Bollettino del Falun Gong

Monitoraggio degli sviluppi della situazione del Falun Gong in Cina e all'estero
 
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“Non vediamo l'ora che Zhou Xiangyang venga rilasciato, e che coloro che mettono in atto la tortura dell' 'ancoraggio al pavimento' nella Prigione Gangbei siano indagati e giudicati in base alla legge.”
– Da una petizione firmata da 1500 persone nella città di Tianjin nell'agosto 2011, per chiedere il rilascio di un praticante del Falun Gong locale.

IN PRIMO PIANO
- Altre quattro morti del Falun Gong registrate nel mese di settembre, una dopo soli dieci giorni di detenzione
- 28 praticanti mandati in una località di villeggiatura estiva a Chongqing per la conversione forzata
- Appello Urgente: In fin di vita l'unico membro, ancora in vita, del gruppo che mandò in onda immagini televisive non censurate a Changchun
- In 1500 firmano la petizione che chiede il rilascio di un praticante del Falun Gong da una prigione di Tianjin
- Il Falun Gong restituisce la salute a un giovani malato di linfoma
- Thailandia: Teppisti aggrediscono anziana praticante del Falun Gong e le spezzano un braccio

GALLERIA FOTOGRAFICA
Fotografie trapelate dalla Cina e dal Vietnam nei mesi di settembre-ottobre 2011

Questa galleria fotografica presenta 13 fotografie trapelate dalla Cina e dal Vietnam nei mesi di settembre e ottobre 2011 e entrate in possesso del Falun Dafa Information Center. Le immagini, inviate all'estero via internet con grande rischio dei mittenti, forniscono uno sguardo di prima mano sia sulla sofferenza dei praticanti del Falun Gong che sulla resistenza alla violenta campagna contro di loro. Queste immagini includono fotografie di vittime della persecuzione, appelli pubblici dei familiari delle vittime, scene di processi montatura, e le prove di un centro per il lavaggio del cervello organizzato in una struttura per vacanze. Oltre alle immagini dalla Cina, ci sono immagini dal Vietnam, dove la locale comunità del Falun Gong sta subendo maltrattamenti crescenti a causa della pressione esercitata dal Partito Comunista Cinese sulle autorità vietnamite.

* FDIC, Foto trapelate dalla Cina e dal Vietnam nei mesi di settembre-ottobre 2011

MORTI A CAUSA DELLE TORTURE
Altre quattro morti del Falun Gong registrate nel mese di settembre, una dopo soli dieci giorni di detenzione

In base a resoconti pubblicati dal Falun Dafa Information Center almeno quattro altri praticanti del Falun Gong sono morti a causa degli abusi subiti tra agosto e settembre 2011. Due delle vittime sono morte sotto custodia, e tra essi una donna che è stata uccisa solo dieci giorni dopo essere stata prelevata e mandata in un centro per il lavaggio del cervello. Una delle altre vittime era una giovane donna, di soli 24 anni, morto dopo oltre un anno di abusi subiti durante la detenzione. Questi casi portano a 53 il numero totale delle morti conosciute avvenute da gennaio ad oggi. Quella che segue è solo una lista delle vittime conosciute, perchè considerando la difficoltà nell'ottenere le informazioni, il numero reale delle morti è sicuramente più alto. Un resoconto più dettagliato di ciascun caso, e le foto delle vittime quando disponibili, sono disponibili ai relativi link.

- Signora Wang Mingrong, 53 anni, dal Sichuan, era una ex caposala dell'ospedale di Changdu. Era stata arrestata all'inizio di settembre e inviata al Centro per il Lavaggio del Cervello Xinjin. Dieci giorni dopo, il 17 settembre, la sua famiglia è stata informata che era morta; un testimone ha visto le ferite sul suo corpo.
- Signora Wang Yujie, 24 anni, di Hubei, morta il 3 settembre 2011 dopo essere stata torturata in modo grave per oltre un anno in un campo di lavoro e in un centro per il lavaggio del cervello nella zona di Wuhan.
- Signor Fan Zhenguo, 50anni, era direttore di una casa di riposo nella provincia di Liaoning. Dopo essere stato arrestato nel luglio 2008 e condannato illegalmente a scontare otto anni nella prigione Panjin, è morto sotto custodia l'11 settembre 2011.
- Signora Xie Zhiying, 52 anni, era impiegata in un ufficio dell'erario dello Xinjiang. Dopo aver subito abusi in un ospedale psichiatrico e in un campo di lavoro per cinque anni, nel 2004 era stata messa agli arresti domiciliari e tenuta sotto sorveglianza dalla polizia. Da allora era stata privata quasi completamente delle visite di famigliari e amici. È morta il 6 agosto 2011 in circostanze poco chiare.

TORTURE DETENZIONI E ALTRI ABUSI
Giudice nella provincia di Sichuan condanna sette praticanti del Falun Gong alla prigione in un processo farsa

Il 26 agosto 2011, un gruppo di sette praticanti del Falun Gong sono stati portati nel tribunale del Distretto di Wuhou a Chengdu, la capitale della Provincia di Sichuan. Alla fine dell'audizione, tutti i praticanti sono stati condannati alla prigione per periodi da due a sette anni. I sette avevano tutti lavorato presso un negozio chiamato Chengdu Computer City. Il 21 luglio 1999, agenti della Stazione di Polizia Tiaosanta avevano fatto irruzione nel negozio, portando via cinque impiegati. Poi sono andati a casa di due ex impiegati e li hanno messi sotto custodia. Dettagli provenienti dall'interno da persone vicine a questo caso in Cina hanno descritto una giustizia farsa e una serie di manipolazioni messe in atto da giudici, polizia e funzionari del Partito Comunista, che hanno violato le leggi cinesi e il diritto internazionale. Queste violazioni hanno incluso la detenzione dei praticanti per due anni prima di portarli al processo, la tortura durante la detenzione, la fabbricazione di prove da parte della polizia, e il fatto che i loro avvocati non hanno ricevuto la notifica della data del processo. Il Falun Dafa Information Center sollecita i gruppi che si occupano di diritti umani ad indagare i dettagli di questo caso e di chiedere il loro rilascio immediato e incondizionato. Alcuni di questi sette sono già stati detenuti precedentemente perchè praticanti del Falun Gong e hanno subito gravi torture quando erano sotto custodia.
* Per una descrizione dettagliata del caso e i nomi dei sette prigionieri di coscienza, vedere qui.
* Per le foto scattate fuori dal tribunale, e di uno dei praticanti con la sua famiglia, potete vedere la galleria fotografica di questa settimana.

28 praticanti mandati in una località di villeggiatura estiva a Chongqing per la conversione forzata

Nelle ultime settimane e nei mesi recenti, la persecuzione dei praticanti del Falun Gong a Chongqing si è intensificata, sotto la guida di Bo Xilai, dirigente del Partito Comunista Cinese (PCC). Come parte di questa iniziativa, le autorità hanno istituito una decina di centri per il lavaggio del cervello per detenere i praticanti del Falun Gong e cercare di obbligarli a rinuniciare alla loro fede. Il Falun Dafa Information Center ha ricevuto recentemente notizia del fatto che da giugno all'inizio di agosto, funzionari del PCC del distretto Nan'an di Chongqing hanno organizzato uno di tali centri in una località di villeggiatura, chiamata Nandi Resort (南帝山庄). Tradotto letteralmente con Villaggio Imperiale delle Montagne Meridionali, il resort è descritto sui siti di viaggi come collocato nella bella zona delle Montagne Meridionali nella zona di Chongqing, e composto da 34 stanze capaci di ospitare 80 persone (vedere il link più sotto).

Almeno 28 residenti locali che praticano il Falun Gong sono stati arrestati e trattenuti qui. In base agli ordini del comitato politico-legale del PCC del distretto Nan'an, agenti del sistema della pubblica sicurezza, insieme a professionisti nel campo scientifico e tecnologico, hanno obbligato i praticanti a vedere quotidianamente video anti-Falun Gong, seguiti da “dialoghi cuore a cuore” mirati ad obbligarli a rinunciare alla loro fede. È stato riferito che ogni membro del personale è stato premiato con grandi somme di denaro, prelevate da un fondo speciale creato dal PCC a questo scopo. Un rapporto indica che ogni centro per il lavaggio del cervello locale ha a disposizione un budget di un milione di yuan (circa 150.000 $USA). Non ancora chiaro come gli abusi psicologici siano accompagnati da torture fisiche, ma questa è una routine nei centri di lavaggio del cervello del PCC. Come le “prigioni nere” usate per detenere coloro che presentano petizioni contro lo stato, questo caso è un esempio tipico di come hotel o altri edifici civili sono trasformati in centri di detenzione extra-legali con lo scopo di detenere i praticanti del Falun Gong.

L'indirizzo del resort è 112 Nanshan Park Road, Nan'an, Chongqing, China 4000065. I suoi numeri di telefono sono +86-23-62463385 oppure +86-23-62479195.
* Articolo su un sito di viaggi in cinese
* Articolo su un sito di viaggi in inglese (con fotografia dell'edificio)
* Bollettino del FDIC: “Bo Xilai intensifica la repressione del Falun Gong a Chongqing”

MEDIA & LIBERTÀ DI INTERNET
Appello Urgente: In fin di vita l'unico membro - ancora in vita - del gruppo che mandò in onda immagini televisive non censurate a Changchun

Nel marzo 2002 un gruppo di cittadini della città di Changchun, nel nord est della Cina, riuscirono ad introdursi nelle trasmissioni televisive della televisione di Stato cinese e mandarono in onda video che denunciavano la persecuzione del Falun Gong e smontavano la propaganda del Partito Comunista. Come riportato dal Falun Dafa Information Center e ripresentato con una indagine dettagliata dal ricercatore Ehan Guttmann, tutti gli individui coinvolti in questo straordinario atto di resistenza non violenta furono incarcerati. Quasi tutti sono stati torturati a morte, il più recente nel maggio 2010. L'unico membro ancora in vita del gruppo, il signor Sun Changjun, 35 anni, è attualmente rinchiuso nella prigione di Jilin dopo essere stato condannato a 17 anni nel 2002, con un processo farsa. Secondo fonti interne alla Cina, la sua salute si è gravemente deteriorata a causa delle torture subite. Soffre di una grave tubercolosi, è smunto, ed è in punto di morte. Tuttavia le autorità della prigione si rifiutano di rilasciarlo per ragioni mediche. Il Falun Dafa Information Center chiede alla comunità internazionale di fare pressioni sul governo cinese per il rilascio immediato di Sun.
* rapporto del FDIC sulla morte di un membro del gruppo di Changchun nel maggio 2010
* The Weekly Standard "Into Thin Airwaves," 6 dicembre 2010.

Figlio di praticanti del Falun Gong inviato in un campo di lavoro per essersi lamentato online perchè gli è stato impedito l'accesso all'università

Liu Xiaolin è figlio di due praticanti del Falun Gong della città di Shouguang, nella provincia di Shandong. Nonostante abbia ottenuto un punteggio alto all'Esame di Ammissione Nazionale per l'Università, i funzionari del Partito Comunista e gli agenti del locale Ufficio 610 gli hanno impedito di entrare all'università a causa della fede dei genitori. Durante una visita alla casa della signora Liu Guangying, una parente anch'essa praticante del Falun Gong, Liu si è lamentato su un sito web locale del trattamento ingiusto subito. Il commento è stato apparentemente intercettato dal sistema di monitoraggio di internet, perchè agenti della Stazione di Polizia Hualong si sono recati a casa della signora Liu poco dopo, l'hanno picchiata e l'hanno portata via. Nel frattempo sono andati a casa dello zio di Liu e lo hanno arrestato. Il 9 settembre 2011 Liu è stato mandato in un campo di lavori forzati per un anno. Dopo il suo arresto i genitori, il signor Liu Zonggang e la signora Sui Qiaohong hanno lasciato la loro casa per evitare l'arresto. Hanno tentato di tornare a casa qualche settimana dopo, il 21 settembre, ma le autorità li stavano aspettando. Sono stati immediatamente arrestati e portati nel Centro di Detenzione Shouguang. Il Falun Dafa Information Center continua ad indagare sulla situazione di questa famiglia.

Rinviato il processo per le trasmissioni radio del Falun Gong in Vietnam, ma crescono intimidazioni più estese

Il processo contro due praticanti del Falun Gong in Vietnam, che avrebbe dovuto avere luogo il 6 ottobre, è stato rinviato all'ultimo minuto, apparentemente a causa della pressione internazionale. Il signor Vu Duc Trung, 30 anni, CEO di una compagnia high-tech, e suo cognato Le Van Thanh, 35 anni, avrebbero dovuto essere processati ad Hanoi su richiesta di Pechino, per aver trasmesso informazioni non censurate in Cina. I due restano agli arresti e potrebbero essere processati in ogni momento. Reporters without Borders e Freedom House hanno emesso dei comunicati il giorno precedente la data prevista del processo criticando l'episodio. Tutto questo ha luogo mentre, negli ultimi mesi, hanno continuato a crescere intimidazioni e abusi contro i praticanti del Falun Gong locali da parte delle autorità vietnemite. Ad esempio il 31 agosto 2011 tre praticanti di Long An sono stati portati via dalla polizia senza alcun mandato mentre praticavano gli esercizi nel Parco dei Tre Recinti. Durante la custodia la polizia ha usato delle sigarette per bruciare una mano e il naso di uno degli uomini (vedi fotografia) e ha confiscato i telefoni cellulari e le chiavi delle macchine dei praticanti. Questi maltrattamenti hanno iniziato ad intensificarsi verso la metà del 2010, dopo che funzionari cinesi hanno inviato una nota diplomatica al Vietnam che intimava che “le attività dei praticanti del Falun Gong sul territorio vietnamita devono essere attaccate e fermate.”
* FDIC: "Appello Urgente: Il Vietnam deve fermare le intimidazioni contro il Falun Gong. Processo imminente." 29 settembre 2011 (versione originale inglese: http://faluninfo.net/article/1171/ - traduzione italiana: http://it.clearharmony.net/articles/201110/13610.html)
* FDIC: "Aggiornamento Appello Urgente: Rinviato il processo del Falun Gong in Vietnam, ma decine di persone sono ancora detenute nel Consolato Cinese " 6 ottobre 2011 (versione originale inglese: http://faluninfo.net/article/1172/?cid=84 – traduzione italiana: http://it.clearharmony.net/articles/201110/13657.html)
* Reporters without Borders "Two citizen journalists facing jail sentences for operating pirate radio" [“Due cittadini giornalisti rischiano la condanna alla prigione per trasmissioni radio pirata”] 5 ottobre 2011.
* Freedom House "Bowing to Chinese Pressure, Vietnam Places Falun Gong Radio Broadcasters on Trial” [Piegandosi alla pressione di Pechino, il Vietnam mette a processo il Falun Gong per trasmissioni via radio], 5 ottobre 2011.

DIFENSORI DEI DIRITTI
Famoso avvocato dei diritti umani rivela dettagli dell'arresto

Jiang Tianyong, famoso avvocato cinese che ha difeso oltre venti praticanti del Falun Gong, è stato portato via da agenti della sicurezza cinese nel mese di febbraio ed è stato detenuto in isolamento per 60 giorni. Dopo mesi di silenzio seguiti al rilascio, ha recentemente parlato con il giornale di Hong Kong South China Morning Post, rivelando i dettagli del suo calvario. È stato riferito che Jiang è stato picchiato duramente per due notti, è stato costretto a stare seduto immobile per 15 ore al giorno e gli agenti che lo interrogavano gli urlavano “Non sei un essere umano!”. Jiang ha raccontato di essere stato obbligato prima del rilascio a firmare un documento in cui prometteva di riferire i dettagli di ogni attività dei diritti umani o di incontri che avesse avuto. Ha spiegato che la ragione del basso profilo mantenuto dopo il suo rilascio era il timore di arrecare danni ad altri. Anche se ha iniziato a pubblicare commenti sul suo microblog cinese e su Twitter, ha detto di non essersi ancora ripreso completamente dalla paura instillata in lui durante la detenzione. Jiang è uno delle decine di avvocati cinesi che negli ultimi anni hanno sfidato le direttive, le intimidazioni e in alcuni casi la tortura, per difendere i praticanti del Falun Gong, nel tentativo di porre fine alla persecuzione e garantire libertà di credo ai cinesi. Il più famoso di loro, Gao Zhisheng, è stato portato via nell'aprile 2010 e da allora non si hanno più sue notizie.

* South China Morning Post "Lawyer reveals detention ordeal" [“Avvocato rivela il calvario della sua detenzione”] 14 settembre 2011.
* FDIC: "In the Words of Chinese Human Rights Lawyers" [“Nelle parole di avvocati cinesi dei diritti umani”]

Donna della provincia di Hebei mandata in un campo di lavoro per aver cercato giustizia per il fratello detenuto

Il 10 luglio 2011, il signor Tong Ruiqing (仝瑞卿), praticante del Falun Gong di Handan, provincia di Hebei, è stato arrestato per strada dalla polizia nella contea Nanle mentre andava a comprare della frutta. È stato condannato a un anno in un campo di rieducazione-attraverso-il-lavoro (RAL). Sua sorella, la signora Tong Cunshu (仝存书), ha assunto un avvocato per cercare di contestare la sua detenzione arbitraria. Il 2 settembre 2011, lei e l'avvocato sono andati al dipartimento di polizia della contea Nanle per chiedere il rilascio del fratello. Dopo che l'avvocato ha compilato i documenti, i due avevano programmato di andare al centro di detenzione per fare visita al signor Tong. Tuttavia, poco dopo essere usciti dall'edificio, sono stati fermati dalla polizia, che li ha fatti salire su una macchina e li ha riportati alla stazione. La signora Tong, anch'essa praticante del Falun Gong, detenuta in passato per tre anni a causa della sua fede, è stata portata nel Centro di Detenzione della contea Daming. Secondo fonti in Cina, è stata poi condannata al campo di lavoro e portata nel Campo RAL femminile di Shijiazhuang il 20 settembre.

RESISTENZA POPOLARE
In 1500 firmano la petizione che chiede il rilascio di un praticante del Falun Gong da una prigione di Tianjin

Il 12 agosto 2011, più di 1500 persone di Qinhuangdao, provincia di Hebei, hanno firmato una petizione intitolata “Come tratterete questa opinione pubblica”. Chiede alle autorità il rilascio del signor Zhou Xiangyang (周向阳), 38 anni, praticante del Falun Gong rinchiuso nella Prigione Binhai di Tianjin (ex Prigione Gangbei). Nel 2003, il signor Zhou, ingegnere ferroviario, fu arrestato e condannato in un processo farsa a nove anni di prigione perchè praticante del Falun Gong. A quel tempo, era fidanzato con la signora Li Shanshan. Negli anni seguenti, mentre la salute di Zhao si è deteriorata a causa delle torture subite, Li e la madre di Zhou hanno lavarato incessantemente per ottenere il suo rilascio. Nel 2006, la stessa signora Li è stata mandata in un campo di lavoro per 15 mesi per “incitamento alla sovversione” per i suoi sforzi in favore di Zhou.

Nel luglio 2009, diversi esperti dei diritti umani delle Nazioni Unite fecero un appello urgente per Zhou. Il 28 luglio 2009 è stato rilasciato per motivi di salute, quando pesava meno di 40 Kg. Praticando gli esercizi del Falun Gong e studiando gli insegnamenti, Zhou ha presto iniziato a riguadagnare peso e salute. Nell'ottobre 2009, si è finalmente sposato con la signora Li. Sono riusciti ad aprire un piccolo negozio. Tuttavia nel marzo 2011, la polizia ha improvvisamente arrestato Zhou e lo ha riportato in prigione per completare la sua pena. Secondo i familiari, è stato torturato in modo ancora peggiore rispetto alla precedente detenzione, facendo nuovamente degenerare le sue condizioni. È molto debole, soffre di dolori al torace e ha sangue nelle urine. La voce si è velocemente diffusa nella città natale di Zhou via internet e con lettere aperte scritte dalla moglie e dalla madre. In risposta più di 1500 residenti locali hanno firmato una petizione che chiede il suo rilascio. I membri della famiglia di Zhou hanno anche assunto un avvocato di Pechino per fare causa alla prigione per le torture che gli sono state inflitte.

* Appello Urgente delle Nazioni Unite per Zhou Xiangyang del 2009, disponibile qui (scorrere in basso)
* Per un'immagine della petizione e fotografie di Zhou e di sua moglie, vedere la galleria fotografica di questa settimana.
* Racconto di prima mano della moglie di Zhou, Li Shanshan, che racconta nei dettagli la saga della loro persecuzione

Anziana madre nell'Heilongjiang mostra in pubblico un cartello per chiedere aiuto per il figlio in coma

Il 13 settembre 2011 la polizia di Fujin, provincia di Heilongiang ha arrestato il signor Li Shaotie (李绍铁) e un altro praticante del Falun Gong mentre distribuivano materiale informativo sulla pratica e sugli abusi dei diritti umani subiti dai praticanti. Sono stati portati in un centro di detenzione e torturati in modo grave, tanto che il signor Li è entrato in coma. È stato poi mandato al pronto soccorso dell'Ospedale Fujin, ma la polizia si è rifiutata di rilasciarlo, affidandolo alle cure della famiglia. In risposta il 20 e 21 settembre, sua madre 90enne e altri parenti hanno deciso di stare di fronte alla stazione di polizia con un cartello che spiega il trattamento inumano subito da Li e chiedere giustizia. I passanti hanno iniziato a notarli e ad esprimere la loro simpatia. Le fotografie scattate sulla scena mostrano poliziotti in divisa e in borghese che riprendono la madre di Li con una telecamera e poi le confiscano il cartello. È stato riferito che con l'aiuto di altri, ha scritto una lettera di appello e ne ha distribuito oltre cento copie alla gente. Nonostante la legge cinese proibisca la tortura e preveda punizioni per chi se ne rende responsabile, l'impunità è la norma nei casi del Falun Gong. In circostanze come queste, i praticanti e le loro famiglie hanno scoperto negli anni che un modo alternativo per fare pressione sulla polizia affinchè applichi la legge è quello di denunciare i loro crimini a livello locale. L'imbarazzo di essere conosciuti nella loro comunità come torturatori spesso li induce a trattare i residenti che praticano il Falun Gong in modo più umano.
* Per le fotografie della madre di Li che mostra il cartello che ne chiede il rilascio, vedere la galleria fotografica di questa settimana.

VIVERE IL FALUN GONG
Il Falun Gong restituisce la salute a un giovani malato di linfoma

Nel 2008, è stato diagnosticato a Huang Shan, 25 anni, un linfoma allo stato terminale – una forma di cancro. Dopo settimane di chemioterapia, e mentre soffriva per la debolezza e il malessere che ne deriva, gli è stato presentato il Falun Gong. Dopo aver iniziato la pratica, la sua salute è migliorata velocemente. Huang ha potuto interrompere la chemioterapia, e una visita medica tre mesi dopo ha rivelato che il tumore era scomparso.
Leggete qui la storia di Huang.

FUORI DALLA CINA
Le autorità di Hong Kong annunciano restrizioni per i cartelli del Falun Gong

Banner e cartelli sul Falun Gong e sulla persecuzione in Cina sono diventati una norma nei punti turistici di Hong Kong negli ultimi 12 anni. In questi luoghi, i praticanti locali parlano con i residenti di Hong Kong, con i turisti cinesi e con altri degli abusi in Cina, mentre cercano di aiutarli a riconoscere la verità dietro la propaganda del PCC. Secondo i praticanti del Falun Gong di Hong Kong, tuttavia, il 2 settembre, funzionari del Dipartimento per l'Igiene Alimentare e Ambientale (DIAA) hanno inviato una nota a diversi luoghi dove i praticanti mostrano i loro cartelli, incluso il punto di fronte al Liaison Office di Pechino (la rappresentanza del governo centrale ad Hong Kong), dicendo che presto verrà loro chiesto di rimuovere le informazioni. Il DIAA ha citato un'ordinanza normalmente applicata per le attività commerciali, ma ora applicata anche a quelle collegate ai diritti umani. Dicono che chi viola questa norma può essere multato per 47 $USA al giorno, fino ad un massimo di 1565 $USA. Una delle ragioni addotte sono le imminenti elezioni del consiglio del distretto. Per il momento i praticanti si sono rifiutati di rimuovere i materiali. Sono invece andati dai diversi funzionari per spiegare la loro posizione e richiedere l'applicazione dell'ordinanza precedente, applicata per 12 anni, che permetteva la libertà d'espressione. Diversi membri pro-democratici del consiglio legislativo e il direttore dell' Hong Kong Human Rights Monitor hanno espresso preoccupazione per le nuove restrizioni.
* The Epoch Times "Falun Gong Rights Threatened in Hong Kong" [Diritti del Falun Gong minacciati ad Hong Kong], 21 settembre 2011.
* NTD Television "Hong Kong government orders Falun Gong to remove banners"[Governo di Hong Kong ordina al Falun Gong di rimuovere i banner] 13 settembre 2011.

Tailandia: Teppisti aggrediscono anziana praticante del Falun Gong e le spezzano un braccio

In un episodio che rientra nei crescenti sforzi del PCC di reprimere le attività del Falun Gong nell'Asia sudorientale, un'anziana praticante del Falun Gong è stata aggredita da teppisti il 7 ottobre mentre faceva un tranquillo appello di fronte all'ambasciata cinese di Bangkon. La signora Lin Cai, 72 anni, stava meditando di fronte all'ambasciata quando due uomini vestiti di nero l'hanno aggredita. Uno dei due ha strappato gli striscioni e l'altro le ha rotto un braccio con una barra di metallo e le ha dato un pugno nell'addome. È stato raccontato che uno degli uomini ha detto, “Ti insegnerò una lezione riguardo a questi striscioni”, poi ha strappato i banner che riportavano messaggi come “la Falun Dafa è buona” o “Il Partito Comunista Cinese non è la Cina”. Sono poi scappati su una motocicletta senza targa. Secondo la signora Lin, mostrare striscioni di quel tipo è legale in Tailandia e lei ha il permesso della polizia per protestare in quel luogo, rafforzando la possibilità che gli aggressori fossero teppisti assoldati dal PCC. Infatti un agente di polizia che era nelle vicinanze l'ha aiutata a denunciare l'accaduto alla polizia locale, e l'ha sollecitata a recarsi subito in ospedale.
* The Epoch Times "72-Year-Old Protester Attacked Before Bangkok's Chinese Embassy," [Manifestante di 72 anni aggredita di fronte all'ambasciata cinese di Bangkok] 12 ottobre 2011.

Corea del Sud: Rifugiato del Falun Gong ancora detenuto, rischia la deportazione

Una coppia cinese di praticanti del Falun Gong che vivono in Corea del Sud continuano ad essere a rischio deportazione in Cina, anche se per il momento si trovano ancora in Corea del Sud. Il signor Jin Jingzhe, il marito, è ancora detenuto in un centro per immigrati stranieri e questo aumenta il rischio che la sua deportazione possa avvenire rapidamente. Se dovesse tornare in Cina, la coppia rischierebbe la detenzione illegale, la tortura e la morte. La coppia ha presentato richiesta di asilo, che è stata rifiutata, secondo uno schema che si è ripetuto in Corea del Sud negli ultimi anni, dove dal 2009 dieci praticanti del Falun Gong sono stati deportati. Durante un'audizione sui diritti umani in Corea del Nord, il membro del Congresso Chris Smith (R-NJ) che presiedeva la sessione, ha aggiunto un commento sui rifugiati del Falun Gong in Corea del Sud affermando: “la Corea del Sud dovrebbe trovare strumenti appropriati all'interno del sistema legale sudcoreano e delle convenzioni internazionali sulla tortura e sui rifugiati che ha ratificato per permettere a questi praticanti del Falun Gong di restare in Corea del Sud.” Il Falun Dafa Information Center chiede alle autorità sudcoreane di rilasciare immediatamente il signor Jin, mentre cerca di trovare una soluzione al suo caso secondo le linee guida suggerite da Smith e da altri.
* The Epoch Times "Another Congressman Urges S. Korea to Cease Falun Gong Deportations," [Un altro membro del Congresso chiede alla Corea del Sud di fermare le deportazioni del Falun Gong] 25 settembre 2011.
* FDIC "Appello Urgente: La Corea del Sud deve fermare il rimpatrio di praticanti del Falun Gong in Cina" 12 settembre 2011 - traduzione italiana
* Wall Street Journal Blog "Protests grow over deportations of Falun Gong practitioners," [Cresce la protesta per le deportazioni del Falun Gong] 20 settembre 2011.

Versione inglese: http://faluninfo.net/article/1173/?cid=85

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