Rivelare la persecuzione

Campo di lavoro | Tortura | Abusi Sessuali | Aborto Forzato | Ospedale Psichiatrico | Lavaggio di Cervello | Altre | Alimentazione Forzata | Casi di Decesso | Detenzione Illegale | Estorsione | Prelievo di Organi su Praticanti Vivi | Somministrazione forzata di farmaci | Lavori forzati | Percosse elettriche

  • Hebei: Il signor Chen Baihe è morto per avvelenamento nella prigione di Jidong?

    È stato più volte segnalato che nelle prigioni della Cina e nei centri di lavaggio del cervello hanno forzatamente iniettato ai praticanti del Falun Gong farmaci che danneggiano il sistema nervoso centrale. È stato riferito che il veleno viene messo nel cibo e nelle bevande di praticanti del Falun Gong che non li uccide subito, ma è causa di morte diversi mesi o anni dopo.
  • Shandong: Gli arresti e le condanne illegali dei praticanti del Falun Gong evidenziano gli abusi del PCC verso il sistema giudiziario

    Quando il capitano del distretto di Sicurezza Nazionale di Zhoucun Dong Changliang ha arrestato un praticante, ha gridato davanti alla folla: "mi potete citare in giudizio. Potete assumere un avvocato. Non mi interessa. Non importa quello che fate, non potete vincere. Il capo della centrale del PCC Zhou Yongkang ci ha detto che non abbiamo bisogno di rispettare la legge quando si tratta di praticanti del Falun Gong. Possiamo fare quello che vogliamo".
  • Il signor Jiang Xiqing è stato cremato vivo, i suoi figli chiedono giustizia

    Più di sei ore dopo che avevano dichiarato la sua morte, al campo di lavoro, abbiamo visionato il corpo di mio padre che era stato messo in un freezer; abbiamo scoperto che il suo addome e altre parti del corpo erano ancora caldi. Eravamo stupefatti: “Papà non è morto. È ancora vivo!” Urlammo: “Presto salvate nostro padre! Salvatelo! Mio padre è ancora vivo!” Volevamo praticare il massaggio cardiaco ma siamo stati fermati da più di venti guardie che erano sul posto. Le guardie del campo di lavoro lo portarono via forzosamente dalla fredda cella mortuaria.
  • Hebei: Il praticante Zhao Baosheng è stato perseguitato a morte

    Cinque poliziotti lo picchiarono brutalmente, tanto che perse l’uso delle braccia. Lo torturarono in molti modi. Col più aspro freddo clima invernale, gli toglievano gli abiti e lo ammanettavano al muro esterno. Gli gettavano addosso acqua ghiacciata e lo colpivano con bastoni elettrici; spesso anche sui genitali. Ammanettavano le sue mani a due sedie diverse così che non potesse sedersi.
  • Capo infermiera: Le atrocità nel Campo di Lavoro Forzato di Masanjia non possono essere negate

    Il 12 maggio 2008, a circa 200 persone, tra cui i praticanti del Falun Gong e i detenuti delle divisioni 1 e 2, sono stati effettuati gli esami del sangue. Già l'8 marzo 2006 i media all'estero avevano fornito informazioni riguardo ai crimini dell'espianto sistematico di organi sui praticanti del Falun Gong, quindi sapevo che le analisi del sangue venivano condotti per prepararci ai trapianti di organi.
  • Tianjin: La prigione di Gangbei nasconde che mio marito è stato torturato a morte

    Mio marito è morto nel 2011, dopo 10 giorni trascorsi nel carcere di Gangbei a Tianjin. La prigione ha sostenuto che è morto in ospedale mentre, all'inizio del 2013, da fonti attendibili provenienti dal centro di detenzione mi è stato comunicato che in realtà è stato torturato a morte in carcere.
  • Shandong: Il signor Li Huixi torturato a morte

    I praticanti furono nuovamente picchiati durante la notte, Mou Mingsheng indossava un paio di scarpe con lastre di metallo sotto i tacchi, che usò ripetutamente per calpestare le cosce dei praticanti. Mentre il signor Li veniva brutalmente picchiato, gli chiesero se avrebbe continuato a praticare il Falun Gong. Il signor Li disse: "Sì"; poi gli chiesero se il Falun Gong era buono. Il signor Li disse ancora:"Sì"; allora gli ordinarono di ingiuriare il suo Maestro, ma il signor Li disse: "No".
  • Shanxi: Il signor Guo Xiaowen perseguitato a morte nella prigione Jinzhong

    Invece di avvisare direttamente la famiglia della sua morte, le autorità carcerarie l’hanno prima notificata al comitato del villaggio. La famiglia è stata contattata telefonicamente il 13 marzo. I funzionari della prigione hanno dichiarato che si tratta di "morte per cause naturali." Quando la famiglia è andata alla prigione per il riconoscimento del cadavere, le guardie non hanno permesso loro di scattare fotografie e hanno fatto depositare loro i telefoni cellulari.
  • Heilongjiang: Il Signor Liu Hongchao ci ha lasciato dopo aver subito per dieci anni la persecuzione

    Dal giorno che il regime comunista iniziò la persecuzione del Falun Gong nel luglio 1999, l’unità di lavoro del signor Liu e altre autorità, iniziarono a molestarlo continuamente nel tentativo di costringerlo a rinunciare al suo credo. Quando il signor Liu fu rilasciato, tre anni dopo, il personale dell’Ufficio 610 (*) del distretto di Aihui e di altre organizzazioni lo tormentarono spesso. A causa di ciò, sua moglie presa della paura, lo controllava continuamente e non gli permetteva di contattare altri praticanti.
  • Shandong: Un testimone oculare della persecuzione del Falun Gong in una prigione cinese

    Ho lavorato come supervisore nel distretto n° 11 della prigione provinciale di Shandong. In un primo momento non ho capito il Falun Gong. Essendo un supervisore avrei potuto guadagnare maggiori crediti; non ci ho pensato più di tanto e ho accettato l'incarico. Durante quel periodo, ho assistito ai metodi di tortura inumani utilizzati nel distretto n° 11 della prigione per "trasformare" (*) i praticanti del Falun Gong. Le devastanti torture fisiche e mentali erano intensamente scioccanti. Se altre persone mi avessero detto queste cose, forse non ci avrei creduto. Tuttavia questi atti brutali sono stati esposti davanti ai miei occhi.
  • Heilongjiang: Il sig. Liu Wenwei, ex dipendente della Procura Ferroviaria di Harbin, perseguitato a morte

    Nel corso degli ultimi 13 anni, è stato arrestato tre volte, condannato a tre anni di lavori forzati, e portato in un centro di lavaggio del cervello per due volte. La sua casa venne saccheggiata quattro volte, ed è stato monitorato per un lungo periodo di tempo. Inoltre gli venne imposta un'altra mansione al lavoro. L'11 novembre 2012, all'età di 51 anni, morì pochi giorni dopo il suo rilascio dal centro di lavaggio del cervello.
  • Pechino: Atti selvaggi di torture nel campo di lavoro forzato femminile Tiantanghe

    Chen Jianhua, una praticante della parte nord-orientale della Cina, è stata picchiata da alcuni agenti di polizia uomini che le avevano calpestato la testa. Le lesioni le hanno causato fratture al viso e al cranio. Lei ha pianto tutta la notte per il dolore. Ha chiesto di vedere un medico, ma i funzionari del campo hanno rifiutato la sua richiesta. Tre agenti dell'Ufficio 610, la Divisione di Sicurezza Interna e il Comitato Politico e Giudiziario, la hanno costretta a mangiare cibo mescolato con sostanze sconosciute. In poco tempo, tutto il suo corpo è diventato nero e blu. Un esame in ospedale ha dimostrato che era stata avvelenata.
  • Hebei: 1.371 abitanti firmano a sostegno del praticante Li Lankui, detenuto illegalmente

    Nel giugno 2012, quando Terry Branstad -- governatore dell'Iowa -- si trovava nella contea di Zhengding per una breve visita, il signor Li, un anziano signore che si guadagnava da vivere attraverso la raccolta dei rifiuti, è stato arrestato dall'Ufficio 610 (*) locale con la scusa di "garantire la sicurezza". L'arresto ha suscitato intenso malcontento nella zona. Gli abitanti locali hanno iniziato a firmare e far circolare una lettera di appello e hanno chiesto al regime cinese di rilasciare immediatamente Li.
  • Jiangsu: La Sig.ra Zhang Benfang di Nanjing è morta dopo ripetuti arresti, torture e molestie implacabili

    Gli agenti del lavaggio del cervello di Nanjing dichiaravano a gran voce, “Rappresentiamo il PCC e questo livello del governo. Non abbiamo paura di essere citati in giudizio, sarebbe inutile". Po Zhenghui è un supervisore nell'Ufficio 610. Picchia i praticanti e chiede spudoratamente soldi alle loro famiglie, dicendo che la famiglia deve compensare gli agenti dell’Ufficio 610 perché il praticante non si è “trasformato”.
  • Mongolia Interna: Il Signor Liu Zhanyu è morto, Tutta la sua famiglia è perseguitata

    Fu portato al Centro di Detenzione di Bayuquan. Quindici giorni dopo è stato condannato a due anni di lavoro forzato e portato al Campo di Lavoro Forzato di Weiningying nella Città di Benxi, in Provincia di Liaoning, dove è stato nuovamente messo a fare lavori pensati. È stato anche costretto a guardare i video che calunniano il Falun Gong ed a scrivere il “diario dei pensieri”. È stato rilasciato due anni più tardi, al termine del suo periodo di reclusione.