Campo di lavoro

  • Ho visto le prigioni del campo di lavoro forzato di Masanjia

    Ci sono cinque di questi buchi neri all'interno del magazzino. Tutti i praticanti che stavano pulendo il deposito li hanno visti. L'entrata principale si trova al centro della parete posteriore del magazzino. La porta era stata lasciata aperta e c'era una panchina accanto ad essa. Questa è la posizione dei famigerati luoghi di prigionia di Masanjia. Da fuori sembra un magazzino, ma, in realtà, ci sono celle sotterranee dove sono perseguitati i praticanti.
  • Heilongjiang: Insegnante, torturata quasi a morte nel campo di lavoro forzato Qianjin.

    Il 23 gennaio 2013, la signora Hao Penjie, un’insegnante dell'Università di medicina cinese della ex provincia di Heilongjiang, praticante del Falun Gong, è stata sottoposta a un pestaggio crudele da parte delle poliziotte: Cong Zhixiu e dalla capo delle guardie della squadra; Wang Min, nel campo di lavoro forzato Qianjin Haerbin.
  • Jilin: I funzionari del campo di lavoro si rifiutano ancora di liberare il signor Zhang Guangzhao

    Quando il signor Zhang è stato rilasciato dalla piccola cella sei giorni più tardi, era smagrito. Le sue mani e piedi erano diventati insensibili a causa della cattiva circolazione del sangue. Il medico del campo di lavoro ha sostenuto che era a causa di una mancanza di alimentazione. I funzionari del campo di lavoro si sono rifiutati di rilasciarlo per motivi medici.
  • Heilongjiang: La signora Du Xiuying mandata per la seconda volta in un campo di lavoro forzato, suo marito è stato perseguitato a morte

    Hanno ucciso mio marito procurandomi un grande trauma fisico e mentale. Ero già senza lavoro. Con la persecuzione, hanno reso la mia vita ancora più miserabile. Con il mio essere arrestata e messa in campi di lavoro forzato sono stata costretta a stare lontano da casa, mio marito è morto, e mia figlia è rimasta a casa da sola a prendersi cura della mia famiglia, è stata psicologicamente traumatizzata. Ha abbandonato la scuola e ha imparato molte cattive abitudini che mi hanno veramente rattristato.
  • Sopravvissuta ad un campo di lavoro forzato racconta le sue terribili esperienze

    Il “controllo” era davvero insolito e molto specifico; era solo un esame del sangue e un controllo dei miei organi interni. Mi sono rifiutata di fare l’esame del sangue. Il dottore, con un'espressione buia e fredda, ha detto che se non avessi cooperato, avrebbe usato una siringa più grande e spessa per prendermi il sangue. Ero veramente a disagio e sentivo che stava accadendo qualcosa di sinistro, quindi ho rifiutato di permettergli di prendere una provetta con il mio sangue. Alla fine si sono arresi.
  • Liaoning: Il signor Qu Shanlin muore dopo un lungo periodo di torture nella prigione di Dongling

    Il signor Qu venne arrestato poiché praticava il Falun Gong nel settembre 2010 e condannato a tre anni di prigione nel dicembre dello stesso anno. Fu brutalmente torturato nella prigione di Dongling, il ché provocò il rapido deterioramento della sua salute. Alla fine al sig. Qu venne diagnosticato un cancro allo stomaco. La prigione non gli concesse la libertà condizionale medica fino alla fine del 2011, quando era già vicino alla morte. Il signor Qu morì il 16 maggio 2012, all'età di 67 anni.
  • Shandong: La signora Guo Yulan della città di Shouguang perseguitata a morte

    Dopo che il Partito Comunista Cinese (PCC) iniziò a perseguitare il Falun Gong nel 1999, la famiglia della signora Guo fu più volte oggetto di vessazioni da parte delle autorità locali. Suo marito fu arrestato e mandato in un campo di lavoro forzato nella seconda metà del 2000. Lei trovò un lavoro come donna delle pulizie per mantenere se stessa ed i suoi figli. Inoltre distribuiva materiali di chiarimento della verità per esporre la persecuzione del Falun Gong.
  • Tortura e abusi sessuali sulle praticanti del Falun Gong sono comuni nei centri di detenzione e nei campi di lavoro in Cina (Parte 1)

    Il 1° marzo 2013 sono stati confermati i decessi di 3643 praticanti del Falun Gong come risultato della persecuzione e tortura in Cina. Considerando che il Partito Comunista Cinese (PCC) ha usato le sue vaste risorse per coprire i suoi crimini, la quantità delle morti confermate è solo una frazione del totale. Il vero numero è certamente molto più alto.Il 53% di queste morti confermate erano donne.
  • Guandong: Avvocato presenta una solida difesa "non è sbagliato praticare il Falun Gong"

    L'avvocato ha difeso il suo cliente, Huang Yinying, dichiarandolo innocente, non avendo commesso alcun reato. L'avvocato ha iniziato dicendo che questa causa è stata fatta ignorando la costituzione cinese, in quanto il Falun Gong è un credo spirituale e non un culto ed è quindi protetto dalla garanzia costituzionale della libertà di credo. Ha anche detto che i culti elencati dal dipartimento di pubblica sicurezza non includono il Falun Gong.
  • Le pesanti condanne detentive per i praticanti del Falun Gong sono in forte aumento

    La brutale persecuzione del Falun Gong da parte del Partito Comunista Cinese, in atto da 14 anni, è completamente illegale. Semplicemente per aver praticato la loro fede, innumerevoli famiglie sono state distrutte e i loro cari hanno subito la prigionia, la tortura e la morte. Sul sito Minghui ci sono le prove della morte di almeno 3.644 praticanti del Falun Gong, e questa è solo la punta dell'iceberg. Le indagini riguardo ai crimini legati all’espianto di organi in Cina stimano che almeno 60.000 praticanti del Falun Gong siano stati uccisi con questo scopo.
  • FDIC: Quello che accade al campo di Masanjia è peggio di quanto rivelato dai media Cinesi

    Per più di un decennio, testimoni oculari del Falun Gong usciti dal campo e le loro famiglie hanno raccontato dell’uso sistematico delle torture all'interno del campo di lavoro; infatti, Masanjia è conosciuto come uno dei più famosi campi del paese. Nelle relazioni sugli avvenimenti e su qualsiasi altra investigazione supplementare, il Centro Informazioni Falun Dafa esorta i giornalisti a prestare attenzione al potenziale sforzo dei funzionari per coprire la portata dei crimini commessi nel campo nei confronti dei praticanti del Falun Gong.
  • Heilongjiang: Le atrocità commesse dalla stazione di polizia di Zhengyang, città di Qiqihar

    La polizia ci ha appeso con le mani legate dietro la schiena. Inoltre, hanno messo sigarette accese nelle nostre narici e ci hanno soffocato con il fumo. Si respirava a fatica. Gli agenti ci hanno inoltre costrette ad assumere forzatamente alcool. Nonostante il fatto che io sono una donna, molti agenti di sesso maschile mi hanno afferrato, spinto a terra, e versato liquore in gola.
  • Jilin: I praticanti torturati e costretti a fare lavori pesanti nel campo di lavoro forzato Fenjin nella città di Changchun

    Nel campo di lavoro forzato Fenjin a Changchun, i funzionari tentano di fare il lavaggio del cervello ai praticanti del Falun Gong, nel tentativo di indurli a rinunciare alla loro fede, inoltre li costringono a fare i lavori forzati perché in questo modo sui lavori eseguiti, i funzionari possono farci enormi quantità di soldi.
  • Pechino: La sig.ra Fang Yunbao insegnante in pensione arrestata e sottoposta ai lavori forzati, suo marito è morto.

    I membri della famiglia della sig.ra Fang sono andati al centro di detenzione di Haidian per richiederne il rilascio perché potesse essere presente al funerale del sig. He, ma gli è stato rifiutato. Il reparto di rieducazione della polizia urbana di Pechino attraverso il Comitato del Lavoro ha stabilito una cosiddetta rieducazione attraverso il lavoro con decisione scritta il 27 novembre e ha condannato la sig.ra Fang a due anni e sei mesi di lavori forzati.
  • Hebei: Insegnante, è uscita dal carcere in punto di morte, quando il suo periodo di detenzione era già terminato.

    Ha fatto lo sciopero della fame per protestare contro la persecuzione, ed è stata sottoposta ad alimentazione forzata due volte al giorno; ogni volta, quattro o cinque detenuti la trascinavano giù per le scale dal quarto piano fino all'ospedale della prigione, poi quando avevano finito, la riportavano al quarto piano trascinandola per la schiena e mentre la trascinavano i detenuti la prendevano a calci e imprecavano contro di lei.