Cartoline di Auguri di Buon Compleanno al Maestro Li Hongzhi

Il lavoro forzato nei centri detentivi e l’illegale prelievo di organi dai praticanti della Falun Dafa ancora in vita, continuano ancora oggi in Cina.

Numerosi funzionari governativi e delle forze dell'ordine, che sono stati coinvolti nella persecuzione dei praticanti del Falun Gong e dei loro avvocati a Jiansanjiang, nella provincia dello Heilongjiang, si sono imbattuti in un destino avverso.

“Non avrei mai immaginato che il nostro tour in Finlandia ci avrebbe fatto conoscere la persecuzione in Cina. È importante conoscere e opporsi alla persecuzione”.

Da maggio dello scorso anno sono state presentate alla Procura e all'alta Corte della Cina oltre 200.000 denunce penali, tutte con la richiesta che l'ex leader cinese Jiang Zemin venga portato davanti alla giustizia per la persecuzione del Falun Gong.

Gli spettacoli hanno attratto molti magnati del mondo dello spettacolo, che hanno apprezzato sia gli elementi artistici sia quelli culturali.

Il 13 maggio segnerà il diciassettesimo anniversario della Giornata Mondiale della Falun Dafa e il ventiquattresimo anniversario della diffusione pubblica della Falun Dafa in Cina, così come il sessantacinquesimo compleanno del suo fondatore, il Signor Li Hongzhi.

Nel 2008, la praticante è stata arrestata all’interno di un supermercato mentre stava distribuendo materiali che esponevano la persecuzione. L'ufficiale che l'ha fermata a provato ad estorcerle 10.000 yuan (circa 1400 euro) in cambio della sua libertà. Non avendo una tale somma è stata mandata ai lavori forzati per un anno.

“Questo è folle. Com’è possibile ammazzare altre persone per vendere i loro organi?”.

I praticanti hanno organizzato una manifestazione, con molti striscioni, davanti alla Missione della Cina presso l'Unione europea per chiedere la fine della persecuzione e per sollecitare i funzionari cinesi a fermare le disposizioni persecutorie del Partito Comunista.

Il 21 gennaio 2016, la signora Chen Jing, praticante del Falun Gong della città di Jiamusi, nella provincia di Heilongjiang, è stata arrestata e successivamente, interrogata e torturata. Il 4 febbraio è stata sottoposta a detenzione penale, in attesa di un processo.

Nel 2009, il Tribunale di Panshi mi ha condannata illegalmente a sette anni di carcere e il 28 settembre 2009 sono stata portata nel Carcere femminile di Heizuizi. Questa malvagia prigione è tristemente nota per sottoporre a tortura i praticanti riluttanti a rinunciare alla propria fede.

Il regime cinese sta perseguitando per la loro fede, delle persone innocenti. Questo è assolutamente inaccettabile! Dobbiamo fermare la persecuzione!”.

Il Sig. Diminakis ritiene che la performance sia stata fonte d'ispirazione e che possa "Arrivare a profondi pensieri interiori" e contribuire a "Diventare una persona migliore".

Quando la donna ha protestato per la detenzione illegale ed i maltrattamenti subiti, le autorità carcerarie le hanno imposto l'alimentazione forzata, mischiata con droghe sconosciute, causandole disturbi mentali.