosicché gli altri praticanti, per non crear loro problemi, raramente andavano a trovarli a casa.

A causa della regola del terrore stabilita dal PCC, poliziotti e ufficiali del Comitato di quartiere del Partito spesso minacciavano telefonicamente Wang Hongbin, anche se sapevano che era una brava persona. La polizia criminale tormentava Wang a casa e gli proibivano di lasciare la città di Shijiazhuang durante le vacanze. Far visita alla sua città natia o portare il figlio a fare una gita diventò impossibile per Wang.

Alla fine di Giugno del 2000 un’altro “giorno particolare” si stava avvicinando. I datori di lavoro di Wang Hongbin e di sua moglie fecero pressione su di loro e infine i due coniugi persero il lavoro. Inoltre i datori di lavoro li costrinsero a “pentirsi” e a firmare un attestato di abbandono del Falun Gong. Il loro stipendio era stato ridotto a 300 yuan in due. Wang Hongbin e sua moglie non ebbero altra scelta che abbandonare il lavoro e cercarne un altro.

Wang Hongbin fu arrestato in treno per il fatto di leggere un libro del Falun Gong nel Settembre del 2000. La polizia gli trovò addosso, dei materiali che esponevano la persecuzione e lo spedirono in diversi dipartimenti di polizia. Fu rilasciato dopo cinque giorni di detenzione.

Le torture e la morte

Durante le festività del 1 Ottobre 2000, la polizia civile, la polizia criminale, e gli ufficiali del Comitato di quartiere del Partito andarono a casa di Wang per perseguitarlo e per cercare di portarlo via. Lui resistette fermamente alla persecuzione e non riuscirono a portarlo via.

Il 5 Dicembre del 2000 dodici poliziotti in abiti borghesi arrestarono Wang Hongbin e perquisirono la sua casa in una maniera così malvagia che la suocera di Wang fu scossa dalla paura e non riuscì a muoversi. (Dopo l’incidente il cuore della anziana signora sussultava e le sue ginocchia cedevano ogni volta che qualcuno bussava alla porta). Wang Hongbin fu portato in un’ hotel dove venne aggredito verbalmente, picchiato selvaggiamente, alimentato forzatamente e ammanettato dietro la schiena. In seguito fu spedito al Campo di Lavoro forzato della Città di Shijizhuang.

Wang Hongbin venne torturato fisicamente e tormentato psichicamente al Campo di Lavoro forzato della città di Shijiazhuang. Gli fu proibito di dormire per lungo tempo. Le guardie ordinarono ai detenuti di togliergli col fuoco le unghie delle dita alla radice. Fu ammanettato con una mano ad una sbarra di metallo per tre giorni e tre notti. I detenuti che torturarono brutalmente i praticanti del Falun Gong ricevettero delle diminuzioni della pena. I detenuti assegnati al controllo di Wang Hongbin erano violenti e lo seguivano ovunque, incluso il bagno. Probabilmente Wang fu spedito nel Gruppo di Stretto Controllo diverse volte, egli visse in uno stato di grande pressione fisica e depressione psicologica per lungo tempo. Soffrì un trauma mentale tremendo. La sua salute da quel giorno iniziò a peggiorare. Le autorità non permisero il suo rilascio per motivi di salute e lo rilasciarono solo quando la sua vita fu in pericolo. Morì a causa della lunga persecuzione.

(*) GLOSSARIO

Versione Cinese:http://minghui.ca/mh/articles/2006/7/20/133510.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a34488-article.html

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