Bollettino del Falun Gong

Monitoraggio degli sviluppi della situazione del Falun Gong in Cina e all'estero
 
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“I teppisti mi circondarono. Quelli che mi stavano di fronte mi percossero in viso più volte sino a farmi cadere gli occhiali a terra.”

- Un praticante del Falun Gong dal Vietnam racconta l’aggressione subita l’8 Novembre. I praticanti in Vietnam stanno affrontando l’intensificarsi della persecuzione dovuta alle pressioni del Partito Comunista Cinese sulle autorità Vietnamite perché limitino le attività del Falun Gong.

IN PRIMO PIANO
- Nuovo articolo di approfondimento: la propaganda dissacrante del PCC
- Cinque nuovi decessi di praticanti del Falun Gong registrati in Ottobre
- Tempio Buddista nello Sichuan utilizzato per il lavaggio del cervello dei praticanti del Falun Gong
- Testimonianze oculari dal campo di lavoro forzato di Masanjia
- Con un nuovo satellite informazioni non censurate disponibili ad altri milioni di Cinesi
- Wikileaks trasmette la voce del Falun Gong in Cina, nonostante la repressione
- Esempi di dichiarazioni Cinesi che invalidano gli atti contro il Falun Gong commessi sotto pressione

GALLERIA FOTOGRAFICA

Fotografie trapelate dalla Cina nell’Ottobre 2011

Questa galleria fotografica mostra 7 immagini contrabbandate dalla Cina nell’ottobre 2011 e ottenute dal Falun Dafa Information Center. Le immagini, trasmesse all’estero via internet, con grave rischio per i mittenti, forniscono uno sguardo di prima mano sia sulle sofferenze dei praticanti del Falun Gong sia alla resistenza alla violenta campagna contro di loro. Tra le foto vi sono immagini delle vittime della persecuzione, foto del tempio Buddista convertito in centro per il lavaggio del cervello, la petizione pubblica degli abitanti di un villaggio per la liberazione di un amico e foto di striscioni innalzati da praticanti del Falun Gong nel nord-est della Cina.

* FDIC, "Foto contrabbandate nell’Ottobre 2011"

ANALISI

Nuovo articolo di approfondimento: la propaganda dissacrante del PCC

Come altri violatori dei diritti umani hanno fatto in passato, dal 1999 il Partito Comunista Cinese (PCC) ha usato la propaganda di odio come componente chiave della sua campagna per spazzare via il Falun Gong. In Cina, il PCC ha usato i media controllati dallo Stato per bombardare i cittadini con quella che il Wall Street Journal ha definito “la vecchia guerra di propaganda di stile comunista”.

Ciò di cui molti occidentali non sono consapevoli, comunque, è che la disinformazione del PCC si è anche diffusa all’estero, infiltrandosi nella coscienza pubblica occidentale attraverso le versioni Inglesi di media gestiti dallo stato Cinese o grazie al giornalismo di basso livello di nuove testate indipendenti. Tre menzogne, in particolare, costituiscono i pilastri della propaganda del PCC contro il Falun Gong:
1) I praticanti del Falun Gong “assediarono” le sedi del governo centrale nel 1999;
2) Vi sono stati 1.400 decessi presunti attribuibili al Falun Gong;
3) Nel Gennaio 2001 praticanti del Falun Gong si immolarono in Piazza Tiananmen.

Ognuna di queste dichiarazioni, quando è esaminata attentamente e sottoposta ad indagine indipendente, si dimostra falsa e manipolata allo scopo di incitare all’odio contro i praticanti del Falun Gong. Il Falun Dafa Information Center sta introducendo una nuova rubrica di approfondimento per analizzare queste tre dichiarazioni, con brevi spiegazioni e riferimenti. Lo scopo è di informare i nostri lettori e contrastare i perniciosi effetti della propaganda del PCC, nel timore che essa possa privare le vittime degli orribili crimini commessi in Cina del sostegno internazionale che potrebbe salvare le loro vite.

* FDIC Servizio di approfondimento: "La dissacrante propaganda del PCC"

Omissione di soccorso ad un bimbo morente, evento tragico ma non sorprendente

Per secoli la civiltà Cinese è stata la fonte di un profondo sentimento religioso, filosofico e morale. Come è possibile, allora, che un bimbo di due anni sia lasciato disteso sulla strada sino a morire dissanguato mentre i Cinesi gli passano vicino senza prestargli aiuto? La risposta si può trovare in un messaggio della Signora Crystal Chen, già prigioniera di coscienza in Cina, che fu sequestrata e torturata dalla polizia Cinese perché praticante del Falun Gong.

La signora Chen racconta la storia di una giovane poliziotta che aveva appena preso servizio nel locale campo di lavoro, nella divisione per la persecuzione del Falun Gong, quando lei si trovava lì. Una sera la Signora Chen fu legata in una posizione dolorosa dai suoi rapitori e lasciata sola, agonizzante, in una stanza. Ad un certo punto vide la giovane poliziotta guardare nella stanza in cui si trovava, con una espressione mista di orrore e di simpatia stampata sul suo viso, per la tortura di cui era testimone.

La Signora Chen fu poi liberata ma non ha mai dimenticato lo sguardo umanitario sul viso della poliziotta e ha cercato di rintracciarla. Purtroppo, la Signora Chen venne a sapere che quella poliziotta era stata promossa a dirigere della divisione nota per le torture ai praticanti del Falun Gong. Vi sono decine di milioni di praticanti del Falun Gong in Cina e molte categorie di persone – colleghi, compagni di scuola, vicini di casa, famigliari ecc. – sono incoraggiati a denunciare i praticanti del Falun Gong alla polizia o ad aiutare a costringerli a rinunciare alla loro fede profonda. Allora, quali relazioni sociali si possono formare – o rompere – tra la gente? Quel bimbo di due anni fu lasciato morire da 18 individui senza cuore o da un regime che ha così spesso disumanizzato le sue vittime al punto che la gente non vede più negli altri persone degne di aiuto compassionevole.

* Per altri dettagli sul tragico incidente cui si riferisce questa analisi vedere: "YueYue, Bimbo Cinese investito in strada e ignorato, muore"

Giornale bisettimanale dei Diritti Umani in Cina: Centri di lavaggio del cervello per i praticanti del Falun Gong

Nell’edizione del 22 settembre 2011 il Giornale Bisettimanale dei Diritti umani in Cina, edito in lingua Cinese da un gruppo per i diritti umani con sede a New York, ha pubblicato un articolo sui centri per il lavaggio del cervello per perseguitare i praticanti del Falun Gong. Come per le “prigioni nere” usate per alloggiare i sottoscrittori di petizioni, questi centri sono delle prigioni di fortuna, create al di fuori del sistema legale, in cui i praticanti sono detenuti per periodi indefiniti e sottoposti a vari abusi, con lo scopo di costringerli a rinunciare alla loro fede e promettere fedeltà a PCC.

L’articolo inizia raccontando il caso della Signora Yuan Pingjun, una cucitrice di 40 anni, che fu sequestrata il 2 Agosto 2010 e inviata al centro per il lavaggio del cervello della Provincia di Hebei. Nove giorni più tardi la sua famiglia fu chiamata e informata della sua morte. Benché suo marito avesse notato segni di tortura sul suo corpo, le autorità si rifiutarono di indagare sul suo omicidio, cercando al contrario di minacciare i famigliari e di comperare il loro silenzio. Basandosi su una quantità di altri casi, l’autore descrive poi la rete di centri per il lavaggio del cervello come tattica persecutoria del PCC e l’uso di torture fisiche, mentali e psichiatriche praticate in questi luoghi. Benchè il PCC abbia usato i centri per il lavaggio del cervello sin dal 1999, negli ultimi due anni il loro impiego si è accentuato, come parte della rinvigorita campagna di conversione forzata dei praticanti del Falun Gong.

* Giornale bisettimanale dei Diritti Umani in Cina (link)
* All’epoca dei fatti il Falun Dafa Information Center riportò la notizia della morte della Sig.a Yuan Pingjun
* FDIC: "Documenti interni del PCC rivelano la nuova campagna per la “trasformazione” forzata di milioni di praticanti del Falun Gong in Cina"

MORTI A CAUSA DELLE TORTURE

Cinque nuovi decessi di praticanti del Falun Gong registrati in Ottobre

Secondo i rapporti del Falun Dafa Information Center, almeno altri quattro praticanti del Falun Gong sono deceduti a causa delle torture tra luglio e ottobre 2011. In aggiunta, si è saputo di un uomo che è morto in prigione nel 2008, dopo essere rimasto paralizzato a causa delle torture. Tutte e cinque le vittime avevano superato la cinquantina e comprendevano un ex funzionario del PCC, un medico in pensione e il direttore generale di una joint venture straniera. Questi casi portano a 57 il numero delle morti accertate che si sono verificate dall’inizio di gennaio. Questo l’elenco delle vittime sebbene, data la difficoltà di ottenere informazioni, il numero dei morti sia certamente superiore. Sui link corrispondenti si possono trovare una descrizione dettagliata del singolo caso e la fotografia della vittima (quando disponibile).

- Sig.a Zhang Jinghua, era un medico in pensione della provincia di Shandong. Il 7 ottobre 2011 due uomini la udirono per caso parlare del Falun Gong al mercato ed iniziarono a darle la caccia. La inseguirono sino al quarto piano di un palazzo da cui lei poi misteriosamente cadde. Morì sette ore più tardi, lasciando la sua famiglia scioccata.
- Sig.a Wang Chunxiang, 55enne di Lianoning, fu sequestrata nell’ottobre 2006 dopo essere stata seguita da un agente di polizia in borghese, che aveva poi trovato nella sua abitazione del materiale del Falun Gong e una stampante. Poco dopo, con un processo fasullo, fu condannata a otto anni di prigione. Nei cinque anni successivi la sua salute peggiorò notevolmente a causa delle torture e alla mancanza di cure. Il 25 settembre 2011 le autorità della prigione informarono i famigliari della sua morte.
- Sig. Tong Dingqing, 50 anni, ex funzionario del PCC di Hunan. Fu sequestrato nel 2005 e inviato ad una campo di lavoro forzato. Quando fu in condizioni critiche a causa delle percosse e delle iniezioni di droghe sconosciute, fu poi rilasciato in libertà vigilata dietro parere medico. A causa delle torture subite, la sua salute peggiorò. Egli visse i suoi due ultimi anni di vita paralizzato e costretto in un letto. Morì nel settembre 2011.
- Sig. Dai Zongqiu, 53 anni, di Shandong, fu arrestato nell’aprile 2007 e condannato ai lavori forzati. Le gravi torture fisiche subite lo fecero ammalare seriamente e, dietro parere medico, fu rilasciato con la condizionale dal campo. Nel giro di pochi mesi la polizia venne di nuovo per arrestarlo e fu costretto a scappare di casa. Vivendo da fuggiasco per circa tre anni, il Sig. Dai fu vinto dalla malattia e morì nel luglio 2011.
- Sig. Yang Guang, 56 anni, direttore generale di una joint-venture straniera di Changchun, nella provincia di Jilin. Morì il 25 Agosto 2008, all’età di 56 anni. Le torture lo avevano paralizzato quattro anni prima della sua morte e sua moglie era stata costretta a divorziare da lui. Stava scontando una pena a 15 anni, inflitta dopo un processo burla.

TORTURE DETENZIONI E ALTRI ABUSI

Il Tempio Buddista nello Sichuan usato per il lavaggio del cervello dei praticanti del Falun Gong.

Secondo alcune fonti Cinesi, settori del tempio Buddista fuori dalla città di Pengzhou, provincia di Sichuan, sono stati convertiti in un improvvisato centro per il lavaggio del cervello dei residenti locali che praticano il Falun Gong. Almeno 14 praticanti del Falun Gong vi sono stati detenuti dal giugno 2010, con molte torture e abusi riferiti. Il tempio di Sansheng (三圣寺) risale alla Dinastia Song ed è riconosciuto dall’Ufficio Affari Religiosi del governo della provincia di Sichuan. É situato a 30 miglia dal capoluogo della provincia Chengdu in una zona remota di Fenglechang, nella città di Guihua, sotto la giurisdizione della città di Pengzhou. Alcune fotografie inviate dalla Cina mostrano il posto con un piccola pagoda (foto) mentre le descrizioni online del sito ufficiale fanno sfoggio di un panorama pittoresco. Dalla metà del 2010, l’Ufficio 610 e la Divisione Sicurezza Interna dell’Ufficio Pubblica Sicurezza di Pengzhou hanno approfittato dell’isolamento geografico del tempio per convertirlo in un centro per il lavaggio del cervello del Falun Gong. Un caso dettagliato riferito al Falun Dafa Information Center parla dell’esperienze traumatica di una contadina 48enne, la Sig.a Qing Guangrong, la quale fu sequestrata il 29 marzo 2011 nella sua abitazione da funzionari della polizia locale e da agenti dell’Ufficio 610. Fu portata al tempio, dove fu detenuta in isolamento e sottoposta a diverse percosse. Fu rilasciata solo 4 mesi più tardi, il 23 luglio 2011.

* FDIC; comunicato stampa del 31 Ottobre 2011 (con schermate relative al caso)
* Una dettagliata testimonianza dell’esperienza traumatica della Sig.a Qing Guangrong nel tempio per il lavaggio del cervello

Testimonianze oculari dal campo di lavoro di Masanjia

Il Falun Dafa Information Center ha ricevuto di recente la testimonianza in prima persona della Sig.a Wan Xiaohui, una donna di 56 anni di Dalian, in cui ella racconta sconvolgenti episodi vissuti durante l’anno trascorso nel campo di lavoro forzato di Masanjia, nella provincia di Lianoning, dopo che fu imprigionata nel marzo 2010. Per le note torture che vengono fanno, il campo ha ampia fama di campo di lavoro “esemplare”. Tra gli episodi citati dalla Sig.a Wan c’è l’essere spogliati all’arrivo, avere il collo inondato di acqua bollente ed essere forzati ad ascoltare propaganda anti-Falun Gong mentre si è legati in posizioni che provocano dolori lancinanti. Le sue esperienze e molti degli aguzzini nominati corrispondono strettamente a quelli raccontati dalla Sig.a Zhang Lianying, un’altra praticante del Falun Gong detenuta a campo di Masanjia dal 2008 al 2010, ma che è riuscita a fuggire negli USA dopo il suo rilascio nel novembre 2010. Il marito di Zhang, Niu Jinping, era uno dei due praticanti che hanno incontrato in segreto il Vice Presidente del Parlamento Europeo Edward McMillan Scott durante la sua visita a Pechino.
* La testimonianza della Sig.a Wan Xiaohui
* La testimonianza della Sig.a Zhang Lianying

APPELLO URGENTE:

A un’anziana detenuta dall’Expo di Shanhai è negata la libertà vigilata per ragioni di salute, nonostante l’aggravamento delle sue condizioni.

Il 4 Giugno 2009, prima dell’Esposizione Mondiale di Shanghai, una signora 65 enne residente a Hong Kong, Li Yaohua (李耀华), e sua figlia, Sig.a Zhang Yibo, sono state sequestrate nella loro abitazione da agenti dell’Ufficio 610 in quanto praticanti del Falun Gong. Dopo essere state trattenute in custodia per 10 mesi, dopo un processo burla sono state condannate rispettivamente a 3 anni e mezzo e a 1 anno e mezzo di carcere. Sin dall’inizio della sua detenzione, la salute di Li è peggiorata drammaticamente. Una malattia alla spina dorsale che provoca la sua curvatura e la compressione delle terminazioni nervose, era scomparsa quando aveva iniziato a praticare il Falun Gong nel 1996. La malattia si è ora recidivata, procurandole forti dolori, nausea e difficoltà a stare in piedi. I suoi famigliari, compreso il figlio che insegna odontoiatria all’Università della California di Los Angeles, hanno ripetutamente presentato appelli per il suo rilascio alla procura della prigione femminile di Songjiang. Benchè in possesso dei requisiti per ottenere il rilascio per motivi di salute, le autorità rifiutano di liberarla. Il personale dell’Amministrazione Penitenziaria di Shanghai e l’Ufficio di Giustizia hanno risposto con telefonate alla richiesta scritta di concessione della libertà condizionata, evidentemente per evitare di lasciare traccia del loro comportamento illegale. Il Falun Dafa Information Center esorta la comunità internazionale ad esercitare pressioni sulle autorità Cinesi per l’immediato rilascio di Li e permetterle, se lo desidera, di ritornare a Hong Kong. Il Falun Dafa Information Center ha riferito la detenzione di Li e la sua condanna come parte di un più ampio piano di rastrellamento dei praticanti del Falun Gong in vista dell’Esposizione Mondiale di Shanghai.

* FDIC: "Storie personali dietro la repressione in vista dell’Expo di Shanghai" 

MEDIA & LIBERTÀ DI INTERNET

Grazie a un nuovo satellite, notizie non censurate a disposizione di altri milioni di Cinesi

Il 19 ottobre scorso, l’emittente New Tang Dynasty Television (NTDTV) ha annunciato l’inizio delle trasmissioni per la Cina attraverso il satellite Koreasat, in aggiunta al notiziario trasmesso per gli spettatori Cinesi attraverso il satellite di una società di Taiwan. Il nuovo canale, che utilizza le frequenze della banda Ku invece della banda C, consentirà ai telespettatori Cinesi e di tutta l’Asia di ricevere i programmi della NTDTV con una piccola parabola, più facilmente ottenibile. NTDTV è una stazione indipendente, no profit, fondata nel 2001 da un piccolo gruppo di praticanti del Falun Gong, nell’intento di fornire informazioni non sottoposte a censura agli abitanti della Cina ed alle persone di lingua Cinese in tutto il mondo. I suoi notiziari riguardano argomenti censurati dai mezzi statali, quali scaldali della sanità pubblica, inquinamento ambientale, violazioni dei diritti umani come la persecuzione del Falun Gong. I programmi includono poi talk shows, nel corso dei quali i telespettatori Cinesi possono intervenire per esprimere lo loro opinioni e le loro rimostranze, e concorsi tendenti a ridare vita alla cultura tradizionale Cinese. Il 16 giugno 2008 il trasmettitore di NTDTV Eutelsat in banda Ku improvvisamente sospese le trasmissioni per l’Asia con l’apparente giustificazione di un problema tecnico; si trattava evidentemente di un tentativo di ingraziarsi i favori del PCC. Dopo la sospensione del segnale della NTDTV, l’emittente ricevette migliaia di messaggi da telespettatori Cinesi che esprimevano il loro disappunto per non poter più vedere i suoi programmi.

* Comunicato stampa NTDTV del 22 Ottobre 2011: "NTDTV riprende le trasmissioni per l’Asia su satellite in banda Ku"

La TV del PCC trasmette in Inglese a Washington DC

Il 1° Ottobre la CCTV (Chine Central Television), uno dei principali organi di propaganda del PCC, ha iniziato le trasmissioni in lingua Inglese nell’area di Washington DC e del Nord Virginia. Le trasmissioni avvengono su due canali – CCTV News e CCTV Documentary – che trasmettono 24 ore al giorno su Verizon e Comcast. L’esperto media He Qinglian ha dichiarato a Epoch Times che questo fa parte della strategia del PCC per migliorare la propria immagine in Occidente “modificando impercettibilmente l’immagine pubblica della Cina in modo da uniformarla a quella ... del governo Cinese”. Tale strategia potrebbe anche prevedere, ad esempio, il tentativo di convincere gli Americani a credere che “il controllo governativo sui mezzi è necessario”. La CCTV si presenta come “importante organo portavoce del PCC”, ed è, da un punto di vista amministrativo, un vice-ministero del governo nazionale. Con questo ruolo, l’emittente ha una lunga storia di fabbricazione delle notizie e della diffusione della propaganda favorevole al PCC e alle sue campagne politiche, coprendo invece i fatti che potrebbero macchiare l’immagine del partito. Nel contesto della campagna contro il Falun Gong, la stazione è stato un veicolo chiave per la diffamazione e la demonizzazione dei praticanti. Nei giorni successivi alla decisione del Partito di sopprimere il Falun Gong, il canale mandò in onda una maratona di storie prefabbricate per contribuire a creare un’atmosfera di odio – e infine di violenza – contro i praticanti. Forse uno degli aspetti più inquietanti della presenza della CCTV a Washington DC è che, in apparenza, è riuscita ad ingaggiare un contingente di visi Occidentali per presentare i propri programmi e per gestire la propria sede, con ciò conferendo credibilità al proprio messaggio.
* The Epoch Times 11 Ottobre 2011: "CCTV trasmette propaganda adattata al pubblico di Washington DC" 

Il Vietnam ha processato due giornalisti radiofonici il 10 novembre mentre 50 praticanti sono imprigionati per una manifestazione pacifica

Il processo ai due praticanti del Falun Gong in Vietnam è stato rinviato due volte sotto la pressione internazionale ed ora è stato fissato per giovedì 10 novembre, secondo informazioni giunte al Falun Dafa Information Center. I due sono accusati di aver trasmesso in Cina via radio delle notizie non sottoposte a censura e sono detenuti da 17 mesi, evidentemente a causa delle pressioni del PCC sulle autorità Vietnamite. Questo è il terzo tentativo di processare il Sig. Vu Duc Trung, 31enne Direttore Generale di una società high-tech, e il cognato 36enne, Sig. Le Van Thanh. Nel frattempo, circa 50 praticanti del Falun Gong sono stati percossi ed arrestati martedì 8 novembre per aver organizzato un sit-in pacifico davanti all’Ambasciata Cinese di Hanoi per protestare contro il processo sopra detto. Secondo fonti Vietnamite, i praticanti sono tuttora detenuti in un centro di detenzione di Dong Anh. Il 9 novembre Amnesty International ha emesso un comunicato stampa in cui si condannano gli arresti e si denuncia la soppressione dei praticanti del Falun Gong in Vietnam. Il Falun Dafa Information Center invita la comunità internazionale a condannare questi atti di violenza e di repressione. Il Centro ha anche chiesto alle autorità Vietnamite di rilasciare immediatamente e senza condizioni i praticanti del Falun Gong detenuti e di non cedere più alle pressioni del regime Cinese.

* FDIC, 7 Nov. 2011: "Aggiornamento urgente dell’appello: il Vietnam processa Giovedì i praticanti del Falun Gong per le trasmissioni radio"

* FDIC, 8 Nov., 2011: "50 praticanti del Falun Gong percossi e arrestati durante una manifestazione pacifica in Vietnam"

* Reporters senza Frontiere: "Due cittadini giornalisti rischiano la prigione per aver creato una radio pirata.”

* Freedom House: “Inchinandosi alle pressioni della Cina ilVietnam mette sotto processo due giornalisti radiofonici del Falun Gong.”

RESISTENZA POPOLARE

Un cablo di Wikileaks cita la voce del Falun Gong in Cina nonostante la repressione

Un cablo di Wikileaks datato 17 agosto 2009, dal Consolato USA di Chengdu, provincia di Sichuan, poco dopo il 10° anniversario della repressione del Falun Gong da parte del PCC, dice che “benché soppresso, il Falun Gong continua a far sentire la propria voce”. Il cablo cita esempi quali quello di funzionari del consolato che trovano messaggi relativi al Falun Gong sulle banconote Cinesi. Il cablo parla anche di fax e telefonate riguardanti il Falun Gong e il movimento dissidente Tuidang che il Consolato riceve regolarmente; il che sta a indicare che anche la popolazione Cinese riceve tali messaggi. Il cablo dice anche che “molti” Cinesi usano Freegate, un software sviluppato dai praticanti del Falun Gong per eludere la censura. Il cablo rivela che “in gennaio, un funzionario del governo locale di una contea di etnia Miao, nella provincia di Guizhou, ha detto al Segretario Generale del Consolato che parte del suo lavoro consiste nel raccogliere le banconote che recano messaggi del Falun Gong e che i membri del Falun Gong chiamano regolarmente il governo locale per discutere coi funzionari”. Tali osservazioni, di fatto, toccano solo la punta dell’iceberg dei diversi metodi che i praticanti del Falun Gong utilizzano in Cina e all’estero per informare il popolo Cinese su ciò che il Falun Gong e con quanta brutalità i suoi praticanti sono trattati. Lo scopo ultimo di tali sforzi è la fine della persecuzione e incoraggia sia i funzionari sia i cittadini comuni a non commettere crimini che rimpiangerebbero più tardi. Come è evidente dalle dichiarazioni che seguono, essi stanno raccogliendo sempre più frutti.
* Wikileaks, cablo del 17 Agosto 2009 – leggi l’articolo correlato in italiano

* FDIC: "Falun Gong: resistenza pacifica"

* FDIC: "Il Falun Gong e il movimento Tuidang”

Foto dalla Cina mostrano striscioni pro Falun Gong esposti nel Nord-Est del paese

Il 12 ottobre 2011 il Falun Dafa Information Center ha ricevuto una serie di foto scattate nella provincia di Heilongjiang, nel nord-est della Cina. Le foto mostrano vari posters e striscioni esposti al pubblico che recano messaggi sul Falun Gong. Tra i messaggi, alcuni sintetici come “Falun Dafa è Grande” e “ Il mondo ha bisogno di Verità-Compassione-Tolleranza”, un riferimento ai principi fondamentali del Falun Gong e un tentativo di affermare di tali valori a fronte dei tentativi del PCC di screditarli. Altri posters fanno riferimento a punti specifici della propaganda del PCC come “L’auto-immolazione del 2001 in Piazza Tienanmen fu orchestrata dal PCC per incastrare il Falun Gong.”
* Un esempio di foto

Esempi di dichiarazioni di Cinesi che annullano atti anti-Falun Gong compiuti in passato sotto pressione

Negli ultimi 12 anni centinaia di migliaia di cittadini Cinesi hanno postato dichiarazioni sul sito estero Minghui.org, ritrattando atti da loro compiuti e che in qualche misura hanno contribuito alla persecuzione contro il Falun Gong. Alcune delle dichiarazioni provengono da praticanti, di solito per esprimere il desiderio di ritrattare la denuncia della loro fede fatta sotto tortura. Molti altri messaggi sono postati da cittadini che non praticano il Falun Gong ma che desiderano scusarsi per aver partecipato in passato ad azioni anti-Falun Gong ed esprimono gratitudine verso i praticanti e verso il fondatore Li Hongzhi per la gentilezza, il coraggio e la pazienza mostrati nel risvegliare la bontà nei cuori dei Cinesi o aiutando i loro cari. Nel link sottostante vi sono alcuni piccoli esempi delle dichiarazioni ricevuti di recente dal sito Minghui.org in settembre e ottobre 2011. Le dichiarazioni provenienti da praticanti portano a 465.676 il numero totale di tali messaggi ricevuti dal sito dal 1999.

* Leggi qui le traduzioni di diverse dichiarazioni pervenute in Settembre-Ottobre 2011

VIVERE IL FALUN GONG

La sorte cambia per un imprenditore Koreano a Taiwan

Chen Keren è un imprenditore Coreano che nove anni fa si è trasferito a Taiwan per avviare un’attività. Dopo aver già affrontato i problemi causati dalla crisi finanziaria Coreana nel 1997, arrivando a Taiwan scoprì che la filiale locale della sua impresa era indebitata. “Mi sentii come in un inferno vivente”, ricorda. Proprio mentre la società stava per riprendersi, Chen fu all’improvviso tradito da un importante azionista. A quel tempo egli praticava il Falun Gong da cinque mesi. Iniziò a gestire la sua azienda e a trattare gli altri secondo l’insegnamento del Falun Gong di Verità, Compassione e Tolleranza, incoraggiando i dipendenti ad essere onesti e gentili gli uni con gli altri e perdonando il socio che lo aveva imbrogliato. Benché non si attendesse grandi risultati, quello fu il momento in cui la sua sorte iniziò a cambiare.
* Leggi la sua storia

FUORI DALLA CINA

Stato australiano discute i corsi del Confucius Institute

Il 31 ottobre 2011 il Parlamento dello Stato Australiano del New South Wales (NSW) ha tenuto il primo dibattito governativo conosciuto sui corsi tenuti dal Confucius Institute. In settembre Jamie Parker, parlamentare dei Verdi, aveva presentato 10.000 firme di residenti locali che chiedevano la sospensione del programma. I corsi, attualmente tenuti in sette scuole pubbliche, sono sponsorizzati dal Ministero dell’Educazione del NSW ma sono finanziati dall’Ufficio del Council International di Lingua Cinese (Hanban), affiliato al Ministero dell’Educazione Cinese. Ciò ha fatto nascere il timore che la propaganda e la censura del PCC – in particolare su temi come il Falun Gong, Taiwan, il Tibet o Piazza Tienanmen – si possano insinuare nell’insegnamento. I timori sono stati alimentati da una ricerca della Università Tecnologica del Quensland Falk Hartig, che ha scoperto che il Confucius Institute nel mondo non tratta argomenti che potrebbero essere sgraditi al governo Cinese. Altri rapporti hanno evidenziato controlli discriminatori sugli insegnanti Cinesi prima della loro ammissione al ruolo di insegnati dei corsi del Confucius Institute, con specifiche direttive che richiedono che gli insegnanti non siano praticanti del Falun Gong. “É chiaro che gli insegnanti sono stati selezionati politicamente e saranno fortemente orientati a rispettare l’ortodossia di Pechino su molti temi sensibili”, ha detto Parker. “É naturale per gli allievi che studiano una lingua fare domande circa la cultura, la tradizione e la storia della Cina. Sono fortemente preoccupato che non possano ricevere le risposte imparziali alle quali il nostro curriculum attribuisce molta importanza”. Il parlamentare liberale Geoff Lee presenterà altre 12.000 firme in novembre il che, secondo il regolamento parlamentare, darà il via ad un secondo dibattito.

* The Epoch Times, 13 Ott. 2011: "Dibattito di un Governo di Stato Australiano sul Confucius Institute"
* The Inner West Courier, 13 Ott. 2011: "I Verdi vogliono tagliare i Corsi di Cultura Cinese”

* The Epoch Times, 23 Ago 2011: "Il Confucius Institute importa la discriminazione in Università Americana”

Donna di Flushing arrestata per aver aggredito un sostenitore del Falun Gong

L’11 ottobre, la polizia di Flushing ha arrestato una donna per aver aggredito un avvocato Cinese che era venuto in soccorso di un praticante del Falun Gong attaccato. La Sig.a Li Huahong è stata ammanettata e portata via dalla polizia per l’aggressione al Sig. Cheng Changhe avvenuta alla fine di agosto. Questo era il quarto arresto della Sig.a Li dal 2008, quando iniziò a distribuire a Flushing materiale propagandistico che incitava all’odio nei confronti del Falun Gong, come vuole l’associazione da lei guidata e sostenuta dal PCC. L’incidente che ha causato l’ultimo arresto risale al 26 agosto 2011. La Sig.a Li stava assalendo e insultando una donna Giapponese che pratica il Falun Gong quando il Sig. Cheng è intervenuto per fermarla. Egli divenne allora il bersaglio della Sig.a Li che gli strappò la camicia e lo graffiò in viso, mentre suoi compagni si univano a lei nell’aggressione.

* Per altre informazioni sul suo arresto, vedi The Epoch Times, 13 Ott. 2011: “Donna di Flushing arrestata per aggressione”

Consolati Cinesi in Germania e U.S.A. negano il rinnovo del passaporto a praticanti del Falun Gong.

In due casi recenti, personale consolare Cinese in Germania e negli USA ha comunicato a praticanti del Falun Gong che non potevano ottenere il rinnovo del passaporto della RPC se non avessero sottoscritto una dichiarazione in cui si impegnavano a non partecipare ad attività legate al Falun Gong. Il 14 marzo 2011 il Sig. Yang Sizhao fece domanda di rinnovo del proprio passaporto al consolato Cinese di Monaco, rinnovo che si supponeva avrebbe richiesto al massimo 15 giorni. Dopo quasi 4 mesi, Yang non aveva ancora ricevuto risposta. Invece, il 4 luglio una donna lo chiamò dal consolato per dirgli che solo se avesse sottoscritto una dichiarazione garantendo di non partecipare ad alcuna attività del Falun Gong in Germania avrebbe ottenuto dal consolato il rinnovo del passaporto. Egli rifiutò e richiamò il consolato agli inizi di ottobre, ma ottenne la stessa risposta. Nel contempo, un giornale della Virginia ha pubblicato il 18 settembre la lettera di un lettore, il Sig. Xudong Joshua Li, un ricercatore medico, che racconta un’esperienza simile: “Il mio passaporto Cinese è scaduto nel 2009 e ho tentato di rinnovarlo presso l’Ambasciata Cinese. Come “pre-requisito”, comunque, il funzionario Cinese mi ha chiesto di condannare il Falun Gong e di presentare una dichiarazione di pentimento per averlo praticato. Li ha rifiutato e, invece, nell’agosto 2011 è divenuto cittadino americano.
* The Daily Progress, 18 Sett. 2011: "Gli USA dovrebbero prendere posizione in favore del Falun Gong"

I fatti

Dal 1999 il PCC ha condotto una diffusa, brutale campagna di persecuzione per sradicare il Falun Gong, una tradizionale pratica spirituale e di qigong di scuola Buddista, che conta ancora in Cina decine di milioni di aderenti. Centinaia di migliaia di Cinesi che praticano il Falun Gong sono detenuti, divenendo così il maggior gruppo di prigionieri di coscienza in Cina ( articolo). Le Nazioni Unite, Amnesty International, legali per i diritti umani Cinesi e i media Occidentali hanno documentato torture e morti del Falun Gong per mano di funzionari Cinesi ( rapporti). Nel suo rapporto annuale pubblicato all’inizio del 2011, Amnesty International ha dichiarato che i praticanti del Falun Gong che rifiutano di rinunciare alla loro fede “sono normalmente torturati sino a che non collaborano; molti muoiono durante la detenzione o subito dopo il rilascio”. La campagna del Partito Comunista e la sua attuazione rappresentano una violazione della legge Cinese e , contrariamente a quanto comunemente dichiarato, il Falun Gong non è stato bandito come “culto malvagio.” ( analisi)

Versione inglese: http://faluninfo.net/email/1200/#1

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