Nella Cina antica, lo stato di tolleranza e di perdono è come una valle larga e profonda (Cornerstone/Pixelio.de) |
Han Qi fu Duca di Weiguo e anche Primo Ministro durante la Dinastia Song (960-1279). Una volta mentre dirigeva” l’esercito, chiese alla guardia notturna di portargli una candela per fargli luce per scrivere una lettera. La guardia non fece attenzione con la candela e accidentalmente incendiò i capelli di Han Qi. Il Duca spense rapidamente il fuoco con il suo guanto e continuò a scrivere.
Poco dopo notò che la guardia che gli aveva portato la candela era stata rimpiazzata con un’altra. Han Qi era preoccupato che la prima guardia potesse essere punita, così andò dal supervisore delle guardie e gli disse, “Non rimpiazzatelo! Riportatelo qui, perché ora ha imparato come tenere correttamente una candela.” Tutti nell’intero esercito ammirarono l’azione di Han Qi.
Un altro giorno un uomo gli portò due coppe di giada di grande valore e riferì, “Un contadino le ha trovate scavando un fosso, sono belle, un vero tesoro.” Han Qi ricompensò l’uomo con delle monete d’argento e lo ringraziò. Amava quelle coppe. Ogni volta che riceveva degli ospiti, le coppe avevano un posto d’onore su un tavolo speciale.
Qualche tempo dopo diede un banchetto e un servitore poco attento fece cadere le coppe dal tavolo e le ruppe. Han rimase calmo e disse, “Ogni cosa è predestinata.” Poi si rivolse all’uomo dicendo, “Sei scivolato e non lo hai fatto di proposito. Come potrebbe essere colpa tua?”
Tutti gli ospiti lodarono la grande capacità di perdonare del Duca Han.
Versione inglese: http://www.theepochtimes.com/n2/content/view/11934/
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