La signora Yang Xianfen, 53 anni, era una praticante del Falun Gong che viveva nel distretto Shashi della città di Jinzhou, provincia di Hubei. Andò a Pechino per fare appello contro la persecuzione del Falun Gong nel luglio 1999. Fu arrestata e detenuta per parecchi mesi, durante i quali fu torturata mentalmente e fisicamente. Chan Jinhua, un funzionario del dipartimento di polizia del distretto Shashi, le estorse del denaro. Nel luglio del 2000, gli agenti dell’Ufficio 6-10 (*) del dipartimento di polizia del distretto Shashi la sottoposero al lavaggio del cervello per due mesi presso la scuola del Partito Comunista Cinese del distretto di Shashi.
La signora Yang Xianfeng |
Il 6 marzo 2001, la signora Yang fu arrestata ancora mentre distribuiva volantini che esponevano la persecuzione e spiegavano alla gente i fatti circa il Falun Gong, mentre la sua casa fu saccheggiata. La polizia la tenne in custodia insieme ad altri praticanti nella stazione di Yingguanshanzhuang, Zhongshan Park, dove furono torturati. I poliziotti la sottoposero a privazione del sonno, la accecarono con luci molto forti, la obbligarono a stare in piedi per un lungo periodo di tempo, la lasciarono per lunghi periodi all’aperto senza i vestiti adatti, la schiaffeggiarono spesso, le iniettarono acqua e peperoncino negli occhi e in bocca, le imbottirono il naso di mozziconi di sigaretta accesi e la calpestarono dopo averla soffocata con una coperta. La torturarono per nove giorni causandole la perdita di coscienza e lussandole le spalle. I poliziotti la portarono nel carcere di Ximen e dopo averla detenuta per dieci mesi, la condannarono a quattro anni di carcere. Durante il decimo mese di detenzione, la signora Yang intraprese uno sciopero della fame per protestare contro la persecuzione. Il sostituto direttore Zhang Congjin ordinò ad altri detenuti di sottoporla alla brutale alimentazione forzata. Le ruppero tre denti incisivi mentre le aprirono la bocca con una barra di metallo.
La signora Yang fu trasferita nella seconda prigione di Shashi nel dicembre 2001. Il sostituto direttore Lu ordinò ai prigionieri di sottoporla ad alimentazione forzata usando un grosso tubo che le causò il sanguinamento sia del naso che della bocca.
Le torture e gli abusi durante il decimo mese di detenzione la resero incapace di camminare. Fu portata nel carcere femminile della provincia di Hubei. Per aver resistito fermamente alla persecuzione, le guardie la torturarono per più di dodici giorni usando la privazione del sonno e forzandola a stare in piedi per molto tempo. Perse la coscienza molte volte e nel cadere si tagliò la nuca. Le guardie non si curarono della perdita di sangue e continuarono ad obbligarla a stare in piedi legandola ad una colonna. Le sue mani e i suoi piedi si gonfiarono gravemente.
Dopo che la signora Yang tornò a casa nel 2006, dopo quattro anni di prigionia, Yang Jialong, un agente dell’Ufficio 6-10 del distretto di Shashi, la molestò di continuo monitorando le sue attività. Un giorno nel 2006, fu arrestata proprio sulla soglia di casa. Gli agenti dell’Ufficio 6-10 la mandarono nel ben conosciuto centro per il lavaggio del cervello di Tangxunhu.
Intorno al 20 febbraio 2008, alcuni agenti dell’Ufficio 6-10 la arrestarono nuovamente e la imprigionarono presso il centro per il lavaggio del cervello di Tangxunhu per quasi quaranta giorni. La signora Yang morì il 3 aprile 2008 dopo aver sopportato nove anni di prolungate e ripetute persecuzioni.
Articolo correlato: http://www.clearharmony.net/articles/200804/43909.html
(*) GLOSSARIO
Versione cinese: http://minghui.org/mh/articles/2008/4/14/176444.html
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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a43952-article.html
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