I praticanti del Falun Gong rivelano i casi di torture e di stupro subiti durante la repressione cinese

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Ginevra (9 aprile 2001) — I praticanti del Falun Gong dell’Europa e del Nord America hanno tenuto una conferenza stampa all’interno dell’ONU per riportare alcuni casi di severi abusi , torture e stupri commessi contro le donne che praticano il Falun Gong in Cina.

La portavoce del Falun Gong, la signora May Bakhtiar di Ginevra si è rivolta a tutta la stampa per svelare i nuovi rapporti sulle violenze sessuali, presumibilmente commessi dalla polizia cinese e dagli ufficiali della sicurezza. Tra questi casi è riportato quello di una praticante della Provincia di Hunan che è stata arrestata, detenuta e stuprata dietro la minaccia di una pistola, dagli ufficiali della sicurezza in un centro di detenzione. Nel campo di lavoro di Mansanjia nella provincia di Liaoning, 18 donne di varie età sono state spogliate e mandate forzatamente in una cella di criminali maschi. È stato citato anche un caso avvenuto nella provincia di Shandong, dove una praticante ha subito un aborto forzato mentre la sua gravidanza aveva raggiunto l’ottavo mese.

Nei mesi scorsi, la polizia cinese e i funzionari di detenzione sotto la direzione del governo centrale hanno intensificato le violenze contro i praticanti del Falun Gong, che continuano a fare appello o rifiutano di rinunciare al loro credo. I praticanti di tutte le età, incluse le donne, sono spesso mandati forzatamente nei campi di lavoro e maltrattati, senza potersi avvalere dell’assistenza di legali.

In una lettera aperta, le praticanti donne del Falun Gong in Cina, hanno fatto un appello ai vertici mondiali: “ Noi speriamo nel vostro aiuto per sostenere i diritti umani e la giustizia per coloro che non sono in grado di aiutare sè stessi.”

La dichiarazione ha inoltre descritto altre situazioni aggiuntive di violenze sessuali, torture e umiliazione inflitte a donne di varie età da parte della polizia, delle guardie e dai detenuti comuni. “Permettere a questi esseri malvagi di esistere non è solo una fonte di vergogna per il popolo cinese, ma è anche la vergogna dell’intera razza umana; sono perfino un ostacolo per il futuro sviluppo della civilizzazione umana”! La lettera continuava così: “ Stiamo aspettando nel dolore e speriamo di poter avere la vostra risposta…”

La Commissione dei Diritti Umani dell’ONU rimarrà in sessione fino al 26 aprile, mentre una votazione anticipata sulla risoluzione di censura alla Cina per le sue violazioni dei Diritti Umani è stata programmata per il l8 aprile. Nelle scorse settimane, la leadership cinese è stata sotto il fuoco crescente dei governi occidentali e dei sostenitori dei diritti umani, per aver permesso e forse incoraggiato l’uso dello stupro e delle aggressioni sessuali come un mezzo di repressione nei confronti delle donne dissidenti.

Il Falun Gong è una pratica spirituale di meditazione, emersa in Cina nel 1992. Ha ottenuto una popolarità mondiale come mezzo per il miglioramento della salute ed è diventato sempre più noto per la violenta repressione messa in atto dal governo cinese. Secondo i gruppi che si occupano di diritti umani, più di 50,000 praticanti sono stati arrestati e detenuti senza potersi avvalere di assistenza legale e almeno 160 persone hanno perso la vita come diretto risultato delle torture e della brutalità della polizia.

Un funzionario di alto rango della missione cinese all’ONU ha fatto una decisa azione per cancellare la conferenza stampa. I rappresentanti dei media statali cinesi hanno assistito alla conferenza causando alcuni disturbi, ma sono stati fermati dagli altri giornalisti presenti.

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