Esporre la persecuzione del partito comunista cinese nei confronti del Falun Gong durante la sessione per i diritti umani delle Nazioni Unite

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La decima sessione regolare del Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite si è tenuta dal 2 al 27 marzo 2009 a Ginevra, in Svizzera. Il Falun Gong Human Rights Working Group ha invitato i praticanti del Falun Gong che hanno sofferto la persecuzione del partito comunista cinese (PCC) ad esporre la brutalità della persecuzione ai funzionari governativi e alle organizzazioni per i diritti umani, durante la sessione. Molti delegati si sono commossi dopo aver ascoltato le esperienze personali sulla persecuzione ed aver visto le ferite e il dolore che il PCC ha causato ai praticanti del Falun Gong; tutti quanti hanno potuto ottenere una comprensione più profonda della brutalità della soppressione.

Il praticante del Falun Gong, il signor Liu Hongchang, ha raccontato la sua esperienza personale al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, per esporre la persecuzione del PCC.

Il 2009 segna il decimo anno della brutale campagna di persecuzione contro il Falun Gong da parte del PCC. I fatti relativi alla persecuzione sono scioccanti e orripilanti. Ad ogni modo il PCC usa i benefici economici come esca per la comunità internazionale, mentre continua a negare la persecuzione e a fabbricare bugie, rifiutando di ammettere i gravi abusi sui diritti umani. A causa di ciò alcune persone non hanno una chiara comprensione della serietà e dell’estensione della persecuzione. I praticanti del Falun Gong che hanno sofferto la brutale persecuzione in Cina espongono le bugie del PCC mettendo in mostra le loro cicatrici permanenti ed esponendo la natura malvagia della persecuzione del PCC raccontando le loro esperienze personali. I praticanti fanno appello affinché vi sia un’attenzione mondiale sui praticanti del Falun Gong che sono ancora soggetti a persecuzione.

Liu Hongchang, praticante del Falun Gong è stato incarcerato per sette volte. Il 9 febbraio 2001 la polizia lo ha arrestato a Pechino. Durante la sua detenzione ha subito la frattura delle costole a causa dei colpi ricevuti dai poliziotti. Quando è stato trasferito nella sua città natale per essere incarcerato, è riuscito a scappare ed è stato quindi ricercato dalla polizia. Ha vagabondato per 97 giorni ed è stato poi arrestato nuovamente nel giugno 2001, quando ha attaccato un volantino con le parole “Falun Dafa è Buona” a Dalian. È stato condannato a cinque anni di prigione e, durante la prigionia, è stato picchiato molte volte, il che gli ha causato delle ferite interne.

Durante i cinque anni di prigionia del signor Liu la polizia ha spesso molestato e inviato intimidazioni alla sua famiglia. Quattro dei suoi familiari, tra i quali suo padre, i suoi fratelli maggiori e due zii erano troppo preoccupati e depressi per sostenere la situazione. Si sono ammalati e sono morti. Tutta la famiglia ha sofferto duramente. Il signor Liu Hongchang è stato testimone della morte per torture di cinque praticanti del Falun Gong che erano detenuti nella stessa prigione assieme a lui.

Vari funzionari di organizzazioni dei diritti umani, delegati di molti paesi e rappresentanti dei gruppi per i diritti umani delle Nazioni Uniti sono tutti rimasti scioccati dall’ascoltare l’esperienza personale del signor Liu, così come dai suoi racconti su episodi di persecuzione nei confronti di altri praticanti. Il signor Liu ha fatto appello a questi gruppi a nome dei suoi amici praticanti che ancora soffrono in Cina, chiedendo loro di aiutare i praticanti del Falun Gong in Cina e a fermare la brutale persecuzione del PCC contro il Falun Gong.

La signora Wang Yu, praticante del Falun Gong che vive in Nuova Zelanda, ha fatto un viaggio speciale fino a Ginevra per fare appello per sua madre Zhu Lijin, anch’essa praticante, della città di Tianjin. La signora Zhu ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 2005. La polizia locale l’ha arrestata il 1° febbraio 2009, ha perquisito la sua casa, e ha confiscato una stampante e alcuni volantini che esponevano la persecuzione del Falun Gong. La sua famiglia non sapeva dove la signora Zhu fosse detenuta fino alla settimana scorsa. Dopo essere stata detenuta per due settimana la signora Zhu è stata inviata al campo di lavoro forzato femminile di Banqio di Tianjin, condannata a un anno e tre mesi. La sua situazione attuale è sconosciuta.

Un rappresentante del Falun Gong Human Rights Working Group ha spiegato ai delegati presenti che circa mille praticanti del Falun Gong, che come il signor Liu Hongchang hanno subito la brutale persecuzione del PCC, sono scappati dalla Cina dopo grandi sofferenze. Si trovano sparsi in diversi paesi nel mondo. Ognuno di loro ha potuto vedere la morte di praticanti del Falun Gong a causa delle torture inflitte. È chiaro che la persecuzione che sta avvenendo in Cina è su larga scala e che la situazione è estremamente urgente. Allo stesso modo c’è un gran numero di praticanti che vivono all’estero, come la signora Wang Yu, i quali familiari sono sottoposti alla persecuzione. Questa situazione riflette la severità e l’estensione della persecuzione da un altro punto di vista. Il Falun Gong Human Rights Working Group si appella alla comunità internazionale, affermando come i praticanti del Falun Gong difendano coraggiosamente la propria coscienza, chiedendo l’aiuto di tutti i paesi del mondo per sostenere i praticanti del Falun Gong.

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