Rassegna stampa Italia: Traffico d’organi, il volto oscuro della Cina

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Traffico d’organi, il volto oscuro della Cina
Di Aldo Forbice
Avvocato e scrittore

Si è sempre saputo che la Cina da anni favorisce il traffico degli organi dei condannati a morte. Anche se, ufficialmente, continua a negarlo. Ora però la conferma ci viene da un rapporto redatto da David Kilgur, ex segretario di Stato canadese e dall’avvocato civilista internazionale David Matas, esperto di diritto internazionale. «Abbiamo avuto le conferme di questo ignobile traffico - ci dice Matas – ascoltando tanti testimoni, riusciti a fuggire dalla Cina».

Fra questi Hang Chen che racconta di storie orribili sull’espianto di organi ai detenuti nei bracci della morte, fatti da èquipe di medici ma ai praticanti vivi del Falun Gong per trarne profitto». I due esperti hanno girato tutta l’Europa per presentare il loro rapporto, incontrando anche numerosi aderenti al movimento religioso dei Falun Gong (70 milioni di fedeli solo in Cina, perseguitati da anni), ricevendo consensi e raccolto nuove testimonianze di torture e di sottrazione di organi. Il rapporto è stato presentato anche a Bruxelles, dove numerosi parlamentari europei si sono impegnati a reagire. Non è stato precisato come, visto che la Grande Cina comunista-capitalista è molto temuta: continua a minacciare l’Occidente con la crescente invasione di merci a basso costo, col noto dumping sociale, che negli ultimi anni ha ridotto in cenere molti settori dell’industria europea. Certo, dice Matas, la Cina, in vista delle Olimpiadi 2008 cerca di mostrare un volto meno rigido, annunciando provvedimenti in difesa dei diritti umani. «Ma sono solo di facciata», sottolinea l’avvocato. Ora Kilgur e Matas hanno chiesto di potersi recare in Cina per poter continuare l’indagine sul campo.

Speravano in un’apertura delle autorità cinesi in vista delle Olimpiadi. Ma si sono illusi : il “no” è stato irrevocabile. Del resto, come avrebbe potuto essere diversamente, se proprio la Cina ha deciso di blindare i giuochi olimpici di Pechino? Il ministro per la sicurezza ha infatti inviato una direttiva segreta che elenca 43 categorie di persone indesiderate. Fra questi si indicano, in modo generico, tutti quegli “individui chiave in campo ideologico”, “forze estere ostili”, personaggi “controrivoluzionari”, il Dalai Lama e tutti i suoi affiliati”, i “membri di entità religiose non autorizzate dallo Stato” (come i cattolici), “individui che istigano lo scontento verso il partito comunista cinese attraverso Internet” e persino “certi tipi di handicappati”. Questo è dunque il vero volto della Cina che nessuna maschera diplomatica e di circostanza potrà riuscire a mascherare. Eppure l’Occidente ha detto “sì” alle Olimpiadi di Pechino, quelle manifestazioni internazionali che, insieme allo sport,dovrebbero celebrare la solidarietà, la pace, la giustizia, la libertà, il rispetto dei diritti umani.

Nota:Da sempre il governo cinese favorisce questo ignobile mercato: è inaccettabile che l'occidente abbia detto “sì” alle Olimpiadi di Pechino.

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