La politica di un ufficiale del PCC: “Le prove si potranno sempre trovare”

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“Per catturare un ladro, lo si deve catturare con le mani nel sacco”, di solito significa che la polizia ha le prove quando arresta un sospetto. Nel caso in cui non ci fosse alcuna prova, non ci sarebbero differenze rispetto a quando un bandito rapisce qualcuno. Purtroppo, la logica della polizia in Cina è l’opposto di quella. Essi “prima arrestano, poi fabbricano le accuse”. Questa è la cruda realtà in Cina e gli esecutori della legge non provano alcuna vergogna del modo in cui agiscono.

Secondo la cronaca di Minghui/Clearwisdom del 16 settembre 2009, la polizia dell’area di Changning ha arrestato la signora Zhang Ying, una praticante Falun Gong di Baoshan, Shanghai, a casa della suocera l’8 settembre 2009 e ha confiscato tutti i suoi oggetti personali. Secondo tale cronaca, “I suoceri di Zhang Ying hanno chiesto alla polizia: ‘Perché compiere un arresto per nessuna ragione e confiscare la proprietà di una famiglia? Che prove avete?’. L’ufficiale Yang Ying ha detto: ‘Innanzitutto, uno arresta. Ci si preoccuperà successivamente delle ragioni, poiché le prove si potranno sempre trovare”.

Il commento sopracitato per cui “le prove si potranno sempre trovare” è una chiara indicazione del fatto che questi ufficiali agiscono in modo egocentrico. Arrestano a volontà e poi fabbricano le prove, dato che frequentemente non c’è alcuna prova autentica.

Si può prendere come esempio un altro resoconto di Minghui:

Il 26 agosto 2009, Zheng Yawen, residente della città di Yanji, provincia di Jilin, è scomparsa. La sua famiglia l’ha cercata dappertutto con ansia. Per cinque giorni la famiglia l'ha cercata in tutti i posti che si potevano immaginare e il 30 agosto, si sono recati al Centro di Detenzione dell’Ufficio dei Servizi Segreti della città di Helong per chiedere informazioni su di lei. Gli ufficiali hanno detto alla famiglia che lei non si trovava lì. La famiglia allora ha chiamato Zhang Baohua, l’istruttore politico della Divisione di Sicurezza Nazionale dei Servizi Segreti di Helong. Zhang Baohua ha detto: “No comment” e poi ha maleducatamente riattaccato.

La famiglia di Zheng Yawen ha fatto reclamo da altre entità governative, incluso il comitato legislativo della magistratura e della politica dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza. Hanno anche detto che avrebbero fatto causa al commissariato di polizia e alla sezione appelli. Alla famiglia hanno detto: “Le questioni speciali sono gestite in maniera speciale. In queste circostanze sono presenti determinati requisiti ed è inutile fare causa”.

Sembra che tutta la polizia faccia uso di “requisiti speciali per gestire casi determinati” nel momento in cui non ci sono prove. Quando compiono un arresto non basato su prove, i poliziotti cercano successivamente le giustificazioni.

In effetti, questa politica del PCC di “arrestare prima e fabbricare le accuse poi” è di vecchia data. Guardando alla storia del PCC, la nozione di “arrestare prima e fabbricare le accuse poi” iniziò come massima del PCC: “determinare prima la natura delle cose, poi organizzare il materiale”. La punizione data a Peng Dehuai, Liu Shaoqi, Zhao Ziyang e altri ha seguito la politica sopracitata. Qualsiasi cosa nel passato del PCC ha seguito quel motto, specialmente durante l’attacco a proprietari, capitalisti e “controrivoluzionari”. Nell’attacco ai dissidenti, il PCC fa sempre “prima un arresto e fabbrica le accuse successivamente” o “prima determina la natura delle cose e poi organizza il materiale”, come fa adesso con la persecuzione del Falun Gong e suoi praticanti.

Il PCC vuole eliminare il Falun Gong - e non per l’appello dei diecimila praticanti il 25 aprile 1999. Fin dal 1995, il PCC aveva già iniziato a screditare il Falun Gong sul Guangming Daily. Il Ministero di Pubblica Sicurezza del PCC ha monitorato il Falun Gong clandestinamente per molti anni e incaricava spie in borghese di infiltrarsi tra i praticanti. Sebbene non avessero trovato alcuna prova per sopprimere il Falun Gong, il Ministro di Pubblica Sicurezza gli aveva già affibbiato il nome di “culto”. Poi hanno fabbricato le “prove” basate su quella decisione. Perciò, quando il PCC ha iniziato a sopprimere il Falun Gong sul serio dopo il 20 luglio 1999, i materiali che screditavano il Falun Gong erano inaspettatamente dappertutto e inondavano tutti i media. Persino le persone comuni si chiedevano: “Questo non è il primo passo prima di marchiare il Falun Gong come ‘organizzazione illegale’? Da dove veniva tutto quel materiale sul Falun Gong? Questi materiali, specialmente le registrazioni video e le statistiche, non potevano essere stati raccolti neanche in un anno e mezzo, nemmeno se fossero state utilizzate tutte le risorse nazionali. Il PCC in realtà ha fatto la sua uscita per incriminare il Falun Gong”.

Questo era un esempio della politica non ufficiale del PCC, “prima arrestare, poi fabbricare le accuse” portata in vita. Come ha affermato Zhang Baohua, l’istruttore politico della Divisione di Sicurezza Nazionale dei Servizi Segreti della città di Helong: “No comment”. Apparentemente, gli ufficiali del PCC a capo non hanno alcuna responsabilità a carico per coloro che muoiono nei centri di detenzione.

Versione inglese: http://clearwisdom.net/html/articles/2009/10/6/111366.html

Versione cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2009/9/21/208718.html

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