Praticanti del Falun Gong sistematicamente assassinati per i loro organi: Confutazione della spiegazione del regime cinese sulla “Catena di Morti”

DODICESIMA PARTE
 
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(Clearwisdom.net) Nel 2006, il giornale The Epoch Times diffuse una storia sconvolgente su quella che senza alcun dubbio è una delle più orribili atrocità commesse da un governo, non solo nei tempi moderni, ma in tutta la storia conosciuta. Come documentato nel rapporto investigativo, Bloody Harvest ("Espianto Efferato"), del famoso avvocato per i diritti civili David Matas e dell'ex Segretario di Stato del Canada per la Regione Asia-Pacifico David Kilgour, ci sono prove inconfutabili dell'agghiacciante ruolo svolto dal regime comunista cinese nell'assassinio sistematico di praticanti del Falun Gong, nell'espianto dei loro organi mentre sono ancora vivi, al fine di accumulare enormi profitti. In risposta allo sdegno internazionale, il regime cinese ha cercato di abbozzare delle spiegazioni per una delle prove circostanziali più evidenti – l'aumento esponenziale del numero dei trapianti di organi negli anni recenti ed il tempo di attesa estremamente breve in una cultura che è notoriamente avversa alla donazione degli organi—affermando di avere espiantato gli organi dei criminali giustiziati dopo la loro morte. Messo di fronte a prove inconfutabili, ha cercato di sfuggire alla colpevolezza per una atrocità mostruosa ammettendo un crimine di minor portata. In questo rapporto, mostreremo le prove che contraddicono direttamente questa pretesa e che portano ulteriore credibilità alle gravi accuse sollevate contro il regime cinese.

XII. Le reazioni del Governo Comunista Cinese alle accuse di espianti di organi da praticanti del Falun Gong

1. Tentativi di occultamento a Sujiatun

Nel Marzo 2006 tre persone con informazioni di prima mano lanciarono le accuse di espianti di organi da viventi. Una era un giornalista cinese in Giappone con lo pseudonimo "Peter;" un'altra una donna con lo pseudonimo "Annie," il cui ex-marito aveva preso parte all'espianto delle cornee da praticanti del Falun Gong; e la terza era un anonimo dottore militare veterano del Comando Militare di Shenyang. Peter e Annie fecero un'apparizione pubblica in una riunione a Washington, D.C., nell'Aprile 2006. I presunti crimini avvennero specificamente all'Ospedale Provinciale di Liaoning di Medicina Integrata Cinese e Occidentale nel Distretto di Sujiatun, Shenyang City.

Il 28 Marzo, Qin Gang, portavoce del Ministero degli Affari Esteri, negò per la prima volta le accuse—circa 20 giorni dopo che vennero formulate—e invitò i giornalisti a investigare sul posto. Tuttavia, sul sito ufficiale del Ministero degli Esteri non ci fu nessuna evidenza di questa affermazione. Il 14 Aprile, il Console Generale degli Stati Uniti a Shenyang City, accompagnato da funzionari della città, fece una visita di un'ora, fissata in anticipo, all'Ospedale di Medicina Integrata Cinese e Occidentale. Un portavoce dell'Ambasciata USA successivamente affermò che i rappresentanti USA “non avevano trovato nessuna prova che il sito fosse usato per altre funzioni che non fossero quelle normali di un ospedale pubblico." Tuttavia, ciò non fugò i sospetti che il PCC avesse potuto trasferire i reclusi nelle tre settimane successive alla denuncia pubblica e che potesse avere occultato le prove. Sujiatun era sempre stata una importante postazione dell'esercito. Negli anni 30 e 40, i più grandi depositi di armi dell'esercito giapponese si trovavano lì ed esisteva un sofisticato sistema sotterraneo di fortificazioni difensive. Zeng Kelin, che ricoprì per un certo tempo il ruolo di comandante della Sotto-Regione Militare n. 16 dell'Ottava Armata, ricordò che quando in un'occasione aprirono i depositi di Sujiatun, trovarono una quantità di armi sufficiente ad equipaggiare centinaia di migliaia di soldati. In uno di questi sistemi sotterranei trovati nel distretto di Sujiatun, c'erano tunnel larghi circa due metri e alti tre, lunghi circa due chilometri. [65] Una visita agli edifici in superficie non proverebbe che non esistano dei tunnel sotterranei. Ciò che interessa al mondo esterno non è la visita che avvenne tre settimane più tardi, bensì quello che il PCC aveva fatto in quelle tre settimane, e ciò che era accaduto prima che fossero sollevate le accuse contro l'ospedale.

Le denunce di Sujiatun sollevano la cortina sugli espianti di organi da viventi

Il senso comune ci dice che la persona che riferisce di un caso non deve essere colei che lo risolve. Chiedere al giornalista che se ne venga fuori con tutte le prove e risolva il caso è mettere il carro davanti a i buoi. Le accuse di Sujiatun sono solo un indizio sostenuto da tre persone in possesso di informazioni riservate. L'importanza non sta nell'accuratezza assoluta dei loro racconti. Ciò che è importante è l'essere venuti a conoscenza della possibilità che degli espianti di organi da viventi siano avvenuti veramente. Per esempio, un passante ha assistito ad un omicidio. Si è trovato ad una certa distanza e non ha osservato del tutto l'accaduto. In base ha ciò che ha potuto osservare, ha creduto che ci sia stato un omicidio, quindi è corso a riferire l'accaduto alle autorità, che condurranno delle indagini approfondite su una organizzazione criminale. La persona era in grado di descrivere la scena del crimine con il 100 percento di accuratezza? Sapeva quante persone erano coinvolte, chi erano gli assassini, quante persone erano state uccise e quali armi erano state usate? E' difficile che lui abbia visto ogni cosa, pur tuttavia lui merita del credito per aver denunciato il caso.

Le accuse di Sujiatun hanno sollevato la cortina che celava questa nefasta attività. La gente ha cominciato a prestare attenzione alle decine di migliaia di praticanti del Falun Gong illegalmente detenuti in centinaia di campi di lavoro ed in altri grandi campi di concentramento. Che cosa è accaduto a loro? Questa serie di rapporti ha guardato dentro l'improvviso aumento dal 2003 al 2006 di organi disponibili sul mercato dei trapianti cinese. Ha cercato di scoprire da dove potessero provenire tutti quegli organi. Le statistiche confermano le accuse che gli espianti di organi da praticanti del Falun Gong viventi sono effettivamente accaduti.

Il 4 Aprile 2006, la Falun Dafa Association e il sito web Minghui hanno pubblicato una nota che annunciava la fondazione de La Coalizione per Investigare la Persecuzione del Falun Gong in Cina (CIPFG). Governi, NGO, media e individui furono invitati a condurre un'investigazione indipendente sul posto per raccogliere prove in in Cina al fine di investigare in modo esauriente i fatti che riguardano la reclusione dei praticanti del Falun Gong da parte del PCC nei campi di lavoro e in campi di concentramento segreti per perseguitarli.

2. Ad investigatori indipendenti viene negato il visto

In risposta all'invito del portavoce del Ministero degli Esteri Qin Gang, giornalisti di media indipendenti d'oltreoceano hanno cominciato a richiedere i visti per recarsi in Cina.

La mattina del 19 Aprile 2006, Xu Lin, una giornalista responsabile dei notiziari sulla Cina della radio Sound of Hope, si recò al consolato generale per richiedere un visto di ingresso in Cina. Il visto le venne negato.

Il giorno successivo, Zhou Lei, redattore capo di The Epoch Times, si recò all'Ambasciata Cinese di Berlino. La sua domanda di visto venne rifiutata.

Il 2 Maggio 2006, Zhang Fen, direttrice dell'agenzia di San Francisco di New Tang Dynasty TV, chiese un visto di ingresso per la Cina. La sua domanda di visto venne rifiutata.

Nel Giugno 2006, David Kilgour e David Matas richiesero un visto di ingresso per la Cina, ma la loro richiesta venne rifiutata.

Il mondo esterno è consapevole del fatto che l'invito del Ministero degli Esteri Cinese era solo di facciata. Ciò che fa sorridere è che i sostenitori del PCC che vivono all'estero e che hanno sempre chiuso gli occhi di fronte alla lunga scia di omicidi perpetrati dal PCC sono rimasti scontenti della decisione del PCC di rifiutare i visti, pensando che fosse un'opportunità per screditare il Falun Gong. Secondo la loro logica, se non c'era mai stato nessun espianto di organi da viventi, a degli investigatori indipendenti avrebbe dovuto essere permesso l'ingresso in Cina poiché non avrebbero potuto raccogliere nessuna prova, e le accuse sarebbero state smentite. Eppure il PCC non concesse i visti.

3. Negata la validità delle prove sin qui raccolte

In risposta alle denunce di espianti di organi da viventi, il PCC non ha permesso alcuna investigazione esterna ed ha negato categoricamente le accuse.

Espianti Maledetti di Kilgour e Matas racconta molte circostanze che costituiscono solide prove, incluse trascrizioni di telefonate in cui dottori di differenti ospedali cinesi riconoscono di procurarsi organi da praticanti del Falun Gong. Dopo un periodo di silenzio il PCC ha usato Phoenix TV, la sua TV d'oltreoceano per una propaganda a tutto spiano, negando le accuse in un programma TV "Indagine sulle Indagini dei due Davids." Il video mostra i dottori elencati in Espianti Maledetti fare affermazioni che in realtà sembrano sostenere le prove raccolte nel libro. Ciò che segue ne sono due esempi.

I dati di Shi Bingyi

Espianti Maledetti usa i dati forniti da Shi Bingyi, del Centro di Trapianti dell'Armata di Liberazione del Popolo (PLA). L'articolo "L'asticella deve essere alzata per i trapianti di organi," che è apparso su Jiankangbao [Un giornale sulla salute] il 2 Marzo 2006, citava la stima di Shi secondo cui in Cina fino al 2005 c'erano stati un totale di 90.000 trapianti. Gli venne chiesto di fare una smentita su Phoenix TV, ammettendo, "Io quello non l'ho detto. Perché? Perché nella mia testa quel numero non c'è mai stato." E' risaputo che Jiankangbao è l'autorevole, portavoce organizzativo del Ministero della Salute della Cina. Se Shi non avesse dato il totale di 90.000 trapianti entro il 2005, invece di rifiutare Kilgour e Matas, avrebbe dovuto smentire Jiankangbao. In effetti, Shi sa che le cifre sono state sempre in aumento ed è stato poi sempre impegnato in interviste con i media. In questo rapporto, abbiamo citato anche numeri dati quando era stato intervistato da Science Times e da Xinhuanet.com.

Investigazione telefonica che coinvolge Lu Guoping del Nanning City Minzu Hospital nella Regione Autonoma dello Guangxi

Fra le trascrizioni delle telefonate pubblicate in Trapianti Maledetti, c'era una conversazione con Lu Guoping, un dottore che lavorava al Nanning City Minzu Hospital e che aveva riconosciuto l'uso di organi di praticanti del Falun Gong (vedi Capitolo XI). Nel programma di Phoenix TV, a Lu venne chiesto di negare quello che aveva detto. Tuttavia, Lu per prima cosa ammise di aver ricevuto quella telefonata il 22 Maggio 2006. Kilgour e Matas considerano questa una prova a sostegno della registrazione telefonica originale. Prima di questo, il dubbio principale della gente è che fosse proprio il Dott. Lu dall'altra parte della linea. L'identità dell'interlocutore ora è stata autenticata dal Governo Cinese.

In un servizio successivo di New Tang Dynasty Television, vennero mostrati frammenti dell'intervento di Lu Guoping su Phoenix TV. [66] Gli spettatori furono in grado di mettere a confronto la voce su Phoenix TV con quella della conversione originale fatta dall'investigatore (vedi Capitolo XI per i link); entrambe le voci hanno la stessa inflessione dialettale, difficile da contraffare con l'attuale tecnologia informatica.

4. Improvvisa accelerazione della regolamentazione del mercato degli organi

Dopo Marzo 2006, il PCC ha accelerato la regolamentazione del mercato degli organi in Cina. Ha pubblicato un regolamento di idoneità, riducendo da 600 a 164 il numero degli ospedali autorizzati ad eseguire trapianti. Il primo Luglio 2006 entrò in vigore un regolamento provvisorio. Il primo Maggio divenne effettivo il Regolamento (permanente) sui Trapianti di Organi Umani.

La comunità internazionale accolse positivamente i regolamenti e la gestione del mercato degli organi in Cina. Tuttavia, l'introduzione dei regolamenti non nega i crimini commessi negli anni precedenti. Limitarsi a sbarazzarsi frettolosamente del periodo precedente descrivendolo come “caotico” ed elogiando le nuove regolamentazioni e molto simile ad un aiuto a nascondere i crimini.

Nello stesso tempo, il PCC ha chiuso i siti web di certi ospedali che effettuavano trapianti e delle organizzazioni a loro collegate. Il sito web della Chinese Society of Organ Transplantation, affiliata alla China Medical Association, è uno di quelli scomparsi. Sparì nel Marzo 2006 ed è rimasto inaccessibile a tutt'oggi (Novembre 2009) (vedi Appendice 10 per i dettagli). Anche i principali ospedali hanno rimosso le affermazioni riguardanti i tempi di attesa estremamente brevi (fino a una o due settimane) che apparivano sui loro siti web. E, il PCC ha revocato i tour dei trapianti indirizzati agli stranieri che necessitavano trapianti.

Non possiamo che chiederci, a che scopo siano stati rimossi o cambiati i contenuti di quei siti web? Che cosa viene occultato?

Nota: Buona parte dei dati e delle informazioni importanti citate in questo rapporto sono state prese dagli archivi internet nel sito web http://www.archive.org> http://www.archive.org, che contiene prove fuori dalla possibilità di controllo, eliminazione o revisione da parte del PCC.

5. Uso di organi da condannati a morte: da un completo diniego ad un'ammissione di alto profilo

Il PCC è stato piuttosto chiaro e costante nel suo negare l'uso di organi di condannati a morte.

Nel Marzo 2006, Qin Gang dichiarò in una conferenza stampa che i rapporti su organi prelevati da condannati a morte in Cina erano completamente falsi e che erano menzogne costruite ad arte per fuorviare il pubblico.

Il 10 Aprile 2006, Mao Qunan, un portavoce del ministero della Salute, negò le notizie diffuse dai media di oltreoceano secondo cui la Cina prelevava arbitrariamente organi da condannati a morte. Lei affermò che la fonte primaria di organi in Cina proveniva da donatori volontari dopo che erano morti.

Il 10 Ottobre 2006, in risposta all'articolo del giornalista della BBC reporter Rupert Wingfield-Hayes "La vendita di organi va a gonfie vele in Cina," il portavoce del Ministero degli Affari Esteri Qin Gang disse, "Alcuni media stranieri fabbricano notizie quando raccontano dei trapianti di organi in Cina allo scopo di attaccare il sistema legale della Cina."

Tuttavia, il 26 Agosto 2009, il giornale ufficiale cinese in lingua inglese China Daily, fece per la prima volta un'ammissione di alto profilo sul fatto che i prigionieri giustiziati fornissero al tempo i due terzi di tutti gli organi trapiantati. La comunità internazionale interpretò questa ammissione come il numero ufficiale sostenuto dal Governo Cinese.

Il passaggio del PCC da una negazione categorica dell'uso diffuso di organi di condannati a morte ad un'ammissione di alto profilo è avvenuta a conseguenza delle gravi accuse fatte a questo riguardo: procurarsi organi da praticanti del Falun Gong viventi. Come può credere oggi la gente al rigetto da parte del PCC di queste gravi nuove accuse quando ha continuato a negare l'uso di organi da giustiziati per poi alla fine ammetterlo?

Alcuni esperti di trapianti cinesi cercarono di aumentare la percentuale riportata di organi provenienti da detenuti giustiziati già dal 2005. Non possiamo dire se il loro scopo fosse quello di rendere di pubblico dominio l'uso di organi di giustiziati per nascondere un crimine ancor più grande. Tuttavia la seconda è una possibilità molto forte, dato che quegli esperti erano ben consapevoli dei fatti riguardanti gli espianti di organi da praticanti del Falun Gong.

Ammettere l'ampio uso di organi di giustiziati e negare le accuse di espianti di organi da praticanti del Falun Gong viventi, mentre ci si oppone risolutamente a qualunque investigazione indipendente su queste accuse, è la posizione attuale del PCC. La sua campagna dal profilo eccessivamente alto per riformare l'approvvigionamento di organi da giustiziati e la sua reazione eccessiva alle accuse di espianti di organi da viventi destano davvero dei sospetti di un sistematico occultamento.

6. Un altro picco nei trapianti di organi?

L'attuazione di un sistema di condivisione di organi per tutta la Cina, una legislazione per permettere donazioni di organi di pazienti in morte cerebrale, il tentativo di accrescere la consapevolezza sulle donazioni volontarie, e l'incoraggiamento a donare organi fra familiari può andare a finire nell'espansione del mercato di organi della Cina fino a sorpassare i grandi numeri realizzati dal 2003 fino al 2006. Dato il milione e mezzo di pazienti in attesa di organi, i trapianti di organi continueranno a guadagnarsi i titoli di testa. Ci si aspetta che esperti e scuole si uniscano ai media nello sforzo di promuovere e lodare le nuove regole e i nuovi regolamenti. Con questi sforzi da parte del PCC saranno occultati e dimenticati i crimini contro i praticanti del Falun Gong uccisi per i loro organi?

Durante la stesura di questo rapporto, agli autori e stato ricordato da qualche persona dal cuore gentile che il PCC avrebbe potuto pubblicare dei dati attentamente manipolati per giustificare la crescita alle stelle del mercato cinese degli organi dal 2003 al 2006. Anche se così fosse, data la realtà incontestabile che il PCC ha istigato in primo luogo la persecuzione del Falun Gong – e ad un livello mai visto prima con una tale crudeltà—il ché ha portato alle accuse di espianti di organi da viventi, qualunque ulteriore azione che il PCC possa intraprendere potrà solo diminuire la sua credibilità agli occhi dei cinesi e del mondo intero e non potrà che accelerare la sua fine.

Riferimenti

[65] CCP Sujiatun District Organization Department, "Japanese Army Fortification System Appears in Our District," August 8, 2005, http://www.sjtdj.gov.cn/xuancuan/show.asp?ids=2643

[66] New Tang Dynasty Television, "Doctor Lu Guoping's Voice at the 18th minute of the Phoenix TV footage," Zooming In, No. 94, http://www.ntdtv.com/xtr/gb/2009/04/08/a278863.html#

Versione inglese: http://www.clearwisdom.net/html/articles/2010/3/14/115347.html

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