Italia, Genzano di Roma: Chiarire i fatti sulla persecuzione del Falun Gong in Cina

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La mattina di sabato 30 luglio 2016, nella splendida piazza Tommaso Frasconi nel centro di Genzano, a Roma, un comune italiano costituito da 24.072 abitanti, i praticanti locali e quelli di Roma hanno allestito di buon’ora un gazebo. L’autorizzazione ufficiale per l’attività, utile a far conoscere la Falun Dafa e a chiarire i fatti sulla persecuzione che avviene in Cina dal 1999, è stata approvata dopo inaspettate trattative direttamente con il sindaco di Genzano. In questo modo al neoeletto sindaco e alla nuova giunta è stata chiarita la verità sulla persecuzione dei praticanti del Falun Gong.

Nonostante sia mattino presto, si annuncia una splendida giornata di sole molto calda. Alcuni praticanti si posizionano in vari punti della piazza per distribuire volantini, altri vicino al gazebo eseguono gli esercizi e altri ancora inviano pensieri retti. C’è anche chi all’interno del gazebo, seduto su una sedia di fronte a un tavolino, prepara dei fiori di loto. Si chiariscono i fatti sulla persecuzione e si raccolgono firme per fermare il prelievo degli organi, si presenta la disciplina. Ben presto si vedono diverse persone camminare nella piazza, tenendo in mano un volantino sulla Falun Dafa, leggendo con curiosità.

Persone di ogni età si avvicinano incuriosite al gazebo per chiedere informazioni. I praticanti rispondono prontamente a ogni genere di richiesta. L’attività rimane molto focalizzata sul chiarire i fatti che avvengono in Cina riguardo alla persecuzione. “Non ne sapevo nulla, è incredibile che accadano cose del genere”, dice un ragazzo dopo aver ascoltato i praticanti che gli hanno spiegato i fatti che avvengono in Cina e del prelievo forzato di organi da praticanti ancora in vita. Diverse affermazioni simili sono state ripetute da altre persone.

Inoltre, ragazzi e ragazze anche giovanissime sono molto attratti dagli esercizi, mostrati da almeno un paio di praticanti. “Possiamo imparare anche noi come si fanno questi esercizi?”, domandano incuriosite due ragazze giovanissime. Dopo avergli mostrato come fare e aver eseguito il primo esercizio assieme, una di loro dice: “È stato molto forte, mi ha ricordato quando facevo allenamenti di arti marziali in palestra”.

Verso le 12:30, il sole si alza inesorabile ma anche con un sole battente, molto caldo, i praticanti si danno da fare nel trasmettere la verità e lasciare volantini a tutti i passanti, senza discriminazione alcuna.

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