Campo di lavoro

  • Shaanxi: La sessantenne signora Zhang Jinlan muore nell’ospedale psichiatrico dopo l’iniezione di una sostanza sconosciuta

    Dal settembre del 2002 la signora Zhang non riuscì più a camminare con gravi squilibri mentali; si trovò ad un passo dalla morte. I funzionari dell’ospedale notificarono ai familiari che potevano andare a prenderla. Era totalmente paralizzata, non riusciva a riconoscere nessuno e la parte inferiore del suo corpo era infettata gravemente. Benché si trovasse in questa terribile situazione, la sua casa ed il suo telefono erano sotto sorveglianza. Morì il primo febbraio 2008.
  • Heilongjiang: La signora Ma Duo è imprigionata da mesi nel centro di detenzione di Jiamusi

    Dopo la sua partenza, tre agenti di polizia della stazione di polizia di Changhong vennero a cercarla. Chiesero al suo responsabile di dirle di tornare, così lui la chiamò e le mentì, dicendole che avevano bisogno urgentemente di lei e che lei sarebbe dovuta tornare subito. Non appena lei tornò, fu arrestata. Da quel giorno, è detenuta nel centro di detenzione della città di Jiamusi. Corre il rischio di perdere il suo lavoro.
  • Casi di persecuzione da parte di funzionari del campo di lavoro forzato di Jinan contro praticanti del Falun Gong

    Secondo le rivelazioni di una guardia di nome Zhang Hongfen, un praticante di cui non si conosceva il nome fu messo in isolamento e picchiato frequentemente senza permettergli di lasciare la cella. In quella cella umida e buia, dovette usare un secchio come gabinetto e mangiare nella stessa. Si ammalò mentalmente come risultato del trattamento disumano e sarebbe in grado di mangiare qualsiasi cosa, dalle feci alle bucce di banana.
  • Hebei: Il signor Qi Zhengui è deceduto dopo la seconda condanna al lavoro forzato

    Nel 2000, le autorità lo condannarono a due anni di lavoro forzato con l’accusa di “trasportare materiale sul Falun Gong”. Venne inizialmente detenuto presso la quinta guardia del campo di lavoro forzato di Shijiazhuang e poi trasferito presso la terza guardia. Le guardie Wang Liqing, Jiang Qingchun e altri (tutti uomini) lo torturarono sia mentalmente che fisicamente ferendolo gravemente. Non riuscì a rimettersi in salute nemmeno dopo il suo ritorno a casa.
  • Pechino: La tragica fine di familiari di praticanti, incapaci di far fronte ad anni di inesorabile persecuzione

    I due furono rinchiusi in un campo di lavoro forzato. La polizia sigillò le camere da letto della loro casa e confiscò gran parte dei loro beni. Un vicino entrò in seguito nella loro casa e scoprì il corpo del signor Zhan Shuping, il marito non praticante, che era deceduto da diversi giorni. Si pensa si sia suicidato, perché non è stato in grado di sopportare la malvagia condotta e le terrificanti minacce della polizia del Partito comunista cinese.
  • Pechino: La signora Zhang Songmei, imprigionata e condannata a tre anni di detenzione

    Durante il periodo di lavoro forzato, fu percossa con manganelli elettrici, picchiata, privata del sonno e rinchiusa in una cella solitaria nel reparto di "riformazione intensiva". Le guardie le fecero il lavaggio del cervello e la costrinsero a rinunciare al suo credo nel Falun Gong, mentre lei non era mentalmente stabile a causa delle terribili condizioni.
  • Liaoning: Il signor Yu Guoxi ucciso dalle torture nel campo di lavoro forzato di Benxi

    Un metodo utilizzato spesso è quello del “letto di stiramento”, per il quale sospendono i praticanti a mezz’aria sopra il letto. Utilizzano questo sistema per circa 15-20 giorni con lo stesso praticante. Non permettono ai praticanti nemmeno di utilizzare il bagno. Quando un praticante viene in fine rilasciato è incapace di camminare per parecchi giorni ed alcuni restano permanentemente invalidi.
  • Hunan: Il signor Wu Jinkui è deceduto dopo la paralisi dovuta alle brutali percosse

    Nel maggio 2004, il signor Wu Jinkui venne nuovamente arrestato e detenuto per due mesi. Subì brutali percosse e venne ferito gravemente rimanendo paralizzato. Un esame ai raggi X fatto in un ospedale di Changsha mostrò che la sua spina dorsale era interamente deformata dalle torture. Morì il 16 maggio 2007.
  • Shanxi: Oltre 40 praticanti perseguitati nel campo di lavoro forzato femminile di Xindian della città di Taiyuan

    Attualmente più di quaranta praticanti del Falun Gong sono ancora detenute nel campo di lavoro forzato femminile di Xindian della città di Taiyuan, provincia di Shanxi. Molte di loro sono cinquantenni. Sono detenute presso la Divisione numero 3 sotto la guida del direttore Liu Zhongmei e Lei Honzhen. Qualche praticante è sottoposta a lavoro forzato mentre le altre sono chiuse nella stanza di monitoraggio per il trattamento forzato di lavaggio del cervello.
  • Heilongjiang: Il signor Wu Yueqing morto sotto la persecuzione

    Le condizioni sono estremamente dure nella prigione di Mudangjiang. I due anni di detenzione rovinarono il signor Wu sia mentalmente che fisicamente. Si ammalò di tubercolosi e divenne magro come uno scheletro. Le guardie ignorarono i suoi problemi di salute fino a che la sua vita non si trovò veramente in pericolo. Venne ammesso definitivamente in ospedale ma le cure mediche peggiorarono la sua salute tanto che in un suo polmone si aprì un buco.
  • Jilin: Liu Huijun, signora settantenne, muore in seguito alla persecuzione

    Nella prigione, gli agenti della Domestic Security Zhang Deiqing, Shi Hailin e Zhang Zhen provenienti dalla città di Changchun (tutti uomini) torturarono la signora Liu per due mesi schiaffeggiandola, prendendola a calci, soffocandola con borse di plastica, e così via. Venne condannata al lavoro forzato e portata nel campo di lavoro forzato di Heizuizi. Per le gravi torture subite, la signora Liu venne scartata dal campo per via delle sue condizioni fisiche. Venne rilasciata dopo averle estorto 1500 yuan.
  • Liaoning: Arrestata la signora Xu Hui di Jinzhou; negata la visita ai famigliari

    Il 20 luglio 2007, la signora Xu e suo figlio, Cai Chao, andarono in piazza Tiananmen ed esposero uno striscione sul quale vi era scritto: “Il Partito Comunista Cinese preleva gli organi a praticanti del Falun Gong vivi”. I due urlarono anche: “Fermate la persecuzione dei praticanti del Falun Gong!” Questa magnifica dimostrazione attirò l’attenzione di centinaia di persone, dopodiché arrivarono i poliziotti di piazza Tiananmen che li immobilizzarono al suolo, li portarono all’Ufficio di Pubblica Sicurezza di Tiananmen e più tardi li trasferirono nell’Ufficio della Pubblica Sicurezza del distretto Dongcheng di Pechino.
  • Liaoning: Il signor Sun Hongkai è in un campo di lavoro forzato dopo la condanna a quattro anni di carcere

    All’inizio del 2007 andò a Pechino a lavorare, così da assicurandosi il sostentamento. La polizia sospettando che si trovava a Pechino per fare appello in favore del Falun Gong, così lo arrestarono e lo mandarono in un campo di lavoro forzato con una condanna di due anni e mezzo. Lo trasferirono dall’Ufficio Tuanhe di Pechino al campo di lavoro forzato di Massanjia nella città di Shenyang, provincia del Liaoning. E’ attualmente detenuto presso la Squadra numero 6 della Seconda Divisione del campo.
  • Sichuan: Una praticante di settantanni arrestata sei volte in sei anni per aver esposto la persecuzione

    Il 27 ottobre 2001, mentre esponevo la verità in pubblico, sei persone entrarono nella mia abitazione ma io ero fuori. Uscirono e mi trovarono in strada così mi dissero di seguirli. Mi spinsero dentro ad un’auto della polizia e mi portarono in prigione. Saccheggiarono anche casa mia e confiscarono i libri del Falun Gong. Nel carcere, Yao Jianchun il capo della Squadra della Sicurezza Locale fece un gesto con le mani e mi maledì: “Come osi andare contro il PCC! Ti picchieremo fino alla morte.”
  • Shandong: Il signor Gao Zhenhai, un agricoltore della contea di Xin, portato via e imprigionato

    Alla fine, a causa della tortura è diventato pelle e ossa ed aveva difficoltà a camminare. Il signor Gao è stato condannato ad un anno e mezzo di reclusione. E' stato trasferito dal campo di lavoro forzato n. 2 del vilaggio di Wang, città di Zibo, nella città di Zhangqiu, dove continua ad essere perseguitato. La famiglia di Gao Zhenhai è povera e per sopravvivere dipendente totalmente dal suo reddito.