Alimentazione Forzata
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Heilongjiang: la persecuzione sperimentata nella prigione femminile
2006-06-02Parecchi criminali mi torturarono come da indicazioni della polizia. Mi ammanettarono le mani dietro la schiena alla struttura del letto, e poi muovevano il letto. Soffrii un dolore estremo che quasi persi conoscenza. Provai a far notar loro gli atti diabolici che stavano compiendo, ma mi picchiarono ancora. -
Shandong: Dai Xiaoping torturata nel centro di detenzione di Weifang - Suo marito è morto a seguito di un trattamento simile
2006-05-01Attualmente, la polizia la tiene legata con delle catene "ad un letto della morte" (*) e la sottopone ad alimentazione forzata. Al momento, la sig.ra Dai è estremamente debole e magra. Sta subendo una quantità tremenda di brutali torture e la sua situazione è critica. La sua famiglia ha chiesto, numerose volte, di poterla vedere, ma il permesso è sempre stato negato. -
Ningxia : La persecuzione della praticante della Dafa signora Zhang Xiaoping
2006-04-19Con lo scopo di ottenere informazioni sui luoghi di produzione del materiali della Falun Dafa, la polizia ha deciso di prendere di mira Zhang Xiaoping. Zhang Xiaoping è stata torturata, stando legatura ed appesa per oltre dieci ore, l’hanno fatta sedere sulla panca della tigre (*) per tre volte, l’hanno alimentata forzatamente, l’hanno ammanettata con le braccia dietro la schiena e con i piedi sollevati da terra per lunghi periodi di tempo, così come altre brutali torture. Tuttavia, la polizia non ottenne nessuna informazione da Zhang Xiaoping. -
Inner Mongolia: Il praticante della Falun Dafa signor Ma Qinghai alimentato forzatamente con una soluzione ad alta concentrazione salina nella prigione di Chifeng
2006-04-05Miao Guangli ha ordinato a circa sette interni di sottoporre ad alimentazione forzata il sig. Ma attraverso un tubo di gomma contaminato. Gli interni hanno inserito ed estratto il tubo un dozzina di volte fino a che il sangue non è uscito dal naso e dalla bocca di Ma Qinghai e non ha perso conoscenza. -
Helongjiang: La vita di alcuni praticanti del Falun Gong in pericolo dopo che sono torturati e alimentati forzatamente nella prigione di Daqing
2006-03-27I praticanti del Falun Gong illegalmente detenuti nella prigione di Daqing hanno cominciato uno sciopero della fame per protestare contro le torture subite. La polizia, camuffa metodicamente ogni notizia riguardo alle torture e sull’alimentazione forzata, nei confronti dei praticanti. La condizione attuale di questi praticanti è del tutto sconosciuta. -
Jilin: La Sig.ra Li Fengqin, praticante della Falun Dafa, è stata torturata a morte
2006-03-23Qi Li, uno dei poliziotti, l’ha colpita con numerosi calci, erano così forti che è crollata al suolo. Dopo questo incidente, la gamba destra di Li non riusciva a sostenere il suo peso. Al suo arrivo al centro di detenzione, non ha potuto uscire dal veicolo da sola. I poliziotti Chai Wenge e Zhang Deqing, e un altro poliziotto l’hanno trascinata fino al centro. La Sig.ra Li è crollata nuovamente e quindi trascinata nella cella dei prigionieri. -
Liaoning: Li Ping rivela la persecuzione prima della sua morte
2006-03-16Queste fotografie sono state prese il 13 settembre 2003, dopo sei mesi imprigionata nel centro di detenzione Yaojia e nel campo di lavori forzati di Dalian. Sotto le sue braccia e il suo dorso avevano ancora le cicatrici dovute al fracco di botte e calci per lungo tempo, sospensione e altri tipi di torture. Un mese e mezzo fa è stata trasportata fuori del campo di lavori forzati di Dalian su una barella. -
Denuncia dell’alimentazione forzata fatta nel Centro di Detenzione di Daqing
2005-06-01I praticanti della Dafa che sono stati perseguitati nel Centro di Detenzione di Daqing denunciano i metodi di alimentazione forzata usati per torturare i praticanti. Ecco alcune scene di alimentazione forzata. -
EFGIC: Genocidio in Cina: le immagine che Pechino non vuole lasciare vedere al mondo verso Olimpiadi 2008
2004-09-09In molti, fuori della Cina, hanno iniziato a pensare che la brutalità contro il Falun Gong fosse terminata. Niente è più lontano dalla realtà. La brutalità è semplicemente passata dagli spazi aperti di piazza Tiananmen, a dietro i muri dei campi di concentramento.