Hunan: Il signor Zhou Jingcheng arrestato di nuovo

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Nome: Zhou Jingcheng
Età: 48 anni
Sesso: Maschile
Professione: Direttore di un’ industria alimentare
Data di arresto: 20 agosto 2011
Posto più recente di detenzione: Carcere di Wangling nella Contea di You, Zhuzhou
Città: Changde
Provincia: Hunan
Persecuzione subita: scosse elettriche, privazione del sonno, lavaggio del cervello, iniezioni forzate/somministrazioni di farmaci, pestaggi, appeso per le manette, incarcerazione, isolamento, tortura, alimentazione forzata, estorsione, licenziato dal posto di lavoro, contenzione fisica, casa saccheggiata, interrogatorio, detenzione, negazione ad usare il bagno, visite dei parenti negate.
Persecutori chiave: Dingxing Zhou, vice-segretario del Comitato Politico e Legale della Contea di Ningxiang

Il signor Zhou Jingcheng è un praticante del Falun Gong e direttore di un’ industria alimentare situata presso la Strada Sud di Renmin, Contea di Ningxiang, Provincia di Hunan, Cina. Verso le 17:00 del 20 agosto, il signor Zhou e sua moglie Wang Caijun sono stati entrambi arrestati dagli agenti della Stazione di Polizia di Xiazepu nella Contea di Ningxiang.

Verso le 22:00, Zhou Dingxing, capo dell’Ufficio 610 della Contea dello Ningxiang (un'organizzazione di agenti speciali solo per perseguitare il Falun Gong), ha guidato una squadra di sette persone della Stazione di Polizia di Baimaqiao nella Contea di Ningxiang e della comunità locale per saccheggiare la casa del signor Zhou. Hanno confiscato una copia del libro del Falun Gong Zhuan Falun, e diversi dvd del Falun Gong. Hanno anche detto al padre del signor Zhou di 87 anni che la coppia sarebbe stata condannata a sei anni di carcere. L’anziano signor Zhou è stato lasciato solo in casa senza che nessuno si prendesse più cura di lui.

Direttore di un’ industria alimentare, conosciuto per il suo nobile carattere, perseguitato dal Partito Comunista Cinese (PCC) perchè è un praticante del Falun Gong

Il signor Zhou Jingcheng, 48 anni, è il direttore di un’ industria alimentare presso la Strada Sud di Renmin nella Contea di Ningxiang, Provincia di Hunan. Zhou ha iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996. Fu uno dei primi a praticare il Falun Gong nella Contea dello Ningxiang. Si era anche offerto di insegnare gli esercizi del Falun Gong. Il signor Zhou è un uomo di grande onestà e integrità. In realtà, è conosciuto nella Contea dello Ningxiang per il suo carattere nobile. Dopo l’abbattersi di una valanga nel 1998, donò 20.000 yuan (*) come soccorsi per la catastrofe.

Dato che il Partito Comunista Cinese (PCC) vietò il Falun Gong il 20 luglio 1999, Zhou fu uno dei principali bersagli della repressione. Da allora sia il signor Zhou che la sua famiglia non ebbero più un giorno di pace. Liu Ziqiang (maschio), capo dell’Ufficio 610 della Contea di Ningxiang, insieme al personale della Divisione di Sicurezza Interna, tra cui Hu Jianxin (maschio), Liao Wenjian (maschio), Cai Manliang (maschio), Zhou Youliang (maschio), Xie Pinghui ( maschio) e Zeng Ninghan (maschio), lo arrestarono otto volte, lo condannarono a un campo di lavoro forzato per due volte, e finì una volta in carcere.

Più volte imprigionato, nel 2000 è stato inviato in un campo di lavoro forzato

Il 22 luglio 1999, la Squadra di Sicurezza Interna della Contea di Ningxiang arrestò il signor Zhou Jingcheng senza motivo e venne messo in custodia dalla polizia per 13 giorni. Gli estorsero anche 5.000 yuan in contanti.

Nel 2000, la Squadra di Sicurezza Interna si presentò a casa sua per tre volte e lo molestarono. Nello stesso anno venne messo in custodia dalla polizia per quattro volte. Nel novembre 2000, il signor Zhou andò a Pechino per esercitare il suo diritto costituzionale di appellarsi per il Falun Gong. Successivamente fu detenuto per 28 giorni nel Centro di Detenzione nella Contea dello Ningxiang e fu costretto a pagare 15.000 yuan alla polizia.

Nel dicembre del 2000, gli agenti della Squadra di Sicurezza Interna della Contea dello Ningxiang arrestarono il signor Zhou e lo trasferirono di nuovo al Campo di Lavoro Forzato di Xinkaipu nella città di Changsha, dove fu incarcerato per due anni. Non lo rilasciarono fino al 23 maggio 2002.

Nel giugno 2002, la Squadra di Sicurezza Interna della Contea dello Ningxiang detenne Zhou per otto giorni per essere entrato in contatto con i suoi amici praticanti del Falun Gong. La polizia gli estorse anche 5.000 yuan.

Pestaggi e torture durante la sua custodia nella Stazione di Polizia di Baimaqiao nel 2002

Il 28 ottobre 2002, la Squadra di Sicurezza Nazionale nella Contea dello Ningxiang convocò il signor Zhou alla Stazione di Polizia di Baimaqiao con il pretesto di agevolare un'indagine di polizia. Una volta lì, il signor Zhou fu arrestato e ripetutamente picchiato. Fu picchiato per cinque giorni e cinque notti da Mei Jiatian (maschio) e Yu Tanzhen (maschio) della Squadra di Sicurezza Nazionale, nonché dagli incaricati dalla Stazione di Polizia di Baimaqiao. Fu anche privato del sonno e del cibo. Alla fine, non c'era un centimetro di pelle che non fosse contuso o ferito dalle percosse. Ammanettarono le sue mani dietro la schiena e lo incatenarono alla sbarra della finestra per più di 20 ore Lo sottoposero a privazione del sonno. Lo spogliarono , gli versarono dell’ acqua addosso e poi accesero un ventilatore. La polizia non informò nemmeno la sua famiglia prima di trasferirlo al Campo di Lavoro Forzato di Xinkaipu nella città di Changsha, dove fu costretto a scontare due anni per aver rifiutato di rinunciare al Falun Gong.

Torturato al Campo di Lavoro Forzato di Xinkaipu nella città di Changshan nel 2003

Il 20 settembre 2003, il signor Zhou fu trasferito nella Terza Sezione del Settimo Reparto . Appena trasferito, il signor Zhou fu sottoposto a lavaggio di cervello forzato per circa due settimane, durante i quali fu privato del sonno e costretto ad ascoltare le menzogne ​​e le false accuse contro il Falun Gong. Quando le guardie del carcere alla fine capirono che il signor Zhou era indifferente, lo trasferirono all’Ottava Sezione Occidentale e ordinarono a sei detenuti, che erano imprigionati per abuso di droga, di torturarlo. Yan Guojian e Li Ruian furono i capibanda tra i detenuti che assistevano nella tortura. Il signor Zhou fu costretto a stare in piedi ogni volta per mezza giornata . Fu sottoposto anche a privazione del sonno e veniva percosso quando chiudeva gli occhi. Per tre giorni, tra il 16 e il 19 ottobre, sei detenuti lo schiaffeggiarono circa 500 volte. Colpirono anche le mani e i piedi con un martello. La pelle del signor Zhou divenne viola scuro e il suo corpo gonfio. Furono richiesti cinque punti di sutura sulle sue sopracciglia. Gli fu anche fatta indossare una camicia di forza in una cella d’isolamento dove ci rimase senza sentire le sue braccia per lungo tempo.

Il signor Zhou fu anche sottoposto a tortura psicologica. Nel pomeriggio del 19 ottobre, Yan Guojian e Li Ruian presero il signor Zhou e lo accompagnarono in una stanza dove Zhou Shixiong, un membro della disciplinare, gli diede una lezione. Il 20 ottobre, il signor Zhou fu trasferito di nuovo, questa volta alla Sezione n° 8. Riferì a He Jun, il direttore del carcere, le torture che aveva subito. Però He Jun ignorò il suo resoconto e non inquisì i detenuti che lo torturarono. Quando il signor Zhou fu pronto a scrivere un resoconto riguardo la lunga serie di torture che aveva subito, le guardie carcerarie lo fecero sorvegliare dai detenuti. Il signor Zhou fu incarcerato nel Campo di Lavoro Forzato di Xinkaipu per due anni, e fu finalmente rilasciato nel settembre 2004.

Arrestato e incarcerato nuovamente nel 2004

Nell'ottobre 2004, il signor Zhou stava distribuendo nella città di Shaoshan i DVD contenenti importanti fatti sul Falun Gong e sul Partito Comunista Cinese, quando fu arrestato dalla polizia di Shaoshan. Il procuratore di Shaoshan accusò il signor Zhou di aver distribuito i materiali [nonostante la Costituzione Cinese consenta ad ogni cittadino la libertà di parola.] Il procuratore spostò ripetutamente la data del processo in avanti. Alle 14:00 del 24 ottobre 2004, si svolse un processo per il signor Zhou, per il quale alla sua famiglia non fu notificato. Il suo avvocato cedette alle minacce dell’Ufficio 610 della Contea di Ningxiang e scelse di non rappresentarlo in tribunale. Zhou finì per essere condannato a sei anni di carcere. Mentre era detenuto nel Centro di Detenzione della città di Shaoshan , il signor Zhou smise di mangiare e bere come mezzi non violenti per protestare contro il processo e la sentenza che avevano violato la Costituzione Cinese. Quando stava per morire, il Carcere di Jinshi nella città di Changde rifiutò di prenderlo. Dopo uno sciopero della fame di 49 giorni [mentre fu sottoposto ad alimentazione forzata], la polizia notificò alla sua famiglia di prenderlo. Alla sua famiglia furono fatti pagare 5.000 yuan in cambio.

Nel 2005, Liao Wenjian della Squadra di Sicurezza Nazionale cercò di corrompere un cliente del signor Zhou con 5.000 yuan. In cambio, il cliente avrebbe chiesto i materiali che espongono la persecuzione del Falun Gong dal signor Zhou in modo che la polizia avrebbe potuto usarli come prova contro di lui. Il cliente però, rifiutò di prendere parte al complotto.

Di nuovo arrestato e torturato nel Carcere di Jinshi nella città di Changde nel 2006

Il 14 gennaio 2006 il signor Zhou Jingcheng fu arrestato dalla polizia in borghese, per ordine del’Ufficio 610 della Contea di Ningxiang, quando era a un mercato all'ingrosso in una stazione ferroviaria. I poliziotti fecero saltare sei denti del signor Zhou durante la brutalità. Fu portato nel Carcere di Jinshi nella città di Changde. Due mesi dopo, fu trasferito nel Carcere di Wanglin nella Contea di You. Fu privato del sonno per sei giorni e sei notti. Fu ripetutamente attaccato con bastoni elettrici, una volta per più di un'ora. Gli fu anche negato l'uso della toilette. I torturatori gli spalmarono una lozione negli occhi. Le guardie carcerarie lo picchiarono con tubi di gomma dura. Infilarono anche ripetutamente dentro le sue narici delle canne fino a quando cominciava a sanguinare. Versarono dell’acqua fredda sul suo corpo durante l'inverno. Si reggeva con le costole rotte dalle percosse, ed ebbe dei morsi sulle orecchie. I morsi furono così cattivi che le sue orecchie sembravano deformate. Una escrescenza di grandi dimensioni si sviluppò su una ferita sulle orecchie. Perse quasi l'udito.

Un giorno un gruppo di torturatori aprirono le gambe a 180 gradi, causando delle lesioni ai suoi tendini della coscia. Fu anche ammanettato al letto in un punto per dieci giorni e dieci notti e legato con pezzi di stoffa al letto per quasi tre mesi. Fu anche sottoposto ad alimentazione forzata, non per nutrimento, ma come strumento per infliggere dolore durante la procedura. Infatti, durante la violenta procedura di alimentazione forzata, molti dei denti del signor Zhou saltarono via. I torturatori, senza alcuna formazione medica, inserirono un tubo di plastica nello stomaco, e lo lasciarono per 500 giorni. Le guardie carcerarie ripetutamente ordinarono ai detenuti di usare la violenza sul signor Zhou per lunghi periodi di tempo. Il signor Zhou fu sottoposto a iniezioni e ad alimentazioni forzate, in aggiunta ad altre forme di tortura, per oltre un anno. Non sembra più se stesso. Non poteva mangiare o parlare. Gli furono iniettati dei farmaci che danneggiarono il suo sistema nervoso centrale, e alla finesi trovò ad avere uno sguardo perso nel vuoto, perchè aveva subito dei danni a livello cognitivo. Tremava e sembrava distratto, e non poteva più badare a se stesso. Ma le guardie della prigione continuarono a torturarlo. Continuarono a seguire gli ordini di Jiang Zemin, l'ex presidente del PCC, di distruggere i praticanti del Falun Gong fisicamente, finanziariamente e rovinare la loro reputazione.

La madre del signor Zhou morì mentre lui si trovava ancora in carcere

La madre del signor Zhou, Zhao Xiuzhen, che aveva già 70 anni, scomparve il 5 luglio 2007, mentre lui era in carcere. Il padre del signor Zhou, ottantenne, fu lasciato solo in casa e fu spesso visto in lacrime. Il signor Zhou era ben noto per il rispetto filiale per i suoi genitori, ma non poté essere con sua madre quando era nel suo letto di morte poiché si trovava in carcere.

Quando sua madre scomparve, il signor Zhou stava subendo varie forme di tortura ed era a malapena in vita.

Il 30 ottobre 2007, il signor Zhou fu finalmente messo in libertà per 10.000 yuan al fine di ricevere un trattamento medico, tuttavia, dopo la sua liberazione è stato messo agli arresti domiciliari . Non gli era permesso di entrare in contatto con qualcuno o ricevere visite. Il governo della città effettuava dei controlli bisettimanali e doveva compilare mensilmente un rapporto da mandare al governo. Ogni due mesi veniva portato all’amministrazione cittadina, dove era interrogato.

Dopo essere fuggito di casa nel 2008, la famiglia del signor Zhou fu minacciata

Nel gennaio 2008 il signor Zhou finalmente decise di abbandonare la sua casa e andare a nascondersi. Ma l'Ufficio 610, il dipartimento di polizia, e il governo della città continuarono a fare pressioni alla sua famiglia per localizzarlo.

Infine Liu Ziqiang, capo dell’Ufficio 610 locale, fece un viaggio a Batang. Si incontrò con il fratello maggiore del signor Zhou, Zhou Jingliang , con sua sorella minore Zhou Xiangian, sua moglie Huang Caijun, e suo cugino Zhao Shenghua. Egli li minacciò, ordinando loro di individuare il signor Zhou e di convincerlo a tornare a casa. A metà marzo 2008, Jiang Jiehua, il vice capo dell'Ufficio 610, insieme a Zeng Ninghan, capitano della Squadra di Sicurezza Interna, minacciarono la famiglia del signor Zhou di farlo tornare entro il 5 Aprile 2008 o avrebbero sospeso la signora Zhou Xianglian dal suo lavoro di docente universitaria presso l'Università di Changshan, avrebbe chiuso l’ industria alimentare di proprietà del suo cognato Huang Shucheng, e avrebbero ritirato l'offerta di lavoro per il signor Zhou Yuhang, suo figlio, che si era appena diplomato alla Scuola di Specializzazione dell’Università Normale di Hunan. Minacciarono di non lasciare nulla di intentato.

Prima dei Giochi olimpici del 2008, il PCC intensificò la sua repressione del Falun Gong. Il 1 ° luglio 2008, il signor Zhou Jingcheng fu arrestato nella città di Yiyang. Nel settembre 2008, gli agenti dell'Ufficio 610 della Contea di Ningxiang, e l’agente di polizia Yi Zhijian della Stazione di Polizia Tangba portarono Zhou presso il Carcere di Wanglin nella Contea di You, Zhuzhou. Non fu rilasciato fino a settembre 2010. Zhou cercò di avviare un industria alimentare, ma fu arrestato di nuovo il 20 Agosto 2011.

Il signor Zhou è stato ben conosciuto come un uomo di carattere nobile, ma ha sofferto di una miriade di forme di tortura e della prigionia a causa della propria fede nel Falun Gong. é rimasto un residuo di umanità nel regime governato dal PCC?

Informazioni di contatto delle persone che partecipano nelle ingiustizie subite dal signor Zhou Jingcheng:

Deng Jieping, segretario del Comitato Politico e Giudiziario di Ningxiang del PCC: +86-13517499889 (cellulare)
Qi Shuguang, direttore del Dipartimento di Polizia di Ningxiang: +86-13808483871 (cellulare), 86-18974819777 (cellulare), +86-731-88801225 (casa)
Lijiang Yang, capo della disciplinare del PCC: +86-13508496538 (cellulare), +86-731-87846538 (casa)
Zhou Dingxing, capo dell’Ufficio 610 della Contea di Ningxiang : 86-13755096588 (cellulare)
Jiang Jiehua, (femmina) capo dell’Ufficio 610 della Contea di Ningxiang: +86-731-87890608 (casa), 86-13755076222 (cellulare)
Yuxiaong Liu, direttore della Stazione di Polizia di Xiazepu nella contea di Ningxiang: +86-13974808281 (cellulare) +86-731-87828008 (casa)
Li Jianjun, direttore della Stazione di Polizia di Baimaqiao nella Contea di Ningxiang: +86-13517409524 (cellulare) +86-731-87883788 (casa)

(*) GLOSSARIO

Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2011/8/25/245854.html

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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a56807-article.html

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