L’esperienza di chiarire la verità ai lavoratori cinesi alla sede della “Perla sul Mar Baltico”

Condivisione presentata alla Conferenza Europea della Fa di Berlino 2008
 
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Saluti benevolente Maestro!
Saluti cari praticanti!

Nel 2006, a San Pietroburgo è nato un nuovo progetto per un complesso residenziale in Russia. Questa area residenziale, che prende il nome di Città Perla sul Mar Baltico e che si trova nella baia finlandese, è un progetto congiunto di compagnie russe e cinesi.

Nella primavera del 2007, quando l’edificio degli uffici della Perla del Mar Baltico fu completato ed entrò in funzione, alcuni operai delle costruzioni iniziarono ad arrivare dalla Cina. Vivevano in una zona chiusa e controllata. Quando abbiamo ricevuto questa informazione, alcuni di noi che vivono in quella zona, hanno deciso di istituire un luogo di pratica nel parco di fronte alla Perla del Mar Baltico. Dal momento che quel luogo era abbastanza lontano dal centro della città, abbiamo deciso che ogni giovedì dopo il lavoro avremmo praticato gli esercizi in gruppo e distribuito materiale per chiarire la verità.

Gli operai cinesi, dopo aver finito il loro lavoro, andavano a fare acquisti o si recavano in città in piccoli gruppi, di tre o cinque persone. Il nostro gruppo di pratica era proprio nel posto dove loro dovevano passare. All’inizio, tutti loro erano molto vigili. Quando si fermavano davanti a noi, ci guardavano con un’espressione diffidente. Li abbiamo avvicinati con intraprendenza, li abbiamo salutati e abbiamo consegnato loro il materiale per chiarire la verità.

La seconda settimana, l’espressione sui loro volti era passata dalla diffidenza alla felicità. Hanno iniziato a chiederci il materiale direttamente, lo aprivano e lo leggevano sul posto. Eravamo veramente molto felici. Si trovavano in una remota ditta straniera, non potevano parlare la lingua locale, e tutto d’un tratto erano diventati disponibili dei giornali cinesi, potevano vedere ciò che accadeva in Cina e nel resto del mondo. Potevano anche vedere i praticanti del Falun Gong stranieri, che praticavano gli esercizi seguendo la musica e le istruzioni del Maestro in cinese. Quello che sanno è che i praticanti del Falun Gong sono arrestati dalle autorità e mandati nei campi di lavoro, negli ospedali psichiatrici e nelle prigioni. I media riferiscono la propaganda diffamatoria verso il Falun Gong. Prima di venire all’estero non sapevano che tutte quelle cose erano false.

Dopo l’inizio dei lavori di costruzione del complesso residenziale, un giorno mentre ero su un bus che fermava fuori dalla sede della Perla del Mar Baltico, ho visto molti lavoratori cinesi. Uscivano dal cancello del loro posto di lavoro per tornare dove vivevano. Erano lontani dalle persone che prendevano i materiali al nostro gruppo di pratica. Pensai che tutti loro dovevano avere la possibilità di essere salvati. Volevo provarci; mi diressi verso il cancello con il materiale per chiarire la verità in mano. Il risultato fu che finii tutto il materiale immediatamente.

A volte i praticanti che potevano venire prima, distribuivano il materiale con me al cancello del posto di lavoro. Ogni volta che ci vedevano quelle persone cinesi erano veramente felici. Ci salutavano in cinese, in russo ed in inglese. Alcuni di loro guardavano attentamente le nostre borse chiedendo: “Avete anche qualche materiale di altro genere?”.

Una volta, quando stavo aspettando fuori dal cancello, sono uscite due cinesi. Non sapevo quale fosse la loro mansione; pensai che probabilmente, fossero dei sorveglianti. Uno di loro mi fece un segno con la mano chiedendoci di andare via. Anch’io gli feci un gesto con la mano, per dirgli che non avrei mai obbedito al suo ordine. Dissi che sono in Russia, non in Cina. Non avete il diritto di farlo. I due cinesi fecero un giro e se ne andarono. Non sono mai più venuti da me. Ma, quando i lavoratori cinesi prendevano i materiali da me, quelle due persone urlavano contro di loro. Uno di loro si è persino avventato contro uno dei lavoratori, ha afferrato i materiali per chiarire la verità e li ha gettati a terra. Ma, il lavoratore si è abbassato, ha raccolto i fogli, li ha ripuliti e li ha messi in tasca. In quel momento, tutti i lavoratori cinesi che passavano dal cancello presero i materiali. Quei cinesi facevano tesoro dei materiali per chiarire la verità e non ascoltavano i due sorveglianti.

Perché c’era stato questo conflitto? Doveva esserci qualche mancanza in me. Qualche giorno dopo, mi imbattei in un amico praticante. In quel momento mi illuminai a qualcosa. Ricordai le cose accadute tra quei due cinesi e me. In quel momento, avevo pensato che la nostra attività per chiarire la verità stava andando così bene... . Questo pensiero aveva dato una scusa alle vecchie forze. Avevano predisposto questa prova per me. Compresi che dovevo mantenere i pensieri retti in ogni momento e che non dovevo sviluppare pensieri di sorpresa, felicità o paura.

Il progetto di costruzione fu accelerato. Arrivarono ancora più lavoratori cinesi. Ogni volta che iniziavamo a fare gli esercizi, moltissime persone venivano da noi. Alcuni di loro venivano proprio per ascoltare la musica. Una volta, due lavoratori sono venuti a vederci praticare e sono stati là ad ascoltare la musica con un sorriso stampato sul volto. Sono andata da loro, ho indicato con il dito la spilla delle dimissioni dal PCC che avevo sulla maglia, ed ho detto loro in cinese di dimettersi dal PCC per la loro salvezza. (Questa è una delle tre frasi in cinese che ho imparato). Ho anche fatto notare loro, il riquadro nel giornale che parla delle decine di milioni di cinesi che si sono già dimessi dal PCC. Allora uno di loro ha preso il registro delle Dimissioni dal PCC dalle mie mani ed ha segnato il suo nome. Poi ha convinto il suo compagno. Anche questi ha scritto la sua dichiarazione. Il secondo giorno, venne un gruppo di lavoratori cinesi. Presero il materiale per le Dimissioni dal PCC, lessero un pò e poi iniziarono a discutere tra loro seriamente. In quell’occasione tre cinesi si dimisero. Da quel momento abbiamo iniziato a raccogliere le firme delle dimissioni dal PCC.

Ricordando ciò che è accaduto quando chiarivamo la verità ai cinesi, dico a me stessa che è stato proprio un miracolo! Probabilmente questi cinesi erano difficili da salvare in Cina, ed il nostro Maestro si è preso cura di loro, ha dato loro l’occasione di venire a San Pietroburgo per essere salvati. Quanto è grande la nostra responsabilità!!!

Quando quei cinesi venivano da noi, entravano nel nostro campo di energia puro. Mentre ascoltavano la musica degli esercizi, ascoltando le istruzioni del Maestro in cinese, diventavano molto attivi e sorridevano. Dicevamo loro in cinese “Falun Dafa è Buona”, loro ci seguivano ripetendolo, e pronunciavano il nome del Maestro. I miei amici praticanti hanno mostrato loro la versione russa dello Zhuan Falun. Uno di quei lavoratori disse che avrebbe voluto averne una copia. Allora gliene abbiamo regalata una.

Ora i praticanti di San Pietroburgo hanno formato un gruppo, praticano e distribuiscono i materiali per chiarire la verità ogni mercoledì.

Un’anno è passato senza che ce ne accorgessimo. Il tempo vola. Ma abbiamo ancora molte cose che devono essere fatte. Le cose importanti sono le tre cose che il Maestro ci ha detto di fare.

Per concludere voglio condividere con tutti voi l’articolo del Maestro “Razionalità” in Essenziali per un Ulteriore Avanzamento II:

“Convalidare la Fa con razionalità, chiarire la verità con saggezza, diffondere la Fa e salvare le persone con misericordia - questo significa costituire la possente virtù di un Essere Illuminato.”

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