Casi di Decesso

  • Jiangsu: Il signor Chen Guanghui, è morto a 40 anni dopo esser stato in coma per oltre due anni a causa della persecuzione nella prigione di Suzhou

    Il suo corpo era gonfio quasi da non riconoscerlo a causa degli edemi. L’ospedale gli diagnosticò una malattia terminale e informarono le autorità della prigione. Lo staff della prigione ordinò allo staff dell’ospedale di tenere segrete queste informazioni alla famiglia. La famiglia del signor Chen chiese che egli fosse trasferito in un altro ospedale e rilasciato in modo da poterlo portare a casa. Le autorità della prigione dissero: “Deve morire in prigione”
  • Jilin: Il Sig. Sun Changde, praticante della Falun Dafa, è morto a 43 anni in seguito alla persecuzione subita in prigione.

    Venne torturato crudelmente. La sua famiglia chiese più volte la sua liberazione sotto dichiarazione del medico ma la guardia Zhang Yong disse: "Possiamo concedere la libertà su dichiarazione medica soltanto per due condizioni. Innanzitutto, se la famiglia è ricca, allora possiamo liberarlo, anche non in caso di malattia. In secondo luogo, se muore alcuni giorni dopo il suo ritorno a casa."
  • Liaoning: La signora Tong Chunshi, 57 anni, è morta a seguito della tortura nel campo di lavoro forzato di Longshan

    Venne condannata a tre anni di lavoro forzato e detenuta nel campo di lavoro forzato di Longshan. I suoi carcerieri la misero in una "stanza gelida," la scossero con bastoni elettrici, la appesero dalle manette, la privarono del sonno e la forzarono a stare accovacciata per quaranta giorni. Inoltre, le guardie la picchiarono, le diedero calci e le fecero fare lavoro di schiavo. Ebbe una ricaduta del cancro all’esofago nel 2004 e non poteva mangiare. Andò a casa estremamente debole e morì il 5 settembre 2006, all'età di 57 anni.
  • Heilongjiang: La Sig.ra Zhang Yunzhi della città di Qiqihar è morta a seguito di brutali perstaggi.

    Quando la sua famiglia arrivò e la vide, i suoi arti erano contratti e la sua bocca sanguinava. Era incontinente ed era distesa su un lato, in stato di incoscenza. I medici erano sorpresi del suo stato, ma non le prescrissero nessuna medicina. I membri della sua famiglia erano estremamente preoccupati ed insistettero per portarla a casa. Tuttavia, i poliziotti rifiutarono di liberarla nonostante il suo grave stato, dichiarando che avevano bisogno dell'autorizzazione dei loro superiori. Fecero aspettare la sua famiglia due ore prima di autorizzarli a riportarla a casa.
  • Jiangsu: Il sig. Chen Guanghui è morto, nella prigione di Suzhou, dopo aver trascorso oltre due anni in coma a causa della persecuzione.

    A causa di un edema il suo corpo era gonfio a tal punto da non essere riconosciuto. L'ospedale gli diagnosticò una malattia all’ultimo stadio informandone le autorità della prigione. Il personale della prigione ordinò al personale dell'ospedale di mantenere segrete queste informazioni alla famiglia. La famiglia del sig. Chen chiese che fosse trasferito in un altro ospedale o che fosse liberato così da poterlo portare a casa. Le autorità della prigione dissero: "Può soltanto morire in prigione."
  • Xinjiang: La signora Cao Aihua è stata torturata a morte nel Campo di Lavoro Forzato

    La signora Cao Aihua, fu arrestata nell’Agosto del 2006 quando scrisse messaggi per promuovere l’abbandono del Partito Comunista Cinese su delle banconote. A metà Novembre la signora Cao fu spedita nel Campo di Lavoro Forzato Femminile di Urumqi. Questa era la terza volta che la signora Cao era stata rinchiusa in un campo di lavoro forzato. Morì nel giro di una settimana a causa delle torture.
  • Jilin: Il sig. Yang Hongquan è stato perseguitato a morte

    La polizia lo picchiò, usando una tavola di legno per graffiare le sue costole e trascinandolo in giro tirandolo per i capelli; usò sacchetti di plastica per ricoprirgli la testa e soffocarlo; lo liberò momentaneamente quando lo vide quasi vicino alla morte, ma poi ripeterono il soffocamento. La polizia lo minacciò che, una volta uscito, non avrebbe dovuto parlare con nessuno della tortura subita; altrimenti lo avrebbero torturato a morte.
  • Guansu: Il praticante Yu Jinfang, imprigionato 4 anni per aver aiutato un’altro praticante, è morto 10 giorni dopo il rilascio

    Yu Jinfang era detenuto nella Divisione di Anziani e Disabili nella Prigione di Lanzhou. Passò cinque anni in prigione e rimase fisicamente e psicologicamente devastato. Le sentenze illegittime imposte al signor Yu teminarono nel Novembre del 2006. La sua famiglia lo riportò a casa il 13 Novembre del 2006. Era emaciato, estremamente debole e non riusciva mangiare niente. Vomitava di frequente. disse che quelle condizioni iniziarono due mesi prima del suo rilascio dalla prigione.
  • Gansu: Il signor Liu Yongchun, 52 anni, è stato torturato a morte nella prigione della città di Jiuquan

    Quando andarono alla prigione, l'amministrazione della prigione permise loro di vedere soltanto la sua testa, ed a una certa distanza. Non permise loro di avvicinarsi al cadavere, né di vedere il resto del suo corpo. Come da tradizioni locali, la moglie di Liu Yongchun chiese di portare il corpo a casa per fargli una sepoltura rispettabile. Tuttavia, gli ufficiali della prigione non glielo permisero; anzi le chiesero di firmare l'autorizzazione per la cremazione. La famiglia del signor Liu Yongchun si rifiutò di firmare.
  • Ahnui, Jilin e Pechino: Morti ancora sette praticanti della Falun Dafa a causa della persecuzione.

    Nel 2001, è andata a Pechino per sostenere pubblicamente la Falun Dafa, per poter dire a numerose persone in Piazza Tiananmen che la"Falun Dafa è Buona". Quando è ritornata a casa, suo marito non voleva più che studiasse la Fa e che praticasse gli esercizi perché aveva paura a causa delle numerose campagne politiche in corso, paura di trovarsi immischiato. Lui la maltrattò verbalmente e la picchiò affinché non studiasse più la Fa, né facesse regolarmente gli esercizi.
  • Hunan e Shandong: Quattro praticanti sono morti a seguito della persecuzione

    uttavia, dopo il 20 luglio 1999, quando il partito comunista cinese iniziò a perseguitare il Falun Gong, venne importunata frequentemente dai vari dipartimenti del governo. Nella primavera del 2000 venne portata in un centro per il lavaggio del cervello nella contea di Mengyin, dove venne picchiata con cavi d'acciaio, insultata verbalmente, insultata con un linguaggio osceno e le vennero estorti oltre duemila yuan (*).
  • Heilongjiang: La signora Li Guiqin della città di Qiqihar, prima di morire è stata perseguitata in modo brutale.

    Il 9 Settembre la polizia la costrinse a fornire informazione su altri praticanti, e quando si recarono in un’area in cui c’erano alcuni edifici nella zona di Jiefangmen, la signora Li cadde da un’ edificio. Morì immediatamente. Le informazioni dettagliate devono essere approfondite con investigazioni.
  • Heilongjiang: La signora Li Guiqin è morta in custodia alla polizia dopo un’ arresto su larga scala nella città di Qiqihar. (Fotografia)

    I poliziotti continuarono a torturare la signora Li Guiqin e tentarono di forzarla a fornire i nomi degli altri praticanti; lei si rifiutò di cooperare, e morì dopo essere caduta dal terzo piano. Ulteriori dettagli sono ancora sotto indagine. Questo è il secondo caso di decesso causato dai poliziotti della Stazione di Zhengyang in un’ anno.
  • Guangdong, Hebei e Hubei: Tre praticanti della Falun Dafa sono morti a seguito della persecuzione

    I membri della famiglia di Wang Taichang la segnalarono alle autorità e così venne arrestata e portata alla stazione di polizia. Tuttavia, riuscì a scampare alla detenzione. Da allora in poi, personale fuorilegge andò a casa sua a molestarla parecchie volte. Quindi venne costretta a lasciare la sua casa ed andare da un luogo ad un altro per un lungo periodo di tempo. Quando ritornò a casa, il 2 ottobre 2006, morì improvvisamente dopo aver avuto un infarto.
  • Jilin e Heilongjiang: Due praticanti sono deceduti a causa della persecuzione

    Durante questo periodo, la polizia tentò di costringere la signora Su a redigere una dichiarazione di denuncia contro la Dafa, ma la signora Su rifiutò. Gli agenti della divisione di sicurezza, prima di liberare la signora Su, multarono la famiglia di 500 yuan ed estorsero altri 300 yuan, dicendo che era l’importo della “tassa del vitto". Il lungo periodo della persecuzione ha danneggiato gravemente la salute della signora Su Guiqin. Iniziò a sputare sangue il 6 gennaio 2006 e due giorni dopo perse conoscenza.