Lavaggio di Cervello

  • Pechino: La signora Xing Limin è stata avvelenata nel Campo di Lavoro Forzato Femminile

    Dato essersi rifiutata di abbandonare la sua fede nel Falun Gong, il personale dell'Ufficio 610 ha detto che sarebbe stata rilasciata solo se avesse pagato 100.000 yuan. La Signora Xing si è rifiutata. Come risultato, è stata condannata a due anni e mezzo di lavori forzati ed è stata trasferita dal centro per il lavaggio del cervello al Campo di Lavoro Forzato Femminile di Pechino.
  • Hubei: La signora Liu Xinlan muore a causa della persecuzione

    La signora Liu Xinlan, una praticante della Falun Dafa della città di Ezhou, provincia di Hubei, era una pensionata della stazione sanitaria Xishan della città di Ezhou. È morta il pomeriggio del 13 gennaio 2013 all’età di 58 anni, a causa delle vessazioni e della persecuzione del Partito Comunista Cinese (PCC).
  • Gansu: La signora Han Zhongcui condannata segretamente nel carcere femminile

    Dal 1999 la signora Zhongcui Han, funzionario cinese e madre di un figlio mentalmente disabile, è stata sottoposta a dure persecuzioni da parte del Partito Comunista Cinese, semplicemente perché difende il suo diritto di praticare il Falun Gong. Alcune settimane fa la famiglia della signora Han ha saputo che è stata segretamente condannata a tre anni di carcere.
  • Hunan: La signora Guo Boqin e sua madre morte a causa della spietata persecuzione

    La signora Guo fu arrestata e detenuta più di 10 volte nel periodo dall’ottobre del 1999 al 2013. Venne condannata due volte e rimase in prigione per un totale di quasi sei anni. Le fu confiscato o estorto un totale di 6.600 yuan. Nel corso degli ultimi 14 anni, da quando era stata licenziata dal posto di lavoro, non aveva ricevuto alcuno stipendio o pensione. Durante la detenzione o in prigione, venne sottoposta a metodi di tortura come essere ammanettata, confinata in una piccola cella, alimentata forzatamente, pestata, costretta a pesanti lavori, esposta perennemente al sole, e dovette soffrire la fame a lungo termine.
  • Jilin: Le torture subite dalle praticanti del Falun Gong nella prigione femminile

    La signora Xu Hongxiang, di 54 anni di Changbai, provincia di Jilin, è stata imprigionata nel 2010 e perseguitata da due detenute: Liu Wangfeng e Pang Fengying, sotto la direzione dei capi Zhang e Ni della quarta divisione del reparto di rieducazione. L'hanno legata con delle corde, l'hanno picchiata urlandole contro, le negavano il cibo e l'accesso al bagno, le hanno tolto dei denti e torturata fino quasi a farla morire. Adesso per lei è diventato difficoltoso mangiare.
  • Jilin: Il signor Yu Donghui è morto nel 2011 dopo dodici anni di persecuzione

    Fu illegalmente arrestato e detenuto nel centro di detenzione di Liaoyuan, nel campo di lavoro forzato di Chaoyanggou nella città di Changchun, e nella prigione di Shilingzi nella città di Siping. Fu detenuto nel centro di detenzione di Liaoyuan per 30 giorni nel maggio 2000 e condannato a tre anni di lavori forzati nel marzo 2002. Il 12 maggio 2008 fu condannato a nove anni di carcere. Il signor Yu è morto il 17 dicembre 2011 a seguito del lavoro forzato e delle brutali persecuzioni subite nella prigione di Shilingzi.
  • Hebei: Il signor Chen Baihe è morto per avvelenamento nella prigione di Jidong?

    È stato più volte segnalato che nelle prigioni della Cina e nei centri di lavaggio del cervello hanno forzatamente iniettato ai praticanti del Falun Gong farmaci che danneggiano il sistema nervoso centrale. È stato riferito che il veleno viene messo nel cibo e nelle bevande di praticanti del Falun Gong che non li uccide subito, ma è causa di morte diversi mesi o anni dopo.
  • Hebei: Il praticante Zhao Baosheng è stato perseguitato a morte

    Cinque poliziotti lo picchiarono brutalmente, tanto che perse l’uso delle braccia. Lo torturarono in molti modi. Col più aspro freddo clima invernale, gli toglievano gli abiti e lo ammanettavano al muro esterno. Gli gettavano addosso acqua ghiacciata e lo colpivano con bastoni elettrici; spesso anche sui genitali. Ammanettavano le sue mani a due sedie diverse così che non potesse sedersi.
  • Heilongjiang: Il sig. Liu Wenwei, ex dipendente della Procura Ferroviaria di Harbin, perseguitato a morte

    Nel corso degli ultimi 13 anni, è stato arrestato tre volte, condannato a tre anni di lavori forzati, e portato in un centro di lavaggio del cervello per due volte. La sua casa venne saccheggiata quattro volte, ed è stato monitorato per un lungo periodo di tempo. Inoltre gli venne imposta un'altra mansione al lavoro. L'11 novembre 2012, all'età di 51 anni, morì pochi giorni dopo il suo rilascio dal centro di lavaggio del cervello.
  • Jiangsu: La Sig.ra Zhang Benfang di Nanjing è morta dopo ripetuti arresti, torture e molestie implacabili

    Gli agenti del lavaggio del cervello di Nanjing dichiaravano a gran voce, “Rappresentiamo il PCC e questo livello del governo. Non abbiamo paura di essere citati in giudizio, sarebbe inutile". Po Zhenghui è un supervisore nell'Ufficio 610. Picchia i praticanti e chiede spudoratamente soldi alle loro famiglie, dicendo che la famiglia deve compensare gli agenti dell’Ufficio 610 perché il praticante non si è “trasformato”.
  • Mongolia Interna: Il Signor Liu Zhanyu è morto, Tutta la sua famiglia è perseguitata

    Fu portato al Centro di Detenzione di Bayuquan. Quindici giorni dopo è stato condannato a due anni di lavoro forzato e portato al Campo di Lavoro Forzato di Weiningying nella Città di Benxi, in Provincia di Liaoning, dove è stato nuovamente messo a fare lavori pensati. È stato anche costretto a guardare i video che calunniano il Falun Gong ed a scrivere il “diario dei pensieri”. È stato rilasciato due anni più tardi, al termine del suo periodo di reclusione.
  • Hebei: Il signor Dang Aimin è morto dopo quasi otto anni di carcere e torture

    Un giorno, una guardia carceraria di nome Li Xiaozhong colse il signor Dang a praticare gli esercizi del Falun Gong, e cominciò immediatamente a torturarlo. Il poliziotto bloccò tra le proprie cosce la testa di Dang mentre gli sollevava le braccia all'indietro. Poi un'altra guardia carceraria gli legò le braccia in modo stretto con sottili corde di nylon fino a fargliele penetrare in profondità nella carne. Il signor Dang sentì un dolore lancinante nelle spalle, nonostante avesse già perso la sensibilità delle sue braccia dal momento in cui erano state legate. Poi le guardie carcerarie sollevarono il sig. Dang per le braccia e il suo corpo oscillava avanti e indietro. Più ampia era l’oscillazione, maggiore era il dolore.
  • Jiangsu: Il Professore Wang Zaiyuan è morto dopo una implacabile persecuzione

    Anche se la sua pressione sanguigna era instabile ed aveva avuto un attacco di cuore il 27 Aprile, l'Ufficio 610 della città di Nanjing lo mandò in un campo di lavori forzati per un periodo di due anni. L'ufficio di gestione dell'università di Nanjing ha un forte senso della giustizia. Quando sono venuti a conoscenza della situazione, hanno fatto appello al comitato del PCC della provincia del Jiangsu per il rilascio del signor Wang. Il comitato comunista permise al signor Wang di scontare la sua pena a casa. Durante quel periodo, funzionari dell'Ufficio 610 del distretto di Gulou perquisirono la sua casa e sequestrarono vari materiali della Dafa.
  • Heilongjiang: Li Min, funzionario pubblico di Harbin, perseguitato a morte nel 2009

    Li Min era un praticante della Falun Dafa e un funzionario pubblico nell’ufficio finanziario del distretto di Hulan ad Harbin, nella provincia di Heilongjiang. Otto anni fa, ufficiali del distretto di polizia di Hulan, lo arrestarono, lo interrogarono usando la tortura e lo condannarono ad otto anni di prigione.
  • Hunan: Il signor Li Riqing è deceduto all'Ospedale Psichiatrico

    Nell’ospedale psichiatrico, il signor Li fu sottoposto al lavaggio del cervello. Rifiutandosi nuovamente di rinunciare al Falun Gong, i funzionari dell'Ufficio 610 Xiangtan ordinarono al personale medico e agli agenti di polizia di alimentarlo con la forza e di iniettargli farmaci antipsicotici. Lo percossero con bastoni elettrici e lo legarono con le manette, affinché non potesse ribellarsi. Continuarono a minacciarlo di sospendergli lo stipendio o peggio di licenziarlo per mandarlo in un campo di lavori forzati.