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  • Prospettiva di uno studioso sul Falun Gong (Prima 1)

    La cultura tradizionale cinese era stata ripetutamente sabotata tanto da farla diventare come un appezzamento di terreno agricolo che viene arato più e più volte. Il danno è stato profondo. Eppure, in quel momento, in cui il sabotaggio appariva al suo apice, è emerso il Falun Gong! Ero piacevolmente sorpreso. Eppure non riuscivo a capire da dove provenisse la sua forza.
  • Campo di lavoro forzato di Masanjia “le trapunte di scena” mostrano come il PCC inganni il mondo

    L'articolo "Passeggiata a Masanjia" pubblicato da un media della Cina continentale il 7 Aprile 2013, ha sottolineato che le trapunte non sono utilizzate. L'articolo riporta: "le trapunte nel dormitorio del carcere sono state ripiegate. Vengono utilizzate per le ispezioni o in occasione di visite esterne. Non possono essere utilizzate. Le prigioniere le chiamano 'trapunte di scena'. Le vere trapunte vengono riposte nel magazzino ogni mattina e poi prelevate la notte".
  • Le proteste contro la persecuzione del Falun Gong dovrebbero essere universali

    Il 25 Aprile di quattordici anni fa, più di 10.000 praticanti del Falun Gong si recarono agli uffici statali di Pechino, per fare appello per la libertà di credo. La comunità internazionale lo ha definito il più grande, pacifico e razionale appello della storia della Cina, mentre la fazione di Jiang nel Partito Comunista Cinese lo ha usato come pretesto per perseguitare il Falun Gong. L'appello del 25 Aprile è stato il primo esempio in cui i praticanti del Falun Gong protestarono contro la persecuzione.
  • Dal pacifico appello del 25 Aprile al popolo che si oppone alla persecuzione

    Il popolo della Cina continentale è la vera vittima di questa crudele persecuzione. La banda di Jiang-Luo-Liu-Zhou ha continuamente mentito e diffuso odio, a cominciare da quando etichettarono il 25 Aprile come un "assedio". Misero poi in scena la bufala dell’auto-immolazione di Piazza Tiananmen che ha tratto in inganno più di un miliardo di cinesi. I praticanti hanno tenacemente chiarito la verità per anni. Molti cinesi sono stati in grado di lasciarsi dietro l'inganno e il terrore. Una volta che si impara la verità, diventa inevitabile andare contro la persecuzione.
  • Autorità della prigione di Gangbei: “Non verrà rilasciato per cure mediche sino a che non si troverà in punto di morte”

    Molte persone potrebbero trovare difficile credere che una tale crudele persecuzione dei praticanti del Falun Gong esista in Cina oggi. Abbiamo visto che la natura del PCC rimane costantemente insidiosa, disumana e crudele. Per mantenere il suo dominio sulla Cina, il regime comunista cinese fa promesse illusorie per conquistare la fantasia della gente, ma non potrà mai cambiare e diventare buono.
  • Un giudice o un mascalzone che abusa della legge?

    Dopo aver sentito quello che diceva Tao Zhanhua, la maggior parte delle persone chiedeva: "Possono queste parole provenire da un giudice? Come può accadere?" È vero, queste cose non accadono in una società normale. Ma in Cina sotto il dominio del malvagio Partito Comunista Cinese (PCC), farse come queste capitano tutti i giorni.
  • Sedere su uno sgabellino: come il PCC trasforma un accessorio ordinario in uno strumento di tortura.

    Il campo di Masanjia ha inoltre promosso il suo metodo di tortura in altri campi di lavoro e carceri, come un modo per forzare i praticanti a rinunciare al loro credo. Nel giugno del 2000, un “gruppo di sostegno” proveniente dal campo di lavoro di Masanjia si recò al campo di lavoro di Hewan, per trasmettere la loro “esperienza” nel perseguitare i praticanti del Falun Gong. Gli ufficiali del campo di Hewan hanno immediatamente messo in pratica quanto appreso, e la forma di tortura che usavano più frequentemente era “sedere su uno sgabellino”.
  • Falun Dafa – Un retto sentiero e speranza per l’umanità

    Negli ultimi 21 anni, la grazia dei discepoli del Falun Gong ed i principi di Verità-Compassione-Tolleranza si sono diffusi dalla Cina in più di cento nazioni di tutto il mondo, anche in tempi difficili, quando la persecuzione dilagava. La Falun Dafa ha trasceso razze, distanze geografiche, confini nazionali e religiosi, e ha beneficiato più di cento milioni di persone di tutti i ceti sociali e con diverse esperienze di vita. Secondo le statistiche del sito Minghui, le onoreficenze e le lettere pervenute da diverse parti del mondo ammontano a 3.342, tutti hanno elogiando il contributo che la Falun Dafa ha dato all'intera società.
  • Indagine sul campo di lavoro forzato di Masanjia, una ulteriore dimostrazione delle atrocità commesse nel campo

    Dal 2000, il sito web Minghui ha pubblicato 8.109 articoli che documentano e descrivono le esperienze di persecuzione vissute dai praticanti del Falun Gong che sono stati illegalmente detenuti nel campo di lavoro di Masanjia. Quasi 100 metodi di tortura sono stati utilizzati sui praticanti a Masanjia. Almeno tre sono morte sotto le torture, molte hanno avuto problemi mentali, e molte altre sono divenute fisicamente disabili. Due donne sono state lasciate in uno stato vegetativo.
  • L’orrore di Masanjia

    L'annuncio del piano per eliminare il sistema di lavoro forzato non significa che il PCC stia migliorando. Questo è solo un modo per coprire la vera natura dei suoi crimini al fine di far fronte alla crescente quantità di critiche sia in nazione sia estere, e risolvere i propri conflitti interni. La persecuzione del Falun Gong è ancora in corso e il modo in cui il PCC continua a calpestare la legge è peggiorato. Condannano pesantemente e illegittimamente i praticanti innocenti e li mettono in prigione.
  • Perchè i giudici cinesi sono ostili verso gli avvocati che difendono i praticanti del Falun Gong?

    L'illegalità del sistema del lavoro forzato è stata condannata sia a livello nazionale sia internazionale, ma il regime continua la sua campagna politica contro i praticanti usando la legge come una forma di copertura. In questo modo può controllare il sistema giudiziario e gli apparati di sicurezza che arrestano, perseguitano e condannano i praticanti del Falun Gong.
  • Ha senso che dei fuorilegge indaghino sui loro crimini?

    Un recente articolo ha esposto la scioccante tortura di cui sono stati vittime i detenuti del campo di lavoro forzato femminile di Masanjia, nella provincia di Liaoning. L’articolo ha causato forti ripercussioni in Cina. Il lungo reportage includeva i dati personali delle vittime che hanno avuto il coraggio di usare i loro veri nomi. Fin dalla sua pubblicazione nei primi giorni di aprile, è stato riportato da molti siti web e mezzi di informazione.
  • La storia dietro il licenziamento del vice Ministro cinese della Salute, Huang Jiefu

    Il titolo della seconda notizia è stata: "Ministero della Salute: la principale fonte di organi sono i prigionieri giustiziati", che è stata riportata dal Beijing Times il 7 marzo 2012.La terza notizia è stata pubblicata sul China.org il 5 marzo 2013, il giorno di apertura del CNP, ed è stata intitolata: "Ministero della Salute: entro due anni, la fonte d’organi per i trapianti non potrà più fare affidamento sui prigionieri giustiziati"
  • Sopravvissuta ad un campo di lavoro forzato racconta le sue terribili esperienze

    Il “controllo” era davvero insolito e molto specifico; era solo un esame del sangue e un controllo dei miei organi interni. Mi sono rifiutata di fare l’esame del sangue. Il dottore, con un'espressione buia e fredda, ha detto che se non avessi cooperato, avrebbe usato una siringa più grande e spessa per prendermi il sangue. Ero veramente a disagio e sentivo che stava accadendo qualcosa di sinistro, quindi ho rifiutato di permettergli di prendere una provetta con il mio sangue. Alla fine si sono arresi.
  • I praticanti del Falun Gong sono le principali vittime nei campi di tortura in Cina

    Recentemente una rivista cinese chiamata Lens ha pubblicato un articolo esclusivo dal titolo "Fuori Masanjia". L’articolo, di circa 20.000 caratteri cinesi, ha riferito ciò che è avvenuto nel campo di lavoro forzato femminile di Masanjia, nella provincia di Liaoning, in Cina. Le prigioniere sono sottoposte a lavoro forzato, vengono rinchiuse in piccole celle, percosse con manganelli elettrici, appese, costrette a sedersi sulla “panca della tigre”, il letto della morte, ecc. L'articolo riporta informazioni utilizzando i reali nomi delle persone coinvolte.