I metodi di persecuzione utilizzati nel campo di lavoro forzato di Jinan contro i praticanti del Falun Gong sono estremamente sinistri ed immorali. Tutti i praticanti rinchiusi in questo luogo sono soggetti a molti tipi differenti di tortura.
La cinquantenne signora Du Ailin rimase determinata nella sua fede nel Falun Gong. Le guardie Sun Juan e Sun Qunli (femmine) la torturarono brutalmente. La tennero legata al “letto della morte” (*) per 22 giorni causandole gravi danni fisici. Alla fine la chiusero in una buia ed isolata cella ordinando ad una criminale reclusa di sorvegliarla. Le è impedito di parlare con altre persone e le sono assegnati lavori molto duri da svolgere. Le viene richiesto di raggiungere una quota molto alta, la cui richiesta continuerà fino alla fine della sua condanna.
La signora Hou Chunmei, una donna di quasi quarant’anni, fu rinchiusa in una cella di confino dove subì tremendi abusi ed infine ebbe un grave esaurimento nervoso. I suoi famigliari chiesero che venisse rilasciata con urgenza. Fu liberata prima del termine della sua condanna.
La signora Han Aiwen si rifiutò di cooperare durante l’appello, così le guardie ordinarono a otto criminali reclusi di picchiarla. Fu presa a botte in modo così spietato che lanciò grida da far rapprendere il sangue. Ordinarono ad almeno un criminale di sorvegliarla. Le fu negato parlare con altre persone così come interagire con esse. Se il suo comportamento non era in linea con le richieste delle guardie, le stesse facevano rapporto.
Secondo le rivelazioni di una guardia di nome Zhang Hongfen, un praticante di cui non si conosceva il nome fu messo in isolamento e picchiato frequentemente senza permettergli di lasciare la cella. In quella cella umida e buia, dovette usare un secchio come gabinetto e mangiare nella stessa. Si ammalò mentalmente come risultato del trattamento disumano e sarebbe in grado di mangiare qualsiasi cosa, dalle feci alle bucce di banana.
I praticanti incarcerati sono costretti a svolgere lavori molto duri. Senza curarsi dell’età, vengono loro attribuite delle quote di lavoro molto alte e sono puniti se non riescono a raggiungerle. Le punizioni vanno dallo stare in piedi per un periodo molto lungo, allo scrivere critiche contro se stessi, alla privazione del sonno. Sono sottoposti a tormenti sia fisici che mentali in ogni momento della loro prigionia.
(*) GLOSSARIO
Versione cinese: http://minghui.org/mh/articles/2008/1/25/171082.html
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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a43070-article.html
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