Il 16 marzo, sconvolti dalla notizia di ciò che accade nel campo di concentramento di Sujiatun, alcuni praticanti del Falun Gong di Dublino sono andati di fronte all’Ambasciata cinese per condannare fortemente le atrocità del PCC. Da poco si è scoperto che nel campo di Sujiatun vengono asportati gli organi dei praticanti vivi e venduti per profitto nel mercato nero, poi i corpi vengono cremati nell’inceneritore interno al campo per eliminare le prove.
Praticanti del Falun Gong irlandesi condannano le atrocità del PCC |
All’ambasciata, i praticanti hanno letto la dichiarazione dell’Organizzazione internazionale per l’investigazione della persecuzione del Falun Gong (WOIPFG) in cui si dichiara che verranno investigate le atrocità del campo di Sujiatun. La dichiarazione ha espresso solennemente e fortemente la protesta dei praticanti contro la natura disumana del PCC e con la stessa si è chiesto a coloro che stanno partecipando alla persecuzione di fermarsi e collaborare con le investigazioni.
Si legge la dichiarazione dell’Organizzazione internazionale per l’investigazione della persecuzione del Falun Gong |
Una donna ha detto: “L’incidente di Sujiatun rappresenta ancora una volta la natura diabolica del PCC e testimonia le sua bugie. In superficie il PCC vuole mostrare alle comunità internazionali che sta migliorando sul piano dei diritti umani, ma in effetti non ha mai smesso di perseguitare i praticanti in maniera matta e isterica, mentendo come non mai” La donna ha pure fatto appello alle comunità internazionali di non credere alle bugie del PCC e ha chiesto ai governi e alle organizzazioni di condannare la persecuzione, ha infine espresso la speranza che l’ONU si interessi al caso del campo come caso speciale per poter investigare sui fatti.
Protesta contro la persecuzione del Falun Gong e richiamo all’attenzione delle comunità internazionali |
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