Hebei: La signora Fu Yuhuan, di anni 56, è morta nel 2005 dopo una persecuzione ripetuta.

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

La praticante del Falun Gong, Fu Yuhuan, viveva nel Villaggio di Xiaolizhuang, vicino alla Città di Sanhe in Provincia di Hebei. E morta all’età di 56 anni. Aveva iniziato a praticare il Falun Gong nel 1999. I Pubblici Ufficiali della Stazione di Polizia locale e del governo locale del Quartiere di Qixinzhuang la hanno molestata ripetutamente perseguitandola. L’articolo seguente è una ricostruzione delle esperienze raccontate da lei. Una copia carbone della lettera è stata spedita ai compaesani incitandoli a conoscere la verità sulla persecuzione del Falun Gong. A causa della persecuzione è stata traumatizzata e il suo corpo è stato gravemente danneggiato. Ogni giorno soffriva di grandi pressioni psicologiche. Occasionalmente era in uno stato di trance. E morta in un’ incidente automobilistico il 7 Settembre 2005.

Fu Yuhuan in età giovanile

Le Esperienze Personali di Persecuzione di Fu Yuhuan

Iniziai a praticare la Falun Dafa nel 1999. Prima di iniziare soffrivo di ogni tipo di malessere. Quelli più gravi erano problemi di cuore e nevrastenia. Non riuscivo più a mangiare e a dormire a causa della gravità delle mie condizioni. Riuscivo solo a bere acqua e a mangiare zuppa di riso. La mia voce era molto debole. Stavo sdraiata a letto giorno e notte e avevo grosse difficoltà ad alzarmi in piedi. Avevo consultato dei medici molte volte senza alcun risultato. Smisi di farmi visitare quando la mia famiglia non riuscì più a guadagnare abbastanza denaro.

Mia madre, mia sorella e mio fratello mi dissero di iniziare a praticare la Falun Dafa. Dissero che sarei stata bene se avessi iniziato a praticare il Falun Gong, e non avrei più avuto bisogno di medicine. Ma non credevo a ciò che dicevano. Tentavano di persuadermi e alla fine fu difficile per me rifiutarmi. Così una volta provai a praticare con loro, ma dicevo a me stessa che una volta tornata a casa non avrei più praticato. Semplicemente non ci credevo. Avevo sofferto a causa di malattie per così tanto tempo e avevo visto molti dottori in vano. Le mie malattie avrebbero potuto essere curate solo praticando gli esercizi? Era assolutamente impossibile.

Non di meno feci gli esercizi per sette giorni e sentii che il mio corpo era diventato molto leggero. Pesai però che fosse un fatto psicologico. Dopo aver praticato per 19 giorni tornai a casa e sentii che gradualmente stavo recuperando la salute. E non avevo bisogno di alcun dottore. Non ero mai stata meglio fisicamente e mentalmente. La Falun Dafa mi aveva dato una seconda vita.

Il Maestro Li ci insegnò ad essere brave persone e a vivere le vite in accordo con il principio “Verità-Compassione-Tolleranza” Il regime di Jiang Zemin offendeva il Maestro e la Dafa. Così iniziai a raccontare alle persone la verità sulla Falun Dafa. Ma se dici la verità sarai arrestato, picchiato e detenuto, anche perseguitato a morte.

A mezzanotte del 25 Aprile 1999, alcune persone che perpetravano la persecuzione nel quartiere locale arrivarono a casa mia e chiedendomi persone della mia famiglia praticassero il Falun Gong. Presero la mia carta d’identità. Il 20 Luglio 1999 il regime di Jiang iniziò a perseguitare la Dafa. Un giorno che non ero a casa portarono via mio figlio.

Mi sentivo molto triste quando la Tv diffamava la Dafa e quando iniziarono le misure restrittive. Andai a Pechino per fare appello per il Falun Gong. Ritornai a casa il 21 Luglio. Il giorno dopo alcuni pubblici ufficiali del villaggio locale e del quartiere arrivarono a casa mia. Mi costrinsero a consegnar loro i miei libri e le registrazioni degli esercizi. Più tardi mi portarono presso la Stazione di Polizia del quartiere locale e tentarono di forzarmi ad abbandonare la pratica.

In una occasione ero per strada e guardavo mio nipote giocare quando un’auto della Polizia si fermò al mio fianco portando me e mio nipote alla Stazione di Polizia del quartiere. Ci trattennero fino a tarda notte. Mia nuora rimase molto in ansia. Telefonò loro chiedendo “Il bambino ha commesso qualche infrazione? Perché non lo lasciate andare a casa?” Ma loro invece tentarono di farmi abbandonare i miei principi. Mi dicevano “Se vuoi andare a casa devi diffamare la Dafa alla radio locale. Non ti lasceremo contattare altri praticanti. Chiunque venga a farti visita, dovrai farcelo sapere” Fui costretta a sottostare alle loro richieste e poi fui rilasciata.

Il 16 Dicembre 2000 andai a Pechino per fare per il Falun Gong . Questo era un diritto garantito ad ogni cittadino. Le persone che perpetravano la persecuzione a Pechino mi mandarono al Campo di Lavoro Forzato di Fangshan, e fui detenuta là per quattro giorni. Poi la Polizia della città di Sanhe mi ammanettò e mi mandò indietro nel mio quartiere il giorno stesso. Le persone del mio quartiere mi domandavano “Chi ti ha lasciato andare a Pechino? Chi era con te?” Fui detenuta presso la Stazione di Polizia. Mi ammanettarono ad un tubo del riscaldamento e fui costretta a rimanere seduta giorno e notte per venti giorni senza dormire. Mi davano da mangiare solo pappa d’avena e verdure conservate. Mi chiedevano 15 yuan (*) per il cibo ogni giorno e mi multarono di 5000 yuan. Dato che non potevo pagare non mi rilasciavano.

Un giorno iniziai ad avere i sintomi di un’ infarto. Mi mandarono all’ospedale per i trattamenti di emergenza. Quando videro che ero in serie condizioni, non permisero che fossi trattenuta più a lungo e chiamarono la mia famiglia chiedendo loro di portarmi a casa. Quando arrivò la mia famiglia chiesero ugualmente il denaro. Tuttavia la mia famiglia aveva con sé solo un centinaio di yuan. Pretendevano ancora i soldi. Scrissero un documento che diffamava la Dafa e il Maestro in anticipo chiedendomi di firmarlo. Dato che soffrivo dei sintomi di infarto non ero capace di scrivere. Così chiesero ai membri della mia famiglia di firmare per me. Dopo essere tornata a casa recuperai la salute gradualmente senza alcun trattamento.

Alcuni giorni prima del “25 Aprile” ogni anno venivano a molestarmi. Un giorno alcune persone arrivarono e mi dissero di andare alla Stazione di Polizia. Dissi loro che non volevo andare ma cercarono di forzarmi ad andarci. Trovai rifugio presso la casa dei miei vicini quando quelle persone cattive non mi controllavano. Infine rinunciarono.

Il giorno dopo chiesi alla mia famiglia di chiudere la porta esterna quando rimanevo in casa. Molte persone vennero. Bussarono alla porta e si arrampicarono per entrare dalla finestra. Alcuni dissero che dentro casa. Girarono all’esterno della casa per un po’. Poi se ne andarono. Un’altra volta tornarono di nuovo facendo le stesse cose fino a che non furono sicuri che non fossi stata a casa. Poi se ne andarono.

La sera il segretario del Partito del villaggio mi vide e mi disse “ Non hai bisogno di nasconderti. Andremo assieme alla stazione di Polizia. Devi solo dire poche parole e poi potremo andare. Vogliono solo essere sicuri che sei al villaggio. Torneremo indietro insieme” la mia famiglia lo ascoltò e mi disse andare con lui. Così decisi di andarci.

Il giorno dopo quando arrivai alla stazione di Polizia , il segretario del Partito non era lì, invece c’era una macchina della Polizia. Mi trascinarono, spinsero, ingannarono per farmi salire sulla macchina. Fui mandata in una classe per la “trasformazione(*)” per subire il lavaggio del cervello. Cercarono di forzarmi ad abbandonare i miei principi e mi ordinarono di consegnare tutti i miei libri del Falun Gong.

Dopo essere stata rilasciata la mia salute peggiorò giorno dopo giorno. Così inizia fare gli esercizi di nuovo. Durante il periodo in cui il PCC tenne il Congresso Nazionale del Popolo e la Conferenza Politica Consultiva del Popolo Cinese, Li Shihe portò più di dieci persone a saccheggiare casa mia chiedendomi se praticassi ancora il Falun Gong. Dissi loro “Certo che pratico quei buoni esercizi. Cerchiamo di essere delle brave persone in accordo con il principio “Verità-Compassione-Tolleranza”, guarisce i miei malesseri e mi fa star bene. Qual è la colpa?” Non esitò a portarmi via. Tuttavia resistetti e anche la mia famiglia non fu d’accordo. Alcuni criminali cercarono in casa i libri mentre altri cercavano di spingermi in macchina. tutta la mia famiglia si oppose alle loro azioni. Poi discussero con la mia famiglia fuori di casa dicendo “Se non volete che vada in prigione, dovremo stare a casa vostra controllandola” Sotto queste coercizioni la mia famiglia non ebbe altra scelta che sottostare a loro. Stavano a casa mia durante il giorno, quattro persone formavano un gruppo. Ogni gruppo stava a casa mia per tre giorni. In tutto sei gruppi stettero a casa mia per diciassette giorni. Confiscarono tutti i miei libri della Falun Dafa e le registrazioni degli esercizi. Quando stavano a casa mia portavano con loro un grosso lucchetto.

Amministrazione del quartiere di Qixinzhuang
Ufficio del Segretario del Partito: 86-316-3710686, 86-316-3711333
Governatore del quartiere: 86-316-3710428
Ufficio Generale: 86-316-3710438, 86-316-3711325
Stazione di Polizia: 86-316-3710402

(*) GLOSSARIO

Versione Cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2006/10/28/141237.html

* * *

Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a36401-article.html

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.