Yunnan: Un cittadino gentile sottoposto ad abusi fisici nella prigione n.1

Nome: Peng Pingguo
Sesso: maschile
Età: 50
Indirizzo: villaggio di Pengjia, città di Majie, contea di Luliang, provincia di Yunnan
Occupazione: agricoltore
Data dell'ultimo arresto: maggio 2010
Luogo di detenzione più recente: prigione n.1 provincia di Yunnan
Città: Kunming
Provincia: Yunnan
Persecuzione subita: sentenziato illegalmente, imprigionamento, torture, casa saccheggiata, detenzione

(Clearwisdom.net) Il signor Peng Pingguo, persona di buon cuore abitante della contea di Luliang, provincia dello Yunnan, è stato arrestato dalla polizia locale e illegalmente condannato a quattro anni di carcere. Si ritiene che il signor Peng abbia subito abusi fisici nella prigione n.1 della provincia dello Yunnan. Prima del capodanno cinese del 2012, la moglie del signor Peng è andata a fargli visita in prigione, ed ha visto una cicatrice sul ponte del suo naso. Quando le ha chiesto se era stato picchiato, il signor Peng nonostante la cicatrice evidente, non ha avuto il coraggio di rispondere.

Riconosciuto come una brava persona nel villaggio

Il signor Peng Pingguo ha iniziato a praticare la Falun Dafa nel 1998. Egli capì che doveva seguire i principi di Verità-Compassione-Tolleranza ed essere una persona migliore. A poco a poco ha iniziato a prendere alla leggera le lamentele, i reclami e il risentimento che aveva accumulato dal passato, dimostrando in ogni momento il contegno di un praticante della Falun Dafa . Gli altri abitanti del villaggio lo tenevano in grande considerazione.

Casa saccheggiata e detenuto senza ragione

A mezzogiorno del 26 marzo 2010, Peng e sua moglie si trovavano in strada quando un agente della stazione di polizia di Majie gli ha detto di recarsi alla stazione di polizia perché gli agenti avevano qualcosa da chiedergli. Il signor Peng lo ha seguito alla stazione di polizia. Quando sua moglie è arrivata al cancello di casa sua, gli agenti della divisione di sicurezza domestica della contea di Luliang e della stazione di polizia Majie erano già li ad aspettarla. Dopo che la moglie del signor Peng ha aperto la porta, la polizia fece irruzione perquisendo la loro casa. Sono stati sequestrati: l'immagine del Maestro, i libri del Falun Gong, nastri, i DVD degli esercizi, materiali di chiarimento della verità, un registratore e altri oggetti personali.

La polizia ha portato poi Peng alla divisione di sicurezza interna della contea di Luliang dove è stato tenuto presso il centro di detenzione per un mese. Gli agenti del dipartimento di polizia della contea di Luliang hanno poi rilasciato il signor Peng su cauzione.

Condannato a 4 anni di reclusione

Un giorno, nel maggio 2010,dopo essere tornato a casa dopo poco più di un mese, dopo poco più di un mese, mentre Peng e sua moglie stavano lavorando nei campi, un agente della stazione di polizia Majie chiama Peng e gli dice di recarsi alla stazione di polizia. Lui è andato, ma senza fare ritorno.

La moglie di Peng poi ha appreso che quel giorno era stato portato direttamente al centro di detenzione della contea di Luliang, dove è stato trattenuto per più di sei mesi. Durante questo periodo, quattro agenti della corte intermedia della città di Qujing si sono recati alla corte della contea di Luliang, dove il signor Peng si trovava sotto processo. Tuttavia, il giudice non aveva informato la famiglia del signor Peng riguardo al processo. Quando i familiari hanno appreso da altre fonti la notizia, si sono recati a partecipare all' udienza. Il giudice non ha consentito al signor Peng di parlare in tribunale, quel giorno nessun verdetto è stato emesso a conclusione del processo.

Sua moglie ha ricevuto un' avviso di detenzione per posta solo dopo il 14 dicembre 2010, dopo che il signor Peng è stato mandato nella prigione n.1 della provincia dello Yunnan, ed ha quindi appreso che è stato condannato a quattro anni di carcere.

(*) GLOSSARIO

Versione inglese: http://clearwisdom.net/html/articles/2012/2/17/131680.html
Versione cinese:http://www.minghui.org/mh/articles/2012/2/11/善良村民被云南省第一监狱关押迫害-252934.html