Continuano Torture e Morti per il Falun Gong. È Quanto Emerge dai Rapporti Presentati alle Nazioni Unite

Anche gli Avvocati che cercano di difendere i praticanti rischiano gravi abusi
 
Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Rapporti di gruppi che si occupano di diritti umani, presentati al Comitato contro la Tortura delle Nazioni Unite prima della revisione della posizione complessiva della Cina di venerdì, mettono in luce le continue torture e morti di praticanti del Falun Gong durante la custodia.

Documenti presentati da Amnesty International, Conscience Foundation, Chinese Human Rights Defenders e Interfaith International citano rapporti continui di torture e morti durante la custodia di praticanti del Falun Gong negli ultimi anni, ed anche la cultura di violenza e impunità che li circonda.

La Cina ha ratificato la Convenzione Contro la Tortura delle Nazioni Unite nel 1988 e sarà sottoposta alla quarta revisione periodica da parte di un gruppo di esperti indipendenti venerdì a Ginevra. Prima di tale revisione, gruppi civili della società sono invitati a presentare valutazioni della misura in cui il governo ha adempiuto agli impegni internazionali.

“Questi rapporti illustrano il pericolo molto reale di vita e il massacro che i praticanti del Falun Gong continuano ad affrontare durante la detenzione in Cina solo perchè aderiscono alla loro pacifica pratica spirituale” ha detto il portavoce del Falun Gong Erping Zhang. “Esortiamo il Comitato contro la Tortura delle Nazioni Unite a condannare inequivocabilmente le torture inflitte in Cina ai praticanti del Falun Gong.”

Un documento presentato da David Matas per conto di Interfaith International analizza la risposta del governo cinese al rapporto del 2006 del quale è co-autore, che ha dimostrato come le accuse di espianto forzato di organi su prigionieri del Falun Gong siano ben fondate. In particolare si riferisce alla risposta del governo definendola “propagandistica” e priva di prove sostanziali in grado di confutare quanto è dimostrato. (rapporto)

Un rapporto di Chinese Human Rights Lawyers Concern Group, insieme ad altri, si concentra su un altro aspetto della persecuzione – i maltrattamenti e gli abusi subiti dagli avvocati che hanno difeso i praticanti del Falun Gong.

“Quando avvocati importanti come Gao Zhisheng o Li Heping, che rappresentano persone che praticano il Falun Gong, sono picchiati o colpiti con bastoni elettrici, uno può solo immaginare i maltrattamenti subiti dai loro clienti,” ha detto Zhang. “Che i professionisti del campo legale siano sottoposti a tali abusi illustra quanto vuota sia la pretesa del Partito Comunista di lavorare per l’attuazione del ‘governo della legge’.

Qui di seguito i link che si riferiscono ai rapporti citati sopra, e alcuni loro estratti.

The Conscience Foundation, Falun Gong Human Rights Working Group (rapporto):

“Una categoria particolare di casi riguarda la morte di praticanti del Falun Gong durante la custodia nelle mani della polizia dovuta ad atroci torture e/o alla negazione di trattamenti medici. Diversi Ispettori Speciali dell’ONU hanno inviato al governo della RPC (Repubblica Popolare Cinese) questioni su più di mille casi di questo tipo. Il governo della RPC ha continuamente affermato che queste vittime sono morte per cause naturali, tuttavia hanno ammesso che sono morti sotto custodia. Anche questo prova l’esattezza della nostra informazione.

Campi di rieducazione-attraverso-il-lavoro, “centri per il lavaggio del cervello”, “scuole di educazione alla legge” e simili prigioni extra-giudiziarie sono di gran lunga i luoghi principale usati per torturare i praticanti del Falun Gong. La stragrande maggioranza della morti per tortura di praticanti del Falun Gong sono accadute in questi luoghi. Essendo l’unico gruppo che il governo della RPC ha annunciato pubblicamente di voler sradicare completamente, i praticanti del Falun Gong sono presi di mira in modo particolare con le misure più dure.

Abbiamo solo una raccomandazione per il Comitato: riferire le gravi e deliberate violazione della Convenzione da parte del governo della RPC al Consiglio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite (UNHCR) e suggerire all’UNHCR di sospendere l’associazione come membro del UNHCR della Repubblica Popolare di Cina.

Amnesty International (rapporto):

“Yu Zhou, ben noto cantante folk, laureato alla Università di Pechino e praticante del Falun Gong, fu arrestato nel Distretto Tongzhou di Pechino il 26 gennaio 2008, insieme alla moglie Xu Na, poetessa e pittrice. Il 6 febbraio 2008, le autorità hanno notificato alla famiglia di recarsi al Centro di Emergenza del distretto Qinghe, dove hanno saputo che Yu Zhou era già morto. Un suo familiare ha raccontato che era coperto con un lenzuolo bianco ed erano visibili solo i suoi occhi. È stato detto alla famiglia che Yu era morto o a causa del diabete o per uno sciopero della fame, anche se al momento dell’arresto era in perfetta salute. Il personale del Centro di Emergenza ha rifiutato la richiesta della famiglia di poter vedere il corpo e di eseguire un’autopsia, e le autorità si sono rifiutate di consegnare il corpo di Yu alla famiglia. È stato riferito che la moglie Xu Na, che era stata imprigionata dal 2001 al 2006 per la sua adesione al Falun Gong, rimane sotto custodia e rischia maltrattamenti e una condanna a lungo termine.

Chinese Human Rights Defenders (rapporto):

“Alla radice della larga diffusione della tortura c’è una mancanza di una effettiva limitazione del potere coercitivo delle autorità giudiziarie. … La priorità attribuita alle considerazioni politiche piuttosto che ai diritti umani individuali è dimostrata chiaramente dal caso del Falun Gong. Quando il governo cinese decise la repressione del Falun Gong, istituì l’Ufficio 610 per perseguitare gli aderenti del Falun Gong. Essendo un ufficio politico, ha uno status più alto della magistratura, dell’Ufficio di Pubblica Sicurezza e del Procuratorato. In teoria i praticanti del Falun Gong possono presentare ricorsi al suo Ufficio Lettere e Visite o citare l’Ufficio 610 per tortura. In pratica però persino questi limitati meccanismi di protesta sono preclusi ai praticanti del Falun Gong, perchè sono trattati come una “categoria speciale” e le loro denunce non sono accettate dagli uffici governativi. Raramente i praticanti del Falun Gong presentano denunce ufficiali per paura di essere sottoposti ad una persecuzione ancora peggiore a causa della loro appartenenza. Si crede che l’Ufficio 610 sia responsabile della tortura e di trattamenti crudeli di molti praticanti del Falun Gong e che i suoi ufficiali non siano mai puniti o ritenuti legalmente responsabili per i loro crimini.”

Interfaith International, David Matas (rapporto):

Nel documento David Matas afferma che il governo cinese deve ancora fornire informazioni che contraddicano in modo sostanziale le prove usate nel rapporto del 2006 di cui è co-autore e nel quale si giunge alla conclusione che organi sono stati prelevati con la forza da prigionieri del Falun Gong.

China Human Rights Lawyers Concern Group (rapporto):

“I casi citati sopra [di Gao Zhisehng, Li Heping e altri] sono i casi più noti di avvocati dei diritti umani e difensori dei diritti legali nella Cina continentale che sono illegalmente e senza una buona ragione soggetti a maltrattamenti da parte degli ufficiali dell’autorità giudiziaria. Sono solo la punta dell’iceberg. Ci sono molti altri casi minori di avvocati dei diritti umani. Questi avvocati sono presi di mira perchè hanno assunto casi considerati da altri avvocati come politicamente molto sensibili, come la difesa di dissidenti politici, di difensori dei diritti umani e di praticanti del Falun Gong.”

Versione inglese: http://faluninfo.net/article/828/

* * *

Facebook Logo LinkedIn Logo Twitter Logo Email Logo Pinterest Logo

Potete stampare e diffondere gli articoli ed i contenuti pubblicati su Clearharmony, ma per favore citate la fonte.