Liaoning: La sofferenza di una bambina di otto anni

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La giovane, brillante e carina Yu Jiahui é figlia di praticanti della città di Dalian, provincia di Liaoning. Jiahui é nata nell'aprile del 1999, l'anno in cui il Partito Comunista Cinese (PCC) ha iniziato la persecuzione del Falun Gong. La persecuzione dura da otto anni, e Jiahui è una bimba di otto anni.

Durante la sua infanzia, Jiaohui ha sperimentato (in seguito alla persecuzione) la povertà ed il fatto di non avere una casa. Non vede suo padre da molto tempo. Suo padre, il signor Yu Zuojia, non può andare a casa per evitare le molestie del Centro Rieducativi di Dalian. Di recente sua madre, la signora Zhou Meihua, è stata arrestata da Gao Tiansheng e da altri poliziotti della polizia stradale di Xiuyue mentre informava le persone (sulla verità del Falun Gong) per la via Xiuyue. Senza l’amore dei genitori, la piccola Jiahui è depressa e si sente addolorata. Spesso sospira come un adulto. Questa non é la prima volta che Jiahui é costretta a separarsi da sua madre. Zhao Meihua è già stata arrestata quattro volte.

Il primo avvenne il 6 ottobre 2000, quando la signora Zhao Meihui, suo marito, il signor Yu Zuojia, e suo fratello Zhou Changxu provarono ad andare a Pechino per chiedere giustizia alle autorità. Tuttavia, furono fermati nel porto di Dalian dalla polizia locale. Più tardi furono mandati al Centro di Riabilitazione Dalian (con l'accusa di uso di droga) e detenuti lì per 15 giorni dai poliziotti della stazione di Fujiazhuang; poi per altri 15 giorni furono mandati nel centro di detenzione Yaojia. Yu Zuojia subì una condanna a due anni di prigionia nel Campo di lavoro Forzati di Dalian.

La seconda volta che la signora Zhou venne arrestata, successe durante il capodanno cinese 2001. Zhou Meihua provò ad andare a Pechino per fare appello ma fu arrestata durante il tragitto dalla polizia e detenuta per 15 giorni presso il Centro di Detenzione Yaojia.

La terza volta fu arrestata il 17 marzo 2002. Dopo che suo marito fuggì dal campo di lavoro forzato, i poliziotti Bai Yunhai, Jiang Zuolai ed altri della stazione di polizia di Fujiazhuang arrestarono Zhou Meihua mentre si trovava in ospedale per prendersi cura del padre, sofferente di malattia mentale. Non ebbe nemmeno la possibilità di indossare le scarpe. La sua famiglia subì un'estorsione di 900 yuan (*). La signora Zhou Meihua iniziò uno sciopero della fame di 80 giorni per protestare contro la persecuzione nel centro di rieducazione. Era molto debole e aveva perso molto peso tanto che le sue pulsazioni cardiache non potevano più essere percepite. Il centro era preoccupato che morisse e che potesse essere considerato responsabile del suo stato di salute, così la mandarono nell'ospedale centrale di Dalian. La portarono all'ospedale e la abbandonarono là, così che la sua famiglia potesse riportarla a casa.

La quarta volta che subì un arresto è stato non molto tempo fa, il 19 marzo di quest'anno. La signora Zhou Meihua è andata tra le strade di Xiuyue, per raccontare alla gente delle persecuzioni subite dalla sua famiglia e da altre persone che conosceva. Gao Tiansheng con altri poliziotti della stazione di polizia della Strada di Xiuyue la arrestarono. Poiché si rifiuto di dire il suo nome e di farsi prendere le impronte digitali, gli agenti la picchiarono. Senza informare la famiglia, attorno alle tre del pomeriggio del 20 marzo, la polizia mandò Zhao Meihua al centro di Detenzione Yaojia con l’accusa di reati penali.

Il signor Zhou Changxu, fratello più giovane della signora Zhou Meihua, subì anche lui la persecuzione. Venne detenuto per oltre un mese nel Centro di Detenzione Yaojia, dopo essere stato arrestato, il 6 ottobre 2000, mentre andava a Pechino a fare appello. Attorno alle dieci di una sera di luglio del 2001, fu arrestato di fronte al letto di suo padre in ospedale da Chen Xin e da altri agenti della squadra della sicurezza di stato. Lo torturarono bruciandogli la pelle con mozziconi di sigaretta, dandogli da bere urina e frustandolo con una cintura. La sua famiglia dovette pagare 3,200 yuan per il suo rilascio. Poiché la polizia, andava costantemente a casa sua a tormentarlo, il signor Zhou Changxu fu costretto a fare una vita da “senzatetto”.

Durante gli ultimi anni, il centro di Rieducazione di Dalian, la squadra per la sicurezza dello stato e la centrale di polizia perquisirono la casa di Zhou e molestarono i familiari parecchie volte. Ormai stanca di prendersi cura di suo marito, malato mentale, la nonna di 60 anni adesso deve accudire anche la piccola Jiahui.

Un'altra famiglia felice viene distrutta dalla persecuzione del PCC. Subito dopo aver visto l'affanno ed il duro lavoro della nonna, Jiahui non piange più quando lei è nei paraggi, per evitarle un ulteriore carico di ansia, benché le manchino molto i suoi genitori. Jiahui ha imparato a prendersi cura di se stessa a dispetto della tenera età. Una volta è mancata l'acqua calda per fare la doccia e Jiahui ha dovuto usare quella fredda. Le sue labbra sono diventate viola dal freddo. Sua nonna si è sentita molto dispiaciuta per lei, ma non ha potuto fare nient'altro che stringerla tra le braccia piangendo. La piccola Jiahui non ha potuto capire perché sua mamma, una persona gentile, sia stata arrestata e messa in prigione, e perché suo padre e suo zio, che vogliono solo essere brave persone siano perseguitati. Tuttavia, lei crede che la Dafa, che insegna Verità-Compassione-Tolleranza, sia buona, che dicendo alla gente che la benevolenza e la malvagità subiranno una conseguente retribuzione non è sbagliato, e che chi perseguita e avvelena gli altri è una persona malvagia.

Speriamo che la famiglia di Jiahui possa riunirsi al più presto, e che le persone coscienziose aiutino a fermare la persecuzione e la sofferenza di Jiahui.

(*) GLOSSARIO

Versione cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2007/4/6/152189.html

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