“Pulire il cielo” è lavaggio del cervello

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Il Partito Comunista Cinese (PCC), con la protezione dei propri mezzi blindati, delle forze di polizia speciale, della polizia armata e uno o due milioni di membri del personale di sicurezza, alla fine ha terminato la “grande celebrazione” dei suo sessantesimo anniversario della presa al potere. Nella storia, non ci sono stati altri Paesi in cui il governo ha tenuto celebrazioni nazionali come fa il regime cinese, ritenendo che tutti i cittadini della nazione fossero nemici e monitorando strettamente ogni persona, arrestandone a volontà.

Non ci sono nemmeno Paesi in cui il governo tiene cerimonie di celebrazione dove i soldi non sono un problema. Per assicurare che ci fosse un cielo limpido durante la cerimonia militare del 1 ottobre, l’aviazione militare del regime, sotto la guida dei meteorologi, ha eseguito il compito di “pulire il cielo”. Ha lanciato 432 razzi esplosivi per inseminare le nuvole che avrebbero potuto far piovere durante le celebrazioni, facendo piovere in anticipo.

Dopo la cerimonia, il regime non osa rivelare alle persone quanti soldi abbia speso per tale attività. Diverse centinaia di milioni di yuan sono stati spesi solo per 40 milioni di piante in vaso, ma questa spesa era sicuramente solo una minuscola porzione della spesa totale. Dal mio punto di vista, la “cerimonia” straordinariamente costosa era solo una parte degli assai costosi “nuovi abiti per l’imperatore”. Avendo paura che le proprie intenzioni venissero svelate dagli altri, il regime è arrivato al punto di mobilitare i mezzi corazzati, le forze speciali di polizia e la polizia armata per “scortare” la parata. Nel controllare strettamente la propaganda tradizionale, il regime ha, inoltre, intensificato i propri sforzi per bloccare internet, mirando apparentemente a rendere l’intero popolo cinese sordo, cieco e muto.

Dei Paesi al mondo, la Cina ha il numero maggiore di utenti internet, i quali, tuttavia, hanno il livello minimo di libertà e che fatto fronte alle restrizioni internet più severe. Il regime comunista possiede le tecnologie di censura internet più restrittive, mentre gli utenti internet cinesi hanno il miglior software “anti censura internet”. Questo scenario in sé, tuttavia, riflette la miseria del popolo cinese. Dall’inizio di settembre, il regime, già al culmine del suo strettissimo blocco internet allora imposto, ha intrapreso una censura internet ancora più frenetica sotto la forma della chiusura di siti web, forum, blog, ecc.

Il PCC voleva usare il suo sessantesimo anniversario di presa del potere per mostrare i suoi “grandi successi”. Tali “nuovi abiti per l’imperatore” così costosi sono stati usati affinché si glorificasse da sé e creasse una falsa impressione di “una nazione ricca con una potente forza militare”. Presentando una falsa immagine di pace e prosperità, lavando il cervello alle persone, il regime ha tentato di nascondere la verità sulla sua disintegrazione grazie alla grande ondata delle “tre dimissioni” (le dimissioni dei cinesi dal Partito Comunista Cinese, dalla Lega Comunista Giovanile e dai Giovani Pionieri Comunisti). Il regime, di fatto, non è lontano dal collasso totale.

Le persone si ricorderanno ancora che l’Unione Sovietica comunista, prima del suo collasso, era molto più potente del regime comunista cinese in quanto a forza militare, ma comunque non ha potuto sfuggire al destino che tutti conoscono. Il regime comunista cinese ha usato tutti i mezzi per perseguitare praticanti del Falun Gong, dissidenti e cittadini che cercano di fare appello legalmente al governo, per via di tutti i tipi di ingiustizie subite. Nel frattempo, ha cercato di bloccare la diffusione delle informazioni e di nascondere i fatti della persecuzione. In realtà, durante i sessanta anni di dominio del regime, non ci sono veri cittadini nella “Repubblica Popolare Cinese”. Molti cinesi che si sono risvegliati hanno cominciato a comprendere anche questo fatto.

In passato, il presidente cinese Liu Shaoqi tenendo con sé la “Costituzione”, sosteneva di essere un cittadino della Repubblica Popolare Cinese e che la sua sicurezza fosse sotto la protezione della legge. Tuttavia, la legge non lo protesse e non riuscì a sfuggire al destino di essere torturato a morte. Anche se il presidente cinese aveva goduto di molti privilegi, ancora non poteva godere dei diritti goduti dai comuni cittadini della società occidentale. Sotto il regime comunista, la legge è solo uno strumento per la sua classe dominante e non è un ombrello che protegge vite, proprietà e diritti delle persone.

I praticanti Falun Gong vengono assassinati dal PCC, mentre il PCC pubblica menzogne affermando che le persone commettono suicidi. La morte di un ragazzo dovuta al gioco di “nascondino” (1) e molti altri casi hanno efficacemente riflesso il fatto che la polizia del regime non dà alcun valore alle vite umane. I governi locali del regime buttano giù le case delle persone a volontà e portano via i terreni con la forza… I diritti che i cittadini cinesi meritano vengono buttati via come fossero carta straccia.

La violazione di diritti e interessi legali di un individuo è, di fatto, una violazione di diritti e interessi di tutti gli individui. Grazie al monopolio del PCC dei media e del suo lavaggio del cervello, il popolo cinese ha perso i propri diritti di sapere e la propria capacità di pensare indipendentemente. Dato il lungo abuso di potere del regime e della propria istruzione schiavizzante, il popolo cinese è stato costretto a vivere nel terrore e ha perduto la dignità dell’essere umano e il carattere di pensare indipendentemente. Dato il controllo dittatoriale, molti cinesi sono stati vinti dal lavaggio del cervello e non riescono a vedere realmente la sua natura malvagia e le autentiche condizioni in cui si trovano. Con tutto ciò, sarebbe un riflesso migliore della realtà se il leader comunista proclamasse in Piazza Tiananmen: “Lacchè, avete lavorato veramente sodo!”.

Il regime comunista ha tormentato la nazione e il popolo per sessanta anni. In questi anni, il popolo cinese è stato privato dei diritti legali e le vite di 80 milioni di cinesi sono state portate via. Per più di dieci anni, ha perseguitato incessantemente i praticanti Falun Gong perché non hanno mollato la propria fede. Durante questa persecuzione, il regime ha intrapreso l’approccio di dire che “i decessi dei praticanti Falun Gong dovuti alla tortura devono essere contati come suicidi”. Finora, ci sono almeno 3300 praticanti Falun Gong che sono stati torturati a morte. Ci sono anche numerosi praticanti le cui famiglie sono state distrutte per via della persecuzione.

Il regime non ha mai esitato ad usare alcun mezzo per presentare un’immagine di falsa pace e prosperità e ad ingannare le persone. Sotto il limpido cielo “pulito”, le “tre nuove montagne” (alloggio, assistenza medica e problemi dell’istruzione) hanno quasi soffocato il popolo cinese. I “nuovi vestiti per l’imperatore”, per quanto superbi siano, non possono coprire la sua corruzione e la sua malvagità, né le persone dimenticheranno la sua storia di atrocità.

Nota:

(1) Li Qiaomin, 24 anni, arrestato con l’accusa di aver tagliato e rubato alberi, è stato portato in centro di detenzione il 30 gennaio 2009 ed è morto il 12 febbraio, per via del grave danno subito al cervello. Ma la polizia sostiene che sia morto per i danni subiti dopo aver colpito accidentalmente il muro mentre giocava a nascondino.

Versione inglese:http://clearwisdom.net/html/articles/2009/10/12/111494.html

Versione cinese: http://www.minghui.org/mh/articles/2009/10/4/209647.html

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