Liaoning: Brutalità delle guardie carcerarie di Shenyang contro i praticanti del Falun Gong

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Nell’ottobre 2003, la prigione no.3 di Shenyang nella provincia di Liaoning è stata trasferita dal distretto di Dadong ed è stata unita al campo di lavoro forzato di Masanjia nel distretto di Yuhong. I relativi quartieri della prigione no.1, no. 3 e no. 5 sono stati fusi nella prigione no. 1 di Masanjia. I relativi quartieri della prigione no. 2, no. 4 e no. 6 sono stati fusi nella prigione no. 2 di Masanjia. Il capo della prigione no. 1 di Masanjia era Mou Jiali, maschio, 48 anni.

Le guardie dell’ex prigione no.3 di Shenyang hanno usato metodi molto brutali per torturare i praticanti. Allettandoli con riduzioni delle condanne, hanno incitato i detenuti criminali ad abusare fisicamente e verbalmente i praticanti del Falun Gong. Questi detenuti criminali hanno trascinato i praticanti per i capelli e li hanno spinti contro il muro. Inoltre hanno schiaffeggiato i volti dei praticanti e li hanno forzati a recitare le regole della prigione. Chiunque rifiutava di cooperare o non riusciva a recitare le regole, sarebbe stato costretto a stare in piedi e piegare il busto in avanti di 90 gradi, mentre un detenuto gli spingeva la testa contro il muro. Inoltre hanno forzato i praticanti ad accovacciarsi per più di dieci ore senza possibilità di andare al bagno; a volte questa tortura è durata sette giorni di fila. Un'altra tortura che hanno usato era di mettere degli aghi sotto alle unghie delle mani dei praticanti. In inverno, hanno versato acqua fredda sulla testa dei praticanti. Per controllare ogni movimento dei praticanti, i detenuti criminali hanno creato dei “gruppi di guardia del corpo.„ Ogni gruppo era composto da tre persone, che a turno sorvegliavano ogni praticante, 24 ore al giorno. Al praticante che era controllato non era permesso parlare con nessuno. Alcuni praticanti sono stati costretti a stare seduti su una panca stretta in un luogo confinato; è stato detto loro di stare seduti diritti e con le gambe nella posizione a gambe incrociate per oltre quindici ore. Tutti i praticanti detenuti da poco tempo dovevano passare dalla persecuzione iniziale della “squadra dell'entrata,„ ed poi sarebbero stati portati alla rigorosa “squadra del duro controllo„ per ulteriori torture. Quando un prigioniero era perseguitato a morte, le guardie carcerarie ordinavano ai detenuti criminali di pulire il corpo. La ricompensa era un certo quantitativo di alcool per i detenuti. In questo ambiente sgradevole, sono morte molte persone. Con l’incitamento delle guardie, i prigionieri comuni hanno partecipato prontamente a torturare a morte altri detenuti, così da potere ottenere dell’alcool.

Il praticante sig. Lan è deceduto per la persecuzione

Nel dicembre 2002, nell’ex prigione no. 3 di Shenyang, ad un criminale soprannominato “Grande Muto„ venne detto (dalle guardie) di attaccare il praticante del Falun Gong sig. Lan versandogli acqua fredda sulla testa. Dopo la tortura con acqua fredda, il sig. Lan perse i senti e crollò a terra. Più avanti ebbe una grave diarrea. Temendo che il loro atto criminale venisse esposto, le guardie portarono il sig. Lan all'ospedale della prigione. A causa della continua tortura, il sig. Lan in seguitò morì all'ospedale. Le guardie dichiararono di aver pagato oltre 10.000 yuan (*) di fatture dell'ospedale, comprovanti di aver provato a salvare la vita del sig. Lan.

Il detenuto criminale Wang Qiangang, che faceva parte della vecchia e handicappata squadra, adesso sta lavorando nel reparto no. 12 della prigione di Shenyang facendo lavori manuali. Wang ha partecipato alla persecuzione del sig. Lan.

La guardia Qu Guang ha causato la morte di un praticante con l'alimentazione forzata

Dal 2002 all'ottobre 2003, Qu Guang, ex direttore del dipartimento penale della prigione no.3 di Shenyang, disse ai suoi subalterni di torturare i praticanti detenuti nelle celle di isolamento. Le guardie hanno sottoposto ad alimentazione forzata i praticanti in sciopero della fame con acqua salata mista con polvere di soia, questo trattamento portò la morte di un praticante. A causa dell'occultamento, il nome del praticante è ancora sconosciuto. Dopo che la prigione fu trasferita all’attuale luogo, Qu Guang venne nominato direttore del reparto penale nella prigione no. 1 e faceva parte della Squadra del rigido controllo. Ha continuato ad usare acqua salata con polvere di soia per sottoporre ad alimentazione forzata i praticanti che erano in sciopero della fame.

Nel luglio 2002, Qu Guang e una guardia soprannominata “Elefante„ ordinarono a dei detenuti criminali Da Hai e Wu Weijun di pestare i praticanti con assi di plastica e tubi flessibili di gomma.

Le guardie hanno usato aghi per trafiggere le unghie del Li Huailiang

Nel novembre 2003, la polizia della prigione no.1 di Shenyang ha tentato di forzare il praticante del Falun Gong Li Huailiang a sottoscrivere le tre dichiarazioni (*) per rinunciare al Falun Gong. Quando rifiutò, le guardie ordinarono ad un detenuto criminale, Wang Qiangang, di infilare degli aghi sotto alle unghie del sig. Li. Il dolore atroce indusse il sig. Li a defecare. Alcuni detenuti che avevano ancora una coscienza non poterono sopportare di vedere questo e protestarono con il capo della prigione affinché impedisse questa tortura.

La persecuzione del praticante Sun Yongheng

Nel novembre 2005, il praticante Sun Yongheng è stato detenuto in una cella di isolamento nella prigione no.1 di Shenyang. La guardia chiamata “Elefante„ fece un passo sulla testa del sig. Sun e disse a parecchi detenuti di ammanettarlo. Venne lasciato su un pavimento freddo di mattone per ore con addosso solo biancheria intima. La temperatura esterna era circa –15 C° .

(*) GLOSSARIO

Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2007/8/22/161334.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a41224-article.html

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