Jilin: Il sig. Lei Ming, è morto per le ferite inflittegli con la tortura. Aveva partecipato al blocco della trasmissione via Cavo della città di Chanchun nel 2002

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Il praticante della Falun Dafa sig. Lei Ming faceva parte del un gruppo che aveva colpito, nel 2002, la TV via Cavo della città di ChangChun per diffondere la verità riguardo al Falun Gong ed alla persecuzione. Era stato arrestato e torturato fino a diventare disabile nella prima divisione del dipartimento di polizia della città di ChangChun e della prigione di Jilin. È morto il 6 agosto 2006. Seguono maggiori particolari.

Il sig. Lei Ming quando venne detenuto nel Marzo 2002

Il sig. Lei Ming, 30 anni, celibe, viveva nella città di Baishan, provincia di Jilin. Con lo scopo di esporre la verità della persecuzione e dire i fatti della Falun Dafa alla gente in Cina, riunì il sig. Liu Chengjun (che ha avuto una morte brutale sotto la custodia della polizia) ed altri, e si inserirono nella TV via cavo della città di ChangChun per trasmettere per radio la verità riguardo la Falun Dafa. Venne arrestato il 5 marzo 2002.

Sotto l’ordine segreto del regime di Jiang Zemin "ucciderli tutti", il sig. Lei Ming passò attraverso tutti i più svariati tipi di inumane torture. Nella prima divisione del dipartimento di polizia della città di ChangChun, il sig. Lei Ming venne torturato con la panca della tigre (*), con scosse di bastoni elettrici (sulla faccia, bocca, collo ed ano), soffocato con sacchetti di plastica che coprivano la testa, venne colpito con una pala di metallo sulla testa, venne bruciato sul collo con un cacciavite rovente, venne perforato, preso a calci, ecc.

Il sig. Lei Ming era stato condannato a diciassette anni di prigione, e venne mandato alla prigione di Jilin nell’ottobre del 2002. Là, venne torturato con brutali pestaggi, gli premero le dita negli occhi, gli schiacciarono i testicoli, venne legato ad un letto di stiramento (*) per sette giorni interi, fu costretto a stare seduto su un letto in verticale dalle 4:50 del mattino fino alle 19:30 p.m. ed altro. Venne messo in libertà provvisoria su parola del medico nel 2004 dopo essere diventato completamente disabile; i suoi muscoli erano atrofizzati e non poteva prendersi cura di sè. La sua vita era in pericolo.

Disabile ed non – autosufficiente, il sig. Lei Ming veniva ancora perseguitato e molestato. L’amministrazione della prigione, la polizia locale e l'ufficio del quartiere del partito comunista cinese (PCC) tutti lo costrinsero a redigere, periodicamente, le dichiarazione di garanzia (*) per rinunciare alla pratica della Falun Dafa, costringendo il sig. Lei Ming ed i suoi genitori a vivere sotto un enorme pressione. Allo scopo di evitare di essere nuovamente arrestato, il sig. Lei Ming dovette lasciare la sua casa, anche se era disabile.

Il sig. Lei venne a conoscenza che i suoi genitori erano molto preoccupati per lui, così li chiamò quando scappò dalla città. Sentì i suoi genitori dire con estremo dolore e tensione, "figlio, non chiamare a casa mai più. Ti stanno dando la caccia e vengono spesso qui ad intimorirci. Ti prego prenditi cura di te." L’anziana coppia non osò utilizzare il telefono per la sicurezza di loro figlio.

A seguito delle innumerevoli lesioni, il sig. Lei Ming non recuperò mai più la salute. Cambiò molte volte il luogo dove viveva per evitare di essere rintracciato ed arrestato. Diventò sempre più debole. Pesava meno di 45 kg e morì tragicamente il 6 agosto 2006.

I genitori del sig. Lei Ming sono entrambe persone gentile ed oneste. Quando vennero a conoscenza che il loro unico figlio era stato torturato a morte, hanno pianto così tanto da non poter parlare. Non dispongono di molti mezzi e vivono una vita molto povera. Hanno esaurito tutto i loro risparmi per il vitto del sig. Lei Ming prima quando era in libertà provvisoria e poi quando era sull’orlo della morte.

Il genocidio diretto dal PCC contro i praticanti del Falun Gong, gente che crede in Verità-Compassione-Tolleranza, portò alla divisione di molte famiglie, ed all’uccisione di praticanti innocenti. Ci auguriamo che la gente chieda apertamente giustizia, affinché abbia fine questa inumana persecuzione.

Vedi l’articolo sull’arresto: http://it.clearharmony.net/articles/200607/3085.html

Versione cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2006/8/24/136275.html

* * *

Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a35070-article.html

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.