WASHINGTON DC (FDI) – Con le mani legate dietro alla schiena, il signor Liu Yonglai, di 36 anni, giace nudo e tremante sul pavimento. Nell'aria si sente l'odore della carne bruciata.
Dopo aver bagnato il corpo di Liu con acqua gelata per intensificare la corrente elettrica, parecchie guardie del campo di lavoro hanno colpito il suo corpo con i bastoni elettrici - ciascuno dei quali emette una scarica di 36.000 volt - prendendo di mira parti sensibili del suo corpo come la bocca, il collo, l'ano e i genitali.
Nel corridoio proprio lì fuori, altre vittime gemono o vomitano a causa di una simile tortura.
Dall'altra parte del campo, la signora Fu Shuying di 60 anni, la signora Chen Hui di 27 e la signora Sun Yan sono legate a braccia e gambe aperte mentre i loro torturatori introducono ripetutamente lunghi bastoni nella loro vagina provocando gravi infiammazioni e sanguinamento. Altre donne hanno dovuto subire simili torture con spazzole per le scarpe o per il bagno.
Questo è il Campo di Lavoro Dalian in Cina, uno dei centinaia nei quali i poliziotti cinesi e le guardie hanno ricevuto l'ordine dalle più alte autorità del Partito Comunista di “usare tutti i mezzi necessari” per costringere i praticanti della pratica di meditazione tradizionale cinese Falun Gong, a rinunciare alla loro fede e a giurare fedeltà alla linea del Partito.
Per il signor Liu, la signora Fu e innumerevoli altri, se sopravviveranno a questa “rieducazione”, non ci sarà giustizia all'interno del sistema giudiziario cinese. Infatti per molti dei 100 milioni di persone in Cina che praticano il Falun Gong, il sistema giudiziario in Cina è uno dei numerosi organi di stato usati per portare avanti una persecuzione che dura da cinque anni e che molti avvocati dei diritti umani chiamano genocidio.
Comunque la speranza – o almeno gli inizi di una speranza – può essere trovata di fronte alla Corte Suprema degli Stati Uniti dove giace una causa contro l’ex leader cinese Jiang Zemin.
Un Caso di Riferimento
Nell'ottobre 2002 i praticanti del Falun Gong hanno aperto una causa contro l'ex Capo del Partito Comunista Jiang Zemin, l'uomo che, secondo l'autorevole analista della realtà cinese della CNN Willy Lam, “ha mobilitato un movimento di massa come quelli dell’era di Mao contro il [Falun Gong]…”.
La Corte del Distretto Settentrionale dell’Illinois ha respinto il caso in base a una suggestione di immunità presentata dal Dipartimento di Stato degli Stati Uniti. Questa suggestione comunque era basata sulla loro raffigurazione dell’ex capo di Partito come legittimo leader della Repubblica Popolare di Cina, nonostante il fatto che le sue tattiche da era di Mao siano pari a quelle dei Nazisti durante la Seconda Guerra Mondiale, dei bosniaci in Bosnia-Erzegovina e degli Khmer Rossi in Cambogia. Il Settimo Distretto ha confermato la decisione della Corte Distrettuale - non tenendo conto del fatto che l’imputato si era dimesso dal suo incarico e dal governo poco dopo che il caso era stato presentato.
Ancora, la politica sulla quale il Dipartimento di Stato basa la sua opposizione a questa causa si sta velocemente allontanando dallo scenario americano. La tirannia – come indicato recentemente nel libro di Mark Palmer “Il Reale Asse del Male” - è un terreno fertile per quel tipo di terrorismo che abbiamo sperimentato l’11 settembre 2001 e la ricetta per il disastro se non ostacolata.
Nel suo libro Palmer - ex ambasciatore degli Stati Uniti e con una esperienza di 26 anni presso il Dipartimento di Stato - mette nero su bianco un vero manuale di politica estera su come liberare il mondo dagli ultimi dittatori rimasti: una collezione di 45 leader che Palmer chiama “gli ultimi 45 ricercati nel mondo “.
Il Wall Street Journal ha chiamato il libro di Palmer, “uno dei migliori, ma meno noti, libri in mezzo a tutti i tomi che si occupano del problema della pace nell’era del dopo 11 settembre”.
Per la sua politica di “eradicazione” contro il Falun Gong e per le crescenti atrocità contro i diritti umani, Palmer pone la Cina di Jiang Zemin tra i casi peggiori.
L'avvocato dei querelanti, la dottoressa Terri Marsh, è d'accordo.” L'imputato sarà ricordato nella storia come uno dei peggiori uomini del XX secolo, un uomo che ha un torturato e ucciso migliaia e migliaia di aderenti al Falun Gong, una pratica spirituale basata sui principi morali e spirituali di verità, compassione e tolleranza.” Senza contare il fatto che Jiang non è mai stato legittimamente eletto, come richiesto in Cina dalla Costituzione, la dottoressa Marsh afferma anche che tali “ricercati” come Jiang Zemin, Saddam Hussein, Adolf Hitler e gli Khmer Rossi sono di per sè non legittimati a guidare uno stato a causa della enormità dei loro crimini contro l'umanità.
Avvocati dei diritti umani aderiscono a questo punto di vista e, uno dopo l'altro, hanno messo in piedi cause contro i Jiang in ogni parte del mondo - in paesi come Belgio, Spagna, Francia, Irlanda, Canada, Islanda, Svizzera, Sudafrica, Grecia, Corea e Taiwan.
Secondo Theresa Chu, l'avvocato responsabile per molte di queste cause intentate contro Jiang Zemin, tutte insieme rappresentano “il più grande caso dei diritti umani dalla Seconda Guerra Mondiale.”
Il 7 febbraio 2005 la causa statunitense contro Jiang è stata presentata alla Corte Suprema.
Secondo la dottoressa Marsh, è interesse vitale degli Stati Uniti portare l'imputato di fronte alla giustizia. “Un rigetto di questo caso - ha detto - renderebbe incerta tutta l'impalcatura di Norimberga e i principi sui quali si fonda la nostra nazione. In più l'opinione della Settimo Distretto è la sola all'interno di tutte le corti distrettuali a sostenere che un ( legittimo o illegittimo) ex leader incriminato per genocidio e tortura può essere considerato protetto ed immune.”
Un Testamento Americano
Anche nei primi tempi degli Stati Uniti come nazione il ruolo del paese nella protezione della legge e dei diritti umani all'estero era ben compreso. Nel 1775 Alexander Hamilton scrisse, “I sacri diritti dell’uomo sono scritti dalla mano stessa della divinità, e non potranno mai essere cancellate o oscurate da un potere mortale.” Secondo la risoluzione del Massachusset dell'ottobre 1765, “ci sono alcuni diritti essenziali...che sono fondati nella legge di Dio e nella natura, e sono i diritti dell'uomo.” Così nella Dichiarazione di Indipendenza, i padri fondatori dello stato stabilirono che tutte le persone sono “dotate dal loro Creatore di certi diritti inalienabili.” Questi diritti includono il diritto di governare se stessi e di seguire liberamente la propria pratica e fede spirituale.
Come indicato nel loro programma pro-democratico, presentato recentemente dai senatori Lieberman, McCain e dai membri del Congresso Wolf e Lantos, la politica estera degli Stati Uniti e deve essere basata sul supporto a questi diritti e sul governo della legge ovunque. Secondo il senatore Lieberman, “durante gli scorsi 30 anni… autorità politiche legittime basate sul consenso dei governati si sono instaurate legalmente. Ma regimi tirannici resistono in troppi posti nel mondo.”
Il Diritto di Chiedere la Protezione della Legge
Il Primo Presidente della Corte Suprema Marshal dichiarò nel 1803, quando i diritti umani ricevevano già all'attenzione dei nostri tribunali: “La vera essenza della libertà civile consiste nel diritto di ogni individuo di chiedere la protezione della legge quando riceve un oltraggio.” Ancora in un altro di fronte alla Corte Suprema, The Schooner Amistad, il consiglio espresse l’argomentazione che le persone portate come schiave a pordo di vascelli che poi sono approdati sulle nostre coste devono essere liberati, altrimenti l’esecutivo e l sistema giudiziario degli Stati Uniti diventerà complice nella privazione di fondamentali diritti umani. In risposta, la Corte Suprema degli Stati Uniti ha ordinato la liberazione degli ex schiavi, notando che sulla questione si doveva decidere secondo i principi eterni della giustizia e della legge internazionale.
Nel 1980 l’Executive Branch ha chiarito che l’Alien Tort Claim Act, emanato nel 1789, permette agli stranieri di intentare causa presso i Tribunali degli Stati Uniti per casi di tortura e altri crimini contro l’umanità. Nel 1992 il Torture Victim Protection Act (Legge per la Protezione delle Vittime della Tortura) è stato emanato dal Congresso per proteggere le vittime di tortura nel mondo. Secondo il Presidente Bush, che ha firmato la promulgazione di questa legge, malgrado la preoccupazione della sua amministrazione per potenziali interferenze con la politica estera degli Stati Uniti, “questa legge è importante perché mantiene e rafforza il nostro impegno nell’asicurare che i diritti umani siano rispettati ovunque.”
Per il signor Liu, la signora Fu e gli altri che giacciono nudi e sanguinanti sul pavimento del Campo di Lavoro Dalian, il fatto che gli Stati Uniti rimengano fermamente impegnati nella causa per la promozione della libertà in tutto il mondo può significare la differenza tra la vita e la morte. Infatti milini di persone in tutta la Cina sperano che la decisione della Corte su questo caso sia fondata sui principi della nostra nazione. Thomas Jefferson sapeva che la Repubblica che contribuì a creare avrebe guidato il mondo attraverso l’esempio. Quale migliore esempio che quello di proteggere fedelmente il diritto della gente del mondo ad essere libera dalla morsa della tirannia e della tortura?
NEWS – 12 aprile 2005
European Falun Gong Information Centre
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Background
Falun Gong, anche conosciuto come Falun Dafa (about), è una pratica di meditazione ed esercizi con insegnamenti basati sui principi universali di Verità Compassione e Tolleranza”. Praticato in più di 60 paesi, il Falun Gong affonda le sue radici nella cultura tradizionale cinese. Stimando il governo che il numero dei praticanti fosse in Cina di 70-100 milioni, l’allora leader comunista cinese Jiang Zemin,ha messo questa pratica pacifica fuori legge nel luglio 1999. Da qul momento il regime di Jiang ha intensificato la campagna di propaganda per mettere la pubblica opinione contro la pratica, mentre imprigionava, torturava e uccideva coloro che la praticavano. Il Centro di Informazione Europeo sul Falun Gong ha verificato 1694 casi di morti in seguito alle torture da quando la persecuzione è iniziata nel 1999. Nell’ottobre 2001 fonti governative interne alla Cina stimavano che i morti, all’epoca, fossero circa 1600. Fonti attendibili stimano che il numero sia molto più alto. Centinaia di migliaia sono stati incarcerati, più di 100.000 sono stati condannati ai lavori forzati, normalmente senza processo.
PER ULTERIORI INFORMAZIONI, PER FAVORE CONTATTARE L’ EUROPEAN FALUN GONG INFORMATION CENTRE – Peter Jauhal + 44 (0) 7739 172 452 - Nicolas Schols +32 47 98 75 734 , Helen Chantry [contatto nel Regno Unito] 07761 808057
Email: [email protected], Website: www.faluninfo.net
Versione inglese disponibile a: http://www.clearharmony.net/articles/200504/25903.html
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