Hunan: I praticanti della Falun Dafa Qiu Guisheng e Luo Hongwei, hanno avuto condanne severe; Luo Chunhua è morto a causa delle torture subite.

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Il signor Qiu Guisheng fu condannato a sei anni di prigione, dove ha sofferto per le terribili torture. Il signor Qiu Guisheng beneficiò molto dalla pratica del Falun Gong, il 30 Giugno del 2001 mentre stava distribuendo dei volantini che esponevano la persecuzione e parlando con le persone della persecuzione del Falun Gong, fu arrestato dagli ufficiali di polizia della Stazione di Polizia di Gejia e da Liu Guang del Dipartimento di Pubblica Sicurezza della Città di Liuyang, della provincia di Hunan. I poliziotti, che non seguirono regolari procedure, rovistarono a casa sua e confiscarono la sua motocicletta e i suoi libri contabili. Fu portato al dipartimento di sicurezza pubblica e non gli fu permesso di dormire per quattro giorni. Fu picchiato fino al punto di essere gravemente ferito. I poliziotti dissero apertamente che avevano l’intenzione di farlo diventare disabile. Susseguentemente il signor Qiu fu condannato a sei anni di prigione. Fu mandato al Secondo Centro di Detenzione nella città di Changsha per tre anni, e più tardi fu trasferito alla prigione di Wangling nella regione di You.

Per il fatto che Qiu Guisheng fosse fermo nelle sue idee e resistette alla persecuzione, le guardie della prigione ordinarono a carcerati tossicodipendenti di ustionarlo con acqua bollente e di picchiarlo, causando insensibilità alla parte destra del suo corpo dalla testa ai piedi. Rifiutarono di mostrargli le lettere che la sua famiglia gli spediva. La sua famiglia richiese ripetutamente che l’Ufficio 610 (*) della città di Liuyang lo rilasciasse, ma non risposero mai. Il capo della prigione non permise alla famiglia alcuna visita, e nessuno sapeva se egli fosse vivo o morto. I membri della sua famiglia erano estremamente preoccupati.

Luo Hongwei è detenuto nella prigione di Wuling nella città di Changde

Il 30 Giugno del 2001, Luo Hongwei stava distribuendo volantini che esponevano la persecuzione quando fu arrestato dai pubblici ufficiali della Stazione di Polizia di Taipingqiao e del Dipartimento di Pubblica Sicurezza della città di Liuyang, nella provincia di Hunan. I poliziotti non seguirono le procedure regolari e rovistarono casa sua. Mentre era nel Dipartimento di Pubblica Sicurezza la polizia lo picchiò, lo deprivò del sonno per quattro giorni, fu alimentato forzatamente con acqua avanzata dalla cottura della pasta. Aveva 50 yuan (*) in tasca sua e gliene presero 30 yuan. In seguito fu condannato a sette anni di prigione. Fu imprigionato nel Secondo Centro di Detenzione della città di Changsha, e dato che insisteva a praticare il Falun Gong fu imprigionato in una piccola cella solitaria per tre mesi. Lo torturarono in questa maniera ripetutamente. Tre anni più tardi, fu spedito nella prigione di Wuling nella città di Changde, dove ancora oggi sta soffrendo a causa della persecuzione. Oltre a ciò i suoi parenti anziani e i suoi giovani figli sono stati privati delle sue cure.

Luo Chunhua è morta a causa delle torture

Attorno alle 23:00 del 4 Luglio 2001, la signora Luo Chunhua, una praticante della Falun Dafa, è stata arrestata dagli ufficiali della Stazione di Polizia di Huaichuan perché distribuiva volantini che esponevano la persecuzione. Fu interrogata tutta la notte e non le fu permesso di dormire. Alle nove del giorno dopo, legarono le sue mani dietro la schiena su di una sedia e la continuarono ad interrogare. Non la lasciarono andare e la costrinsero sotto la sedia ammanettando le sue mani alle gambe della sedia, non permettendole di muoversi. Uno di loro la colpì con un pugno e le diede un calcio quando era incosciente. Poi la tirarono su e la colpirono ancora con pugni sulla schiena. Non le diedero neanche un pranzo. Fu detenuta nella prigione, aspettando di essere condannata.

Quattro o cinque mesi dopo iniziò a tossire molto e fu mandata nella Prigione Femminile di Changsha il giorno di Capodanno Cinese. Durante un’ esame fisico, trovarono che soffriva di una grave perforazione polmonare. La prigione non la accettò e la rimandò indietro nella prigione in cui era detenuta. Dopo il suo ritorno nella città di Liuyang, chiese di essere rilasciata per trattamenti medici, ma i poliziotti e l’Ufficio 610 si rifiutarono e chiesero che scrivesse i tre documenti di rinuncia al Falun Gong. Dato che Luo Chunhua persisteva nella sua fede nel principio Verità, Compassione Tolleranza, si rifiutarono di rilasciarla. La detennero ancora per due mesi, fino a che fu in condizioni davvero gravi. Solo alla fine le permisero di andare a casa quando la sua famiglia scrisse una cosiddetta “lettera di garanzia (*)” Dopo essere tornata a casa si sottopose a trattamenti medici purtroppo inutili. E morta all’età di 35 anni.

(*) GLOSSARIO

Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2006/11/20/142843.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a36698-article.html

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