Wang Bingwen, un praticante della Falun Dafa della città di Qingdao, provincia di Shandong, è perseguitato nel campo di lavori forzati di Qingdao da lungo tempo.
Dopo averne parlato, la famiglia di Wang ha deciso di andare al campo di lavoro per richiedere con fermezza la sua liberazione. Il 3 febbraio 2005, undici membri della sua famiglia sono andati al campo. Non solo hanno chiesto di vedere il caro, ma anche che venisse liberato.
Nell’ufficio del campo, la polizia ha rigettato rudemente la richiesta. La polizia non aveva la giustificazione per negare la richiesta della famiglia di Wang e poteva solo dire che non essendo “riformato” (1) non aveva il diritto di vedere la famiglia. Allora hanno chiesto di vedere la documentazione relativa al caso di Wang, ma non ce n’era.
La polizia del campo di lavoro ha provato di tutto per fermare la famiglia dal raccontare la verità. La famiglia era molto risoluta e ha continuato a raccontare della persecuzione fuori dall’ufficio ad alta voce. Molte persone si sono riunite davanti all’ufficio per vedere cosa stava succedendo. La famiglia ha continuato a raccontare la verità sulla Falun Dafa e i dettagli sulla persecuzione dei praticanti da parte degli impiegati del campo di lavoro. Questo ha spaventato i funzionari così tanto che hanno inviato 23 poliziotti per cercare di fermarli dall’esporre i fatti al pubblico.
Un poliziotto obeso, ha trasportato la madre di Wang Bingwen fuori e l’ha gettata a terra. Un altro poliziotto, ubriaco, ha portato fuori un altro membro della famiglia. La famiglia lo ha rimproverato dicendo che non valeva il titolo di “polizia del popolo”. Senza vergogna ha risposto, "Questa pelle [l’uniforme da poliziotto] è esattamente per persone come me”. Ha detto che non era suo compito rispondere alle domande del pubblico. Un altro poliziotto, con gli occhiali, di circa 50 anni, ha trasportato il padre di Wang Bingwen e l’ha gettato al suolo.
Più tardi, il capo del campo si è fatto vedere. Non aveva il coraggio di guardare negli occhi dei membri della famiglia di Wang. Con misure di eccezione, ha permesso solo al padre di entrare da solo nella stanza, quindi ha organizzato una visita per il padre e i suoceri che non sono praticanti, dicendo che gli altri non erano autorizzati.
I familiari di Wang Bingwen hanno subito chiesto ad alta voce, "Quale legge o quale documento contiene questa regola? Non vuoi farci entrare perché state maltrattando Wang e avete paura di essere denunciati”
La polizia ha cercato di ingannare la famiglia dicendo che avrebbero potuto entrare dalla porta posteriore, ma fuori da quella porta c’era un’auto della polizia pronti a portarli via. Alcuni familiari sono stati ingannati e sono andati attraverso quella porta, ma la moglie ha scoperto l’inganno. Si è rifiutata di uscire da quella porta e ha esposto le loro bugie "Voi ci state ingannando in questo modo, ma una volta usciti saremo portati via. Non ci vado più! Solo se organizzate una visita ci vado”. Il poliziotto l’ha trascinata attraverso la porta, ma lei si è seduta a terra rifiutando di collaborare. Infine la polizia l’ha spinta di forza nell’auto. L’auto della polizia è poi andata nella porta nel retro e ha prelevato gli altri familiari che stavano aspettando per la visita promessa. I poliziotti li hanno mandati alla polizia locale con la minaccia di detenzione.
I familiari non erano preoccupati per le minacce e sono andati alla stazione di polizia continuando a chiarire la verità. La polizia non ha potuto fare altro che portarli a casa. I familiari non sono riusciti a vedere il parente detenuto, ma i pensieri positivi e le azioni dei suoi parenti hanno spaventato le autorità corrotte. Speriamo che più famiglie di praticanti detenuti della Falun Dafa si sveglino, resistano alla persecuzione, salvino i loro parenti, supportino la giustizia e fermino questa catastrofe che non sarebbe dovuta accadere.
Il praticante della Falun Dafa Wang Bingwen ha iniziato uno sciopero della fame nell’agosto 2003 nel campo di lavori forzati della città di Qingdao per protestare contro la sua detenzione illegale e la persecuzione e torture che stava subendo da 18 mesi. Subisce ancora alimentazione forzata ed è detenuto nella divisione intensiva di formazione. Il campo di lavori forzati della città di Qingdao e le autorità competenti si rifiutano ancora di rilasciarlo.
Nota:
(1) "Riformato" si riferisce ad un praticante che ha pubblicamente rinunciato alla Falun Dafa.
Versione cinese disponibile su: http://www.minghui.org/mh/articles/2005/2/19/95765.html
Versione inglese disponibile su: http://www.clearharmony.net/articles/200503/25469.html
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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a25469-article.html
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