Praticante della Falun Dafa, Tan Chengqiang del villaggio di Hongcheng, città di Handian, centro di Shuangcheng, provincia di Heilongjiang è morto a causa della persecuzione e delle torture. Il figlio maggiore, Tan Enlong, il figlio minore, Tan Enfei, la figlia, Tan Yuxiu, e la moglie, Guo Jinglan, ora devono dipendere l’uno dagli altri. Si sostentano coltivando un pezzo di terra grande 1.65 acri.
I cinque membri della famiglia di Tan Chengqiang:
Tan Enlong, 16 anni, frequenta il Liceo Zhaolin, a Shuangcheng City.
Tan Enfei, 13 anni, studia alla scuola elementare Hongcheng.
Tan Yuxiu, 19anni, ha lasciato la scuola a causa delle povere condizioni economiche della famiglia, ora sta a casa per aiutare la madre.
Sig.ra Guo Jinglan, 39, è agricoltore.
Tan Chengqiang, praticante della Falun Dafa del villaggio di Hongcheng, città di Handian, centro di Shuangcheng, provincia di Heilongjiang, è morto ingiustamente a causa della persecuzione il 19 luglio 2003.
Tutti i cinque membri della famiglia di Tan Chengqiang avevano iniziato la pratica della Falun Dafa nel 1995. Nell’agosto 1999, Tan Chengqiang è stato detenuto per quindici giorni perché era andato a Beijing per fare appello per la Falun Dafa. Nell’ottobre dello stesso anno, è stato condannato a due anni di lavori forzati presso il campo di Yimianpo, perché era tornato a Beijing. Il 18 maggio 2003, è stato visto dal capo del villaggio, Wang Hongsheng, e da Liu Hongguo, mentre chiariva la verità sulla Falun Dafa alle persone del luogo. Alle 16.00 del 21 maggio, è stato arrestato e portato al secondo centro di detenzione. Durante la detenzione, il sig. Tan Chengqiang aveva fatto sciopero della fame per protestare per la persecuzione. La polizia del centro di detenzione lo ha costretto a mangiare diverse volte, due al giorno. Un giorno un medico ubriaco è andato per costringerlo a mangiare, ma ha inserito in modo improprio il tubo, spingendolo nel polmone. Immediatamente, Tan ha iniziato a vomitare molto sangue. Una persona prese un secchiello e lo ha riempito a metà. Tan aveva perso coscienza. Il dottore ha detto “Sta fingendo”. Ha chiesto ad altre persone di buttargli dell’acqua calda per svegliarlo. In quel momento, Tan stava lottando per la sua vita. Anche in quelle condizioni ili dottore ha continuato a costringerlo a mangiare altre sette otto volte. Solo quando era nel sul suo “letto di morte” lo hanno portato all’ospedale. Gli è stato diagnosticato che aveva eccesso di acqua e deterioramento dei polmoni. Tutto a causa della polizia. L’ospedale non poteva guarirlo. Spaventandosi della responsabilità della sua morte, nel giugno del 2003 lo staff del centro detenzione di Shuangcheng ha chiesto alla famiglia di riprenderlo con sè. Arrivato a casa, Tan era già pelle ossa e le sue guance erano rosse per i lividi. Nel mese che è stato a casa, ha vomitato molto sangue. E’ morto la sera del 19 luglio 2003, lasciando la moglie e i tre figli.
Versione cinese disponibile a: http://minghui.org/mh/articles/2004/10/10/86280.html
Versione inglese disponibile a: http://clearharmony.net/articles/200411/22929.html
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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a22929-article.html
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