Il mio nome è Dai Ying e sono una praticante di 48 anni. Durante gli ultimi sette anni di persecuzione del Falun Gong da parte del Regime Cinese, sono stata condannata a tre anni di lavori forzati. Dopo ciò sono stata portata in un altro campo di lavoro per più di due anni. Durante gli ultimi cinque anni, ho subito crudeli torture da parte del Partito Comunista Cinese (PCC). A causa della persecuzione subita, ho perso la vista all’occhio sinistro, i mie denti sopra e sotto sono dondolanti, e il mio corpo è diventato deforme.
Desidero esporre le crudeli torture che ho sofferto per mano del crudele regime del PCC alla comunità internazionale, in modo che il mondo possa ascoltare la verità a riguardo della persecuzione contro il Falun Gong del PCC.
Imprigionata
Il 21 luglio 1999, i compagni praticanti ed io ci recammo all’ufficio appelli della città di Shenzhen per fare appello per il Falun Gong all’amministrazione governativa. Invece di trovare aiuto la polizia ci arrestò. Mio marito fu segretamente detenuto, ma dieci giorni dopo riuscì con successo a scappare.
Il 29 settembre, gli ufficiali di polizia della città di Shenzhen arrestarono mio marito ed io. Perquisirono la nostra casa e ci imprigionarono presso il Centro di Detenzione di Futian. Grazie all’aiuto della mia famiglia ne sono uscita 15 giorni dopo, ma mio marito è ancora detenuto.
A causa del fatto che mio marito, Li Jianhui, è rimasto fermo nel suo credo nei principi “Verità-Compassione-Tolleranza”, gli ufficiali dell’amministrazione governativa di Shenzhen lo hanno denunciato ai pubblici ufficiali della Provincia di Guandong e all’Ufficio 610 del PCC Centrale. Il persecutore della Procura della città di Shenzhen disse a mio marito, “Tu non sei colpevole, ma dobbiamo condannarti. Ciò è stato ordinato dalle autorità più alte.”
Prima che il processo avesse inizio, avevo assunto un’ avvocato di nome Qu dell’Ufficio degli Avvocati del Nuovo Secolo della città di Shenzhen affinché rappresentasse mio marito. Il fratello di mio marito assunse un’ avvocato di nome Xu. Entrambi dovevano difendere mio marito. Dopo aver letto tutto il suo file, non pensavano più che fosse colpevole. L’avvocato Qu portò questo file a Pechino e, durante un seminario di giurisprudenza, discusse sulla costituzione e sulle altre leggi a riguardo del caso di mio marito. Gli esperti furono d’accordo nell’affermare che non aveva commesso nessun crimine, gli avvocati Qu e Xu decisero di difendere mio marito e di provare la sua innocenza. Comunque prima del processo, Il Tribunale della città di Shenzhen venne a conoscenza che gli avvocati avrebbero difeso mio marito e chiesto la non colpevolezza. L’amministrazione governativa municipale della città di Shenzhen usò il suo staff e l’ufficio di polizia per fermare l’avvocato Xu. Non gli permisero di difendere mio marito. Inoltre costrinsero l’Ufficio Giuridico della città di Shenzhen a forzare Xu ad annullare gli accordi presi con me e a proibirgli di rappresentare mio marito in tribunale. Non permisero ad entrambi gli avvocati ed a noi familiari di stare nella sala del tribunale. Al posto loro nominarono un’ avvocato che fece richiesta di colpevolezza.
Alla fine di Febbraio 2000 la Corte del Distretto di Futian “condannò illegalmente (*) mio marito ad una pena di quattro anni. Il processo era illegale per la Costituzione Cinese e la procedura non era basata su qualsiasi fondo di prova.
Quindi volli andare al Concilio di Stato presso l’Ufficio Appelli di Pechino. Volevo parlare del Falun Gong e dei suoi praticanti. (Fare appello alle istituzioni governative è un diritto garantito a ogni cittadino per Costituzione.) Il 5 Marzo 2000, andai a Pechino per fare un appello. Gli ufficiali di polizia mi detennero e mi portarono indietro alla città di Shenzhen, dove fui detenuta presso il Centro di Detenzione del Distretto di Futian.
Crudeli Torture
Per resistere e protestare contro la persecuzione, inizia uno sciopero della fame. Tre giorni dopo gli ufficiali di polizia del centro di detenzione iniziarono ad alimentarmi forzatamente. L’alimentazione forzata è diventato un mezzo per le guardie di torturare i praticanti del Falun Gong.
Mi portarono fuori. Quattro o cinque guardie mi tenevano giù. Misero un tubo molto rigido nel mio naso fino a che uscì sangue. Se il tubo non raggiungeva lo stomaco, mi tenevano aperta la bocca con un cacciavite. Poi mettevano con molta forza una canna di bambù con un’estremità molto affilata nella mia bocca. A causa di ciò la mia bocca fu ferita. Dopo mi alimentarono forzatamente con cibo e una mistura di acqua e sale condensato. Mi sentivo soffocare. Cibo e sangue mi uscivano dalla bocca e dal naso e cadevano sui vestiti. Dopo che avevano finito di alimentarmi forzatamente , mi sentivo come se fossi morta. Ero alimentata forzatamente ogni due o tre giorni.
Una volta durante l’alimentazione forzata, strinsi i miei denti molto strettamente. Il dottor Zhou del centro di detenzione usò un largo cacciavite per costringermi ad aprire la bocca. Persi due danti davanti e i denti frontali superiori e inferiori diventarono dondolanti.
Il praticante Wang Xiaowen anche lui perse due denti frontali. Sono testimone del fatto che la praticante Xue Aimei è stata alimentata forzatamente con olio di chili e polvere di chili. Dopo essere tornata in cella il suo naso e la faccia erano sanguinanti ed era coperta di olio di chili e cibo. Per il fatto che non avevamo commesso alcun crimine e che eravamo detenuti illegalmente, ci rifiutammo di indossare le uniformi del centro di detenzione. Le guardie Li Xiaozheng, Zhang Meng e altri, circa una dozzina in totale, spogliarono oltre 20 praticanti femmine. Spinsero le praticanti nude fuori dalle celle per mostrarle ai prigionieri maschi, proprio per umiliarle.
Ogni giorno dovevamo svolgere anche un duro lavoro manuale. Facevamo scarpe di cuoio. Le nostre dita avevano vesciche e divennero deformi. Quei prodotti furono esportati in Europa, negli U.S:, e in altri paesi. Eravamo costrette a lavorare dalle 7:30 fino a mezzanotte, e a volte fino alla 1:00 di notte. Non ci davano alcuna pausa durante la settimana o nei fine settimana. Una cella era appena più grande di 30 metri quadrati. C’era un lavatoio, ma c’erano oltre 30 persone in una cella. Dovevamo dormire sul fianco e spesso la nostra testa era vicina ai piedi degli altri. Per cibo ci veniva dato del riso ammuffito. Il trattamento nel centro di detenzione era inumano.
Sono stata condanna ad una pena di tre anni. L’8 Marzo 2001, sono stata trasferita alla Prigione di Shaoguan ( al momento Ospedale Femminile della Provincia di Guangdong) per altre persecuzioni. Dato che rifiutavo di abbandonare la Falun Dafa. gli Istruttori politici Luo, Dai, il capo squadra Zhang Zhue, il capo squadra Cai Guangping, e gli assistenti Lin e Yang facevano dei turni per parlare con me ogni giorno. Usavano tattiche soffici o dure, minacciandomi e offendendomi, tentando di farmi il lavaggio del cervello. Mi obbligavano spesso a guardare programmi TV che diffamavano la Dafa. quando mi rifiutai di abbandonare la Falun Dafa, mi torturarono. Mi forzavano a stare di fronte ad un muro senza muovermi o sedermi. Mi toglievano anche il sonno. Oltre a parlarmi, la sola cosa a cui pensavano era di farmi stare in quel modo per lungo tempo. Passarono tre giorni e non potei trattenermi da cadere a terra, mi svegliarono e mi costrinsero a stare in piedi ancora. Poi caddi ancora, mi rialzai, e caddi di nuovo...fino a che non potei più stare in piedi e allora mi lasciarono dormire, avevano due detenuti con malattie contagiose che dormivano vicino a me per terra. Uno aveva la TBC e l’altro aveva un malattia della pelle. Il suo corpo cadeva a pezzi. Le guardie volevano che contraessi gli stessi malesseri.
Una volta durante un nostro incontro, sono stata portata davanti a tutti. La guardia Lo davanti a centinaia di persone disse “Lei pratica il Falun Gong. A nessuno è permesso di parlare con lei né di darle alcun effetto personale” Mi stavano anche impedendo di comprare gli effetti da usare ogni giorno nella toilette. Dovevo usare l’acqua dato che non avevo carata igienica. Di solito ero controllata da tre o quattro persone mentre mangiavo, quando usavo la toilette e quando facevo la doccia. Mi controllavano strettamente. Trovavano sempre delle colpe e imprecavano contro di me e mi umiliavano. Registravano ciò che dicevo e poi lo dicevano alle guardie.
Non abbandonai mai i miei principi. Quindi le guardie mi davano spesso scosse elettriche con dei bastoni. Mi minacciavano, “Se non verrai “trasformata” (*), andrai al Grande NordOvest” Il Grande Nord Ovest è situato nel NordOvest della Cina. Non molte persone vivono lì ma ci sono campi di concentramento, dove molti detenuti sono scomparsi.
Dopo appena un mese di queste torture inizia a soffrire di pressione alta (prima la mia pressione era normale). Superava i 220. mi sentivo una grande confusione i testa. E tuttavia continuavano a costringermi a fare 14 ore di duro lavoro al giorno. Quando non raggiungevo gli obiettivi, non mi lasciavano fare pausa. Facevo slitte e catene di luci da appendere sugli alberi di Natale. Ero totalmente esausta.
Vedendo che non abbandonavo il Falun Gong la guardia Lo disse “Ti sto trattando troppo bene.” Minacciavano di chiudermi in cella con un paziente malato mentale in confino solitario e che il paziente malato mentale mi urinasse addosso. Chiesero di pensare a ciò per circa 15 minuti. Trascorsi i 15 minuti dissi che non mi interessava ciò che sarebbe successo e lei abbandonò i suoi propositi.
Sono diventata cieca da un’ occhio
Alcuni giorni più tardi, circa alle 22:00, la guardia Li e tre carcerati criminali mi portarono nel seminterrato. I detenuti mi spinsero giù e mi legarono in modo che non potessi muovermi. La guardi Li teneva un bastone elettrico e iniziò a darmi scariche elettriche. Mi dava scosse elettriche nei punti di agopuntura e nella parti sensibili. Dava scariche elettriche al sistema nervoso centrale attraverso la vertebra cervicale. Mi colpì molte volte. Piansi disperatamente. Mi sentivo come straziata e sentivo un dolore terribile. Non potevo stare in piedi. Quella volta mi diedero scosse elettriche per 30-40 minuti.
La mattina dopo, non riuscivo più a vedere chiaramente. Ciò fu causato dall’essere colpito da scosse elettriche per un lungo tempo. Domandai che il capo squadra Zheng e la guardia Yang mi portassero presso l’ospedale della città di Li, che era fuori dalla prigione. La diagnosi fu che i vasi sanguigni e i nervi dietro ai miei occhi erano stati danneggiati. Diventai cieca dall’ occhio sinistro, e la mia vista era a 0.
La persecuzione del CCP ha causato grande sofferenza a me e alla mia famiglia. La famiglia fu divisa e rovinata. Mio marito ed io fummo detenuti e mia figlia di 14 anni non aveva nessuno che si prendesse cura di lei. Mia marte era morta durante la persecuzione. Non fui informata della sua morte.
Liu Cheng, un prigioniero che aveva partecipato alla mia persecuzione, disse, “Tu non sei stata trattata così inumanamente, Song Ping è stata torturata più di te. Ciò che hai sofferto è solo un decimo di ciò che ha sofferto lei. Mentre la colpivano con scosse elettriche versavano su di lei acqua. Quando tutto il corpo era fradicio, la colpirono con alcuni bastoni elettrici insieme. Le diedero scosse elettriche fino a che sobbalzò contro il muro e cadde per terra. Poi lo colpirono ancora con scosse elettriche. Aveva ferite dappertutto. Non avrebbe più potuto mangiare. Poi fu portata all’ospedale.”
Dopo essere stata colpita con scosse elettriche diventai cieca. Comunque l’Ospedale Femminile di Guangdong mi costringeva ancora a lavorare duramente. Quando la mia famiglia venne a farmi vita , dovetti essere scortata d due guardie. La stanza era isolata dall’esterno da un muro con una finestra. Si poteva comunicare solo attraverso il telefono. Dietro di me c’era un’altra guardia con un telefono che controllava la comunicazione e la registrava allo stesso tempo. Non ci era permesso di informare i membri della famiglia sulla persecuzione che soffrivamo. Se avessimo detto mezza parola a riguardo di ciò che succedeva nella prigione la telefonata sarebbe stata interrotta e avremmo perso la possibilità di essere visitati ancora. Quindi se una persona era detenuta nella prigione gli era proibito di ascoltare le notizie provenienti dall’esterno, ne le persone che vivevano fuori dalla prigione potevano sapere ciò che accadeva all’interno. Solo due mesi prima che la pena dovesse finire furono d’accordo di concedermi la libertà per ragioni mediche e permisero alla mia famiglia di riportarmi a casa.
Alle 10:00 p.m. il 27 Febbraio 2003 dopo due mesi che era tornata a casa, l’ufficiale di polizia Wang Xiang dell’Ufficio 610 nella città di Shenzhen e altri 20 poliziotti irruppero a casa mia. Portarono mio marito ed io al Centro di Detenzione del Distretto di Futian, dove incontrai la praticante Wang Suqin,di anni 67. mi disse che quando gli ufficiali dell’Ufficio 610 della città di Shenzhen la interrogarono, la rinchiusero in una piccola stanza. Anche se era un freddo inverno, fecero andare dei ventilatori ininterrottamente per due giorni e due notti, privandola del sonno e del cibo. Mi disse che anche suo figlio Li Xiaoqiu era detenuto presso il Centro di Detenzione del Distretto di Futian. Sua figlia subì inumane torture dagli ufficiali di polizia dell’Ufficio 610 della città di Shenzhen. Sua figlia chiese a qualcuno di far passare un biglietto per lei, in cui diceva che non avrebbe mai commesso suicidio. Anche se le autorità dissero che lo aveva fatto, era stata invece torturata fino alla morte.
Il Campo di Lavoro Forzato Femminile di Sanshui
Per il fatto di non essere stata “trasformata”, anche se ero a casa da solo due mesi, fui portata in un campo di lavoro per due anni. Fui detenuta nel Gruppo 3 della Sezione 1 del Campo di Lavoro Forzato Femminile della Provincia di Sanshui a Guangdong.
Nel Campo di Lavoro Forzato di Sanshui, fui detenuta in una piccola cella. Le finestre e le porte erano chiuse cosicché le persone non potessero vedere ciò che succedeva all’interno della prigione. Sono stata torturata dal Capo del Campo di Lavoro Forzato, Xie, Tang; il Capo Divisione Ge; Chen; dal Capo Squadra Sun; Tang;Zhang; e dalla guardia Liu Ai.
Non mi permettevano di scrivere lettere alla mia famiglia e nemmeno permettevano ai membri della famiglia di venire a farmi visita. Cercarono di farmi il lavaggio del cervello, facendo i turni per parlarmi, forzandomi a scrivere le mie “comprensioni” giornalmente, privandomi del sonno e proibendomi di andare in bagno. Questo tipo di torture mentali e di lavaggio del cervello, è stato il più doloroso. Avevo notato come alcuni praticanti stavano molto male dopo essere stati costretti a sopportare il lavaggio del cervello. Alcuni non riuscivano più a camminare. Oltre 30 praticanti soffrirono di alta pressione. Vidi anche che le praticanti donna erano perseguitate fino al collasso mentale. Le guardie non dicevano niente alla famiglia. Alcuni erano ridotta pelle e ossa dalle torture. Altri erano trasferiti in posti dove erano crudelmente torturati. Ogni volta che i praticanti erano trasferiti, le guardie portavano altre persone nelle loro celle e chiudevano le porte. I praticanti che stavano morendo venivano avvolti in lenzuoli e portati dalle guardie e dai prigionieri in segreto giù dalle scale. Ventuno sa cosa successe a loro.
Ogni giorno era costretta a fare un duro lavoro smistando rifiuti. I rifiuti venivano da Hong Kong. I rifiuti puzzavano davvero. Dovevano dividere la plastica e il metallo dagli altri rifiuti. Questo è il lavoro che nessun altro vuole fare, ma noi eravamo costretti a farlo. A ognuno era assegnata una quota. Se non riuscivamo a raggiungere quella quota, la nostra pena sarebbe stata prolungata.
Nell’Aprile del 2004 circa 160 praticanti furono chiusi in una stanza. Molti ufficiali di polizia e dottori dell’Ospedale del Popolo della città di Foshan ci somministrarono iniezioni e ci fevero esami medici. Chiesi al capo squadra Sun, “Come mai state esaminando solo i praticanti del Falun Gong e non gli altri prigionieri?” Lei rispose, “Anche se loro volessero queste iniezioni, non le riceverebbero . Questo è un trattamento speciale che il governo vi da ragazzi!” Alcuni ufficiali di polizia portarono dentro un praticante che si era sentito male dopo aver fatto l’iniezione. Dopo aver visto ciò, tutti fecero resistenza e si rifiutarono di cooperare. A me non fecero le iniezioni, ma ad alcuni praticanti furono somministrate iniezioni. Vedendo che tutti facevano resistenza , smisero di fare le iniezioni.
Alcuni giorni dopo, degli ufficiali di polizia portarono alcuni praticanti presso la clinica del campo di lavoro forzato. I dottori dell’ospedale del Popolo della città di Foshan fecero esami, prelievi di sangue per test, elettrocardiogrammi, raggi x, ed altri. L’equipaggiamento per svolgere queste procedure fu portato dallo staff dall’Ospedale della città di Foshan e alcuni di essi furono installati in case di piacere.
Quando i dottori mi fecero l’elettrocardiogramma a loro sembrò di aver trovato un problema. Uno mi chiese i dettaglio se avessi problemi di cuore. Dissi, “sono stata perseguitata per tre anni, e ho sofferto crudeli punizioni. Il mio cuore a volte smette di battere.” Durante questo check-up medico, i dottori premettero e controllarono i miei reni. Uno mi chiese “Ti fanno male?” Prelevarono molto sangue. Quando chiesi il perché mi risposero che era necessario per controllare molte cose. In fine ogni praticante del Falun Gong fu sottoposto ad esami medici e il loro sangue controllato. Anche quelli che svilupparono disordini mentali non furono esenti. Gli altri praticanti del Falun Gong prigionieri non furono sottoposti agli esami. A quel tempo sapevo già che gli esami medici non erano per la nostra salute.
Dopo gli esami scoprii che alcuni praticanti scomparirono, non seppi più dove andarono. Le guardie dissero, “Se non abbandoni il Falun Gong, ti sposteremo in altri posti”
Non seppi più nulla dei praticanti che erano stati trasferiti. Capii le ragioni di quei test medici dopo aver sentito del prelievo di organi di praticanti vivi del Falun Gong da parte del PCC. Allora capii la gravità delle loro menzogne.
A causa della lunga persecuzione presso il Campo di Lavoro Forzato Femminile di Sanshui, sono stata sull’orlo del collasso mentale. La mia pressione sanguigna era di 250. Spesso mi prendevano le vertigini. Lo staff del campo di lavoro forzato capì che la mia vita era in pericolo e ebbe paura di prendersi la responsabilità. Il 30 Settembre 2004 dissero alla mia famiglia di venirmi a prendere e mi concessero la libertà per trattamenti medici.
Abbandonare il PCC
La sera dl 7 Settembre 2005, gli Ufficiali di Polizia dell’Ufficio 610 della città di Shenzhen iniziarono un altro turno di persecuzione. Fummo avvertiti di ciò prima del loro arrivo, così lasciammo casa in fretta. Arrivarono a casa nostra dopo che l’avevamo lasciata. Dato che non riuscivano a trovarci ci cercarono per tutta la città. Tentarono di rintracciarci con l’equipaggiamento elettronico. Posizionarono delle video camere sulla strada e sulle uscite da e verso la città di Shenzhen nel tentativo di rintracciarci.
Dopo aver lasciato casa viaggiammo per circa due mesi. Facemmo ogni sforzo per arrivare in Tailandia. Una volta lì ci recammo presso la Casa Rifugio delle Nazioni Unite. Dissi a loro la verità sulla persecuzione del Falun Gong in Cina e le nostre esperienze. Con il loro aiuto siamo riusciti a sfuggire dalla persecuzione del PCC e ora viviamo in Norvegia.
Noi riconosciamo e apprezziamo il supporto e l’aiuto delle Nazioni Unite e del Governo Norvegese. Noi vogliamo anche fare appello a tutte le persone buone e giuste e i governi nel mondo affinché si uniscano e fermino la brutale persecuzione!
(*) GLOSSARIO
Versione Cinese: http://minghui.ca/mh/articles/2006/10/8/139678.html
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Here is the article in English language:
http://en.clearharmony.net/articles/a36002-article.html
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