Protestare contro la persecuzione davanti all'ambasciata cinese

Condivisione presentata alla Conferenza Europea della Fa di Berlino 2008
 
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Cari amici praticanti!

Vorrei condividere con voi l'esperienza nello svolgere un’attività all'ambasciata cinese a Mosca. Dal 20 luglio 2008, dopo una lunga interruzione, i discepoli di Mosca sono riusciti a superare la situazione all'ambasciata cinese ed adesso, quasi ogni giorno, qualcuno è presente con un striscione dall'altra parte dell'edificio dell'ambasciata, mentre altri discepoli praticano gli esercizi in gruppo ed inviano pensieri retti.

Nei giorni lavorativi, durante la settimana non è sempre facile per i discepoli coordinarsi. Ieri una praticante dopo il lavoro, alle 15.30 orario di Mosca, è andata all'ambasciata con uno striscione. È rimasta sorpresa nel vedere del movimento frenetico di auto e persone al cancello dell'ambasciata, specialmente persone cinesi. Immediatamente, un soldato in servizio si è avvicinato a lei chiedendole di annullare l’attività, a causa dello svolgimento di una attività importante all'ambasciata. Secondo quanto riferito dalla praticante, si è trattato di una richiesta, non di un ordine, con il soldato che le chiedeva di capire la sua posizione, assicurandola che domani e in altri momenti non ci sarebbero stati ostacoli da parte loro ecc.

Così la praticante ha pensato che non era necessario assumere una posizione conflittuale, così ha avvolto il suo striscione e si è unita al gruppo di discepoli che stavano praticando gli esercizi.

In quel momento, un altra praticante, durante il primo esercizio, ebbe un'altra comprensione, cioè che era sbagliato non usare una tale buona opportunità per chiarire la verità soprattutto, a giudicare dalle automobili, funzionari di alto livello si stavano incontrando all'ambasciata.

La praticante, ha quindi chiesto di lasciare a lei il poster e si è avvicinata all'ambasciata. Immediatamente delle persone in borghese si sono avvicinate a lei ma, adesso non chiedevano bensì ordinavano e minacciavano di arrestarla se non avesse lasciato quel posto immediatamente. La praticante è rimasta calma e, con molta fermezza, ha risposto che non se ne sarebbe andata fino a quando non avrebbe esercitato il suo diritto di manifestare, e che non stava infrangendo nessuna legge. Con il passare del tempo la pressione aumentava ma, la praticante non si muoveva da lì. I soldati allora, mandarono un altro soldato in servizio a parlare nuovamente con lei. Questo soldato decise di cambiare tattica ed iniziò a chiederle dell’attività, chiedendole fino a quando era intenzionata a rimanere. Il soldato la stava persuadendo dicendole che stava lì già da un bel pò, che per oggi era abbastanza e che stava aspettando l'arrivo di un ospite importante, accennando ai funzionari del paese lì presenti. Quello che stava succedendo, era che l'ambasciata celebrava il 59° anniversario della nascita della Repubblica Popolare Cinese. La praticante disse, con un sorriso che era una cosa buona che un tale ospite importante potesse leggere il poster e conoscere la verità. Per dieci minuti la discepola spiegò le sue ragioni nel fare ciò, il perché la repressione in Cina dura da così lungo tempo e quanto è importante per la Russia accettare oggi una posizione corretta al riguardo. Non c'era niente che il soldato potesse dire, così dovette tornare indietro.

Dopo ciò la praticante ha telefonato agli altri discepoli ed ha chiesto il loro sostegno, ha spiegato la situazione e ha chiesto di andare all'ambasciata con del materiale per chiarire la verità.

Tutti noi siamo discepoli della Dafa, durante il periodo della rettifica della Fa, studiamo la Fa e le lezioni del Maestro ogni giorno e tutti comprendiamo la nostra missione e la nostra responsabilità. Sembrerebbe che niente sia più importante in questo momento che salvare esseri senzienti, ad ogni modo quanto è difficile avere sempre un stato mentale retto, essere pronti incondizionatamente nell'andare e salvare le persone del mondo in ogni momento della giornata. Quando la chiamata arrivò erano già le 19.00, ed alcuni discepoli erano appena tornati a casa dal lavoro. Ricordo che non è stato facile rimuovere immediatamente gli attaccamenti umani ed alcuni pensieri hanno "irritato la mia coscienza": è lontano ed è troppo tardi per andare all'ambasciata, arriverò là che sarà già notte, che senso ha, perché così tardi, ecc.

Ad ogni modo era necessario pensare alla praticante: “Come si sentirebbe nel momento in cui, dopo aver chiesto aiuto ad altri praticanti, nessuno offrisse il proprio sostegno? Sarebbe giusto? Sapevamo che quella praticante all'ambasciata avrebbe fatto lo stesso per gli altri, nonostante le circostanze, senza pensarci due volte”.

Comunque sia, eravamo in quattro, ci avvicinammo all'ambasciata, proprio quando gli ospiti iniziavano ad andarsene. Tutti quelli che sono usciti dal cancello dell'ambasciata hanno potuto vedere e leggere lo striscione; molti di loro hanno ricevuto un volantino informativo in russo, il giornale Epoch Times in cinese, i Nove Commentari in cinese e ad alcuni siamo riusciti di chiarire la verità. Ricordo una domanda che mi hanno fatto: "Così questa non è la (stessa) verità sulla Cina della quale ci hanno appena parlato all'ambasciata?". C'erano molti funzionari del Governo e molti uomini del mondo dello sport, uno di loro mi ha donato un disco con la cerimonia d'apertura dei giochi olimpici in Cina. Aveva ricevuto così tanto materiale, in dono dall'ambasciata cinese, che non ce la faceva quasi a tenere tutto in mano, così mi ha chiesto una busta di plastica. Mentre lo aiutavo a mettere tutto il materiale dentro la busta, ho avuto il tempo di chiarire la verità ed è venuto fuori che lavora nell'ufficio del sindaco della città di Mosca.

Per me l'esperienza di ieri nel chiarire la verità è stata molto educativa; insieme ad altri discepoli abbiamo passato una seria prova di xinxing. Certamente, se avessimo scoperto in anticipo la data dell'attività all'ambasciata, ci saremmo preparati meglio e avremmo portato altro materiale con noi, quello che utilizziamo per i VIP, invece di quello che distribuiamo nelle strade, e sarebbe stato possibile organizzare altri praticanti, ecc. Ma la prova avrebbe assolutamente avuto un altro valore e adesso ho capito, quando sia importante sostenerci gli uni con gli altri con pensieri retti e di basare le nostre azioni con la Fa, invece che con i nostri cuori umani. Quando guardi gli altri che agiscono bene, capisci come dovrebbe essere.

Ringrazio gli amici discepoli che mi hanno aiutato a superare l'attaccamento al confort, all'inerzia ed alla pigrizia, che ci ha aiutato a fare bene a questo proposito e ci ha dato l'opportunità di salvare molte persone.

Heshi

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